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Adamo Bencivenga
Room 227
Amanti a Manhattan
Sono le ore 12:35 del 5 Marzo 2021. Aida e
Thomas si incontrano davanti allo Shopping
Center di Manhattan Mall. Lei ha un tubino
grigio che fascia i suoi splendidi fianchi.
Porta un cappello bianco e nero che le mette
in risalto l’ovale perfetto del viso e il trucco
appena rifatto. Lui invece è in completo blu
fresco lana, nel raggiungerla si è fermato
ad un chiosco di fiori. Ha in mano una
meravigliosa rosa gialla! Lei guarda
l’orologio...
Photo Jaroslav
Monchak
...
..Aida: Oh Mister Crowney lei ha spaccato il secondo, ma
questo non è un appuntamento di lavoro!
Thomas: Mia
signora ci crede se le dico che è molto più impegnativo?
L’uomo
rimane a distanza per ammirarla.
Thomas: Dio come sei
bella Aida!
La donna si avvicina.
Aida: Oh che
pensiero gentile, come hai fatto ad indovinare il mio colore preferito?
Thomas: Più semplice di quanto si possa pensare madame… è
il colore che preferisco!
Aida: Grazie allora.
La donna annusa la rosa.
Thomas: Andiamo?
Aida: Dove?
Thomas: Non so… Mangiamo
qualcosa, ti va?
Aida: Non sono sicura di avere fame,
mentre ti aspettavo mi si è chiuso lo stomaco.
Thomas:
Dai almeno qualcosa…
Aida: Ma non ho voglia di
McDonald’s…
Thomas: Oh madame pensavo ad altro… e poi
vestita così non credo che quei luoghi siano adatti a lei.
Aida:
Sai credo sia stata una pazzia incontrarci e poi qui in mezzo a tanta
gente. Io non sono esperta come amante, mi dovrai insegnare…
Thomas: Parli come se io avessi avuto tante esperienze
clandestine…
Aida: Di sicuro più di me.
Thomas: Dai non mettermi in imbarazzo.
Aida:
Tesoro ma per me è in assoluto la prima volta.
Thomas:
Ci vediamo da due settimane e mi sembra di averti sempre conosciuta sai.
Aida: Anche per me sei molto famigliare, ma non credo
che mio marito ci vedrebbe come fratello e sorella.
Thomas:
Se è per questo neanche mia moglie approverebbe.
I due entrano nel
Centro Commerciale, fanno qualche passo, ma Aida, dopo qualche metro si
ferma.
Thomas: Cosa c’è tesoro? I tuoi tacchi sono
poco adatti alle scale mobili?
Aida: No, credo di aver
intravisto un collega di mio marito lì in fondo alla scala.
Thomas: Ti ha vista?
Aida: No, no, ma non
credo sia stata un’idea geniale venire qui.
Thomas:
Cosa vuoi fare?
Aida: Non lo so, sinceramente vorrei
solo rilassarmi e non stare in tensione.
Thomas:
Allora usciamo di qui, prendiamo un taxi e scegliamo un ristorante più
discreto.
Aida: Ascolta, ti chiedo perdono, ma un
posto pubblico non è il massimo fosse anche un ristorante o un locale
riservatissimo.
Thomas: Tesoro facciamo quello che
vuoi. Cosa vuoi fare?
Aida: Tu sai come farmi felice.
Thomas: Cos’hai? Sei triste?
Aida:
Mi sento come se…
Thomas: So come ti senti…
Aida: Non dovevo chiamarti, in fin dei conti ci
conosciamo solo da due settimane e tra noi non è successo nulla…
Thomas: Ma perché ti vuoi fare del male…
Aida:
Comunque sono convinta che non sia stata una buona idea. Questo tipo di
relazioni vanno a finire sempre male.
Thomas: Lo hai
fatto perché desideravi farlo…
Aida: Troppo semplice
così! La donna è un microcosmo molto più complesso.
Thomas:
Volere e non volere.
Aida: Non mi prendere per una
svampita. Dietro quel volere e non volere ci sono dinamiche mentali non
indifferenti e tante tante insoddisfazioni della propria vita coniugale.
Thomas: Certo, non lo metto in dubbio, ma ad esempio
anche non vederci più non credo sia una buona idea. E poi ora sei qui con
me, ti desidero Aida.
Aida: Oh ti prego Thomas... Non
farmi pentire per questa pazzia!
Thomas: Amore e
pazzia vanno di pari passo.
Aida: Concordo… ma insieme
portano dritti dritti nel vicolo cieco della tragedia…
Thomas
guarda l’orologio.
Aida: A che ora devi rientrare in
ufficio?
Thomas: Oh no, mi sono presaoil pomeriggio
libero. Tu?
Aida: Libera come una farfalla!
Thomas: Vuoi che andiamo dove sto pensando di andare?
Aida: Dove?
Thomas: Io avrei un
posto… Non è pubblico, o meglio sì, ma nessuno ci disturba.
Aida: Allora va bene…
Thomas: Ma se non vuoi…
Aida: Si voglio…
Thomas: Sicura?
Aida: Non me lo chiedere ancora…
Thomas:
Ok allora usciamo da qui.
Escono. La donna si allontana, guarda le
vetrine di un negozio di scarpe. L’uomo sul bordo della strada fa segno ad
un taxi di fermarsi. Poi chiama Aida, insieme salgono sul taxi. Lei non
domanda, lui vorrebbe già che il taxi avesse terminato la corsa. Ha il
timore che lei ci ripensi.
Passano alcuni minuti, c’è traffico. Il
taxista prende strade alternative. I due si stringono la mano in segreto.
Thomas: Sono solo poche centinaia di metri ma ho
preferito prendere il taxi così non rischiamo di fare incontri
indesiderati.
Lei non risponde, Thomas sente nitidamente il respiro
grosso di Aida, lei il battito del cuore di lui. Dopo circa dieci minuti
sono davanti al Manhattan Inn Hotel. Scendono.
Aida:
Immagino tu ci sia già stato.
Thomas: Non io, un
collega… Mi ha detto che è molto riservato.
Aida: Con
i colleghi parli di queste cose?
Thomas: Non ricordo
come fossimo entrati in argomento, ma comunque so che ha problemi con la
moglie e non si fa sfuggire certe occasioni.
Aida:
Anche questa la consideri un’occasione?
Thomas: Beh
spero di no.
Entrano.
Aida: Che figura Thomas…
Io non sono abituata… Ma non avevi un posto tuo? Che ne so una casa al
mare, un buco privato di qualche amico? Non credevo un albergo.
Thomas: Ma non eri tu la meno impacciata tra noi due?
Aida: Thomas, non scherzare, non si tratta di impaccio,
ma della maledetta paura che mi possa riconoscere qualcuno!
Thomas: Per me credi non sia la stessa cosa? Faccio il
disinvolto, ma non credere….
Aida: Non mi sembra.
Thomas: Vado io tu rimani qui.
Aida:
Ok fai presto mi sento raggelare.
Thomas: Aspettami.
Aida: E dove vuoi che vada?
Thomas:
Potresti fuggire.
Aida: Sicuro che non servono i miei
documenti?
Thomas: Tranquilla, mai vorrei metterti in
imbarazzo.
Aida: Ok.
La donna rimane nella hall
in disparte vicino alle porte scorrevoli. Di spalle seminascosta da una
grande pianta, guarda fuori dai vetri mentre l’uomo si dirige verso la
reception. Sono momenti interminabili, lei respira a fatica, nonostante il
cappello e gli occhiali scuri.
Dopo alcuni minuti l’uomo torna.
Aida: Dio quanto tempo ci ha messo! Tutto ok?
Thomas: Sì tesoro, ti avevo detto di stare tranquilla, no?
Aida: Nessun problema?
Thomas:
Semplice come acquistare un biglietto della metro!
Aida:
Andiamo dai. Dio che figura. Mi sento una prostituta.
Thomas:
Ma che dici?
Aida: Sì una prostituta che ha abbordato
per strada un cliente!
Thomas: Allora dovrei sentirmi
io in imbarazzo, perché da quanto so le prostitute sono molto esperte.
Aida: Beh anche per loro ci sarà stata una prima volta,
non credi?
Thomas: L’ascensore è da questa parte,
vieni dai.
L’ascensore è al piano. Salgono. Lui le mette una mano
sulla spalla, poi le cinge i fianchi per rassicurarla.
Thomas
Ecco così invece di cliente e bella di giorno possiamo sembrare due
fidanzati.
Aida: Clandestini però.
Thomas:
Non tutti hanno a disposizione una casa.
Aida: Ecco
vedi, ora tutti sanno che andiamo a fare l’amore.
Thomas:
Non c’è nulla di male.
Lei si guarda allo specchio.
Aida:
Che dici andrei bene come prostituta?
Thomas: No.
Aida: E perché mai, non ho l’aria da femme fatale con
questo cappello e gli occhiali scuri?
Thomas: Sei
affascinante Aida, ma non avresti prezzo.
Aida: Ma
tesoro io sono bella solo per i tuoi occhi…
Lei è di spalle,
continua a guardarsi, lui evita di avvicinarsi. Guarda il numero: Stanza
227. L’ascensore si ferma al piano.
Entrano.
Thomas:
Come ti senti?
Aida: Chiudi la porta per l’amor di
Dio.
Thomas: Ecco, abbiamo chiuso il mondo di fuori!
Adesso ti senti meglio?
Aida: Tutto ok dai.
Thomas: Non mi sembra.
Aida: Infatti
non lo è, pensa se davvero qualcuno mi avesse riconosciuta… Mi tremano
ancora le gambe, ma tu non chiedermelo ogni volta.
La donna poggia
la rosa sull’unica sedia a disposizione. Si guarda intorno.
Aida: Ecco vedi la stanza? È scarna e fredda come quella di un
amore a pagamento.
Thomas: Mi spiace la prossima volta
farò del mio meglio.
Aida: O no caro, scusami, non
volevo offenderti! Tu non c’entri nulla e poi per due amanti clandestini
va più che bene!
Thomas: Sei una donna molto romantica
ed è normale che tu possa notare queste differenze.
Aida:
Oh grazie… Devi ancora conoscermi tesoro… Io sono un’instancabile
sognatrice. Amo lo stile Regency, il Barocco e Vivaldi. Adoro fiocchetti e
merletti, il rosa, il lume di candela, la vaniglia…
Thomas:
Un giorno vorrei offrirti tutto questo…
Aida: Oh caro
per ora mi stai offrendo l’amore… credi sia poco? Scusami ancora, alle
volte sono maldestra.
Thomas: Quando ci siamo sentiti
questa mattina avevi già pensato di stare sola con me vero?
Aida: Che c’è di male?
Thomas: Nulla, mi fa
solo che felice, ma posso chiederti perché questa decisione?
Aida: Non è una decisione, te lo ripeto è una pazzia e per una
volta ho voluto sapere come ci si sente in uno stato di follia.
Thomas: Io invece sono pazzo di te.
I due sono in
piedi. Lui l’abbraccia da dietro e la bacia davanti al grande specchio,
lei si fa baciare. Sono piccoli baci a ripetizione sul collo e sulle
spalle poi lei si volta e si baciano in bocca. Lui è irruente, non
resiste, le sue mani ora scorrono anarchiche su tutto il corpo e lei si
lascia andare.
Aida: È il nostro primo bacio…
Thomas: Prego il secondo.
Aida: Ma
questo è un vero bacio! Mi hai tolto il fiato.
Thomas:
Non sai quanto lo abbia desiderato…
Aida: Bacio bene?
Sono caldi i miei baci?
Thomas: Sono divini tesoro.
Ora vorrei ascoltare solo i tuoi sensi…
Aida: Allora
toglimi il vestito, non vorrei si sgualcisca.
Thomas:
Tesoro mio. Ancora non ci credo!
Aida: Ti voglio bene.
Thomas: Ti amo!
Lei è in lingerie rosa salmone con
riprese di pizzo bianco, lui in slip neri. Si guardano negli occhi. Si
baciano ancora.
Thomas: Tesoro mio sei bellissima.
Sei davvero una donna romantica!
Aida: Volevo
sbalordirti… Ho pensato molto a questo momento, sai? Te lo avevo anche
accennato. Ricordi quando ti ho detto di azzerare tutto e di ritagliarci
un nostro momento d’amore?
Thomas: Infatti non capivo…
Davvero vuoi solo un presente senza passato e futuro?
La donna non
risponde, fa un passo indietro e contemporaneamente due giri su se stessa.
Aida: Davvero ti piaccio?
Thomas:
Non potevi fare di meglio. Ti desidero.
Aida: Anche
io. Stamattina in bagno ci ho pensato molto… Ho cambiato quattro volte
l’intimo.
Thomas: Allora non è stata una decisione
estemporanea?
Aida: No! Ho progettato tutto nei minimi
dettagli per circuire il mio amante!
Thomas: Dimmelo
ancora che mi vuoi.
Aida: Ora o mai più.
Thomas: Ora e sempre!
Aida: Guardami tesoro,
è la prima volta che mi vedi così. Dimmi che mi immaginavi così… che la
mia pelle non è vecchia e che sono ancora una donna piacente.
Thomas: Tu sei meravigliosa… Dio Aida se esistesse il paradiso
vorrei morire insieme a te.
Aida: E se invece fossi
l’inferno?
Thomas: Che differenza farebbe? Comunque
ancora non ci credo!
Aida: E invece devi crederci,
sono qui in carne ed ossa. Solo per te.
Thomas: Carne,
ossa, merletti, pizzi… Sembri una donna dell’Ottocento…
Aida:
Davvero ti ho fatto una sorpresa? Davvero non te lo aspettavi?
Thomas: Sei una donna dalle mille risorse.
Aida:
E tu un uomo di poca fede! Se posso trovarti un difetto è che sei un uomo
che si arrende al primo tentativo…
Thomas: Ma io…
Aida: Quando una donna dice di no il più delle volte
significa sì.
Thomas: Lo terrò a mente.
Lei ora
è distesa sul letto e lo reclama.
Aida: Vieni da me,
dai!
Thomas: Mi piaci così decisa…
Aida:
Non ti ci abituare non succede spesso!
Thomas: Sì
tesoro…
Aida: Sì… abbracciami così, toglimi il
respiro…
Thomas: Amore…
In quel momento squilla
in telefono di lui. L’uomo è costretto ad alzarsi dal letto. Lo spegne.
Thomas: Oddio non lo avevo spento! Che sbadato! Scusami.
Aida: Era tua moglie?
Thomas: Sì era
lei.
Aida: Il sesto senso delle donne!
Thomas: Dai ora non pensiamoci.
Aida: Tesoro,
ma ti rendi conto? Sono in una stanza d’albergo con un uomo sposato.
Thomas: In questo preciso istante se non lo fossi
cambierebbe poco.
Aida: Hai sempre la risposta pronta
tu! Ok ti prometto di non pensarci più. Torna da me adesso. Baciami.
Baciami… ma lo sai che con mio marito non ci baciamo?
Thomas:
Neanche durante l’amore?
Aida: Quello non è amore...
Thomas: E dire che il bacio sta all’amore…
Aida: … come l’overture a qualsiasi opera lirica…
Thomas: Non ci pensare ora…
Aida: No tesoro,
sono tua…
Si baciano. È un altro bacio lungo, bagnato e
interminabile.
Aida: Baciami sempre così.
Thomas: Eccomi tesoro.
Aida: Sì… prendimi
ora…
L’uomo ha in mano una piccola scatola verde.
Aida:
Hai portato l’occorrente per non avere bimbi?
Thomas:
Qualcosa in contrario?
Aida: Non sono nei giorni
proibiti…
Thomas: Se vuoi lo facciamo senza…
Aida: Tesoro voglio sentirti… ma non farlo, anzi sì.
Thomas: Hai ragione…
Aida: Ecco sì,
immagina una spiaggia deserta, io e te da soli distesi al tramonto. Lo
senti lo strascico del mare vero?
Thomas: Oh sì
tesoro, noi due soli, nessuno nel raggio di chilometri, siamo vicini al
bagnasciuga l’acqua ci sfiora, noi ci baciamo.
Aida:
Torna qui amore, torna in questa stanza, io e te da soli. Ora mi sembra
una reggia! Non smettere di guardarmi. Prima di prendermi voglio che tu ti
renda conto. Dimmi ancora che sono la femmina che hai sempre desiderato.
Thomas: Sei la donna dei miei sogni!
Lui è di
nuovo sopra di lei. Il suo ardore è al massimo. Vorrebbe prenderla
immediatamente.
Thomas: Amore non ti sento pronta…
Aida: Lo sono tesoro.
Thomas: Rimani
ferma non muoverti, rilascia le gambe. Abbandonati a me.
Aida:
Mi piace che mi guidi.
Thomas: Aspetta ci penso io…
Aida: No, no, non baciarmi lì, non importa, non andare
giù, ti prego, voglio essere tua adesso! Fai in fretta.
Thomas
tenta ancora, ma senza successo.
Thomas: Rilassati
amore, aspettiamo un attimo.
Aida: Non aspettare
Thomas, o adesso o mai più.
Thomas: Ok tesoro, non
pensare a niente, anzi sì, pensa a quell’isola.
Aida:
Nessuno ci vede, vero?
Thomas: Non c’è anima viva.
Aida: Non ti sento ancora dentro…
Thomas:
Non riesco… Rilassati tesoro, ti sento contratta. Non sei ancora pronta.
Aida: Com’è la mia pelle Thomas? Senti differenza con
quella di tua moglie?
Thomas: Ma che vai a pensare?
Aida: Lei è più giovane di me vero? Forse è per questo
che non riesci…
Thomas: Non sempre la giovinezza è
sinonimo di bellezza.
Aida: Ma le hai notate le
smagliature sulle mie cosce? Si vedono anche attraverso le calze. Sono
antiestetiche vero?
Thomas: Ti voglio.
Aida:
Non mi lascerai vero dopo aver fatto l’amore?
Thomas:
Ti piacerebbe essere sedotta e abbandonata?
Aida: Non
so forse mi eccita, mi lascerai?
Thomas: Pazza, pazza,
pazza! Eccomi!
Aida: Sì… Ecco così. Prova ora!
Thomas: Non ci riesco.
Aida: Ancora.
Lui tenta di farla sua, ma la pelle di lei è completamente asciutta.
Aida: Mi senti arida vero?
Thomas:
Peccato non aver portato della crema.
Aida: Eppure
prima ero bagnata tesoro. Ti sto deludendo vero?
Thomas:
Ma che dici?
Aida: Prova ancora amore…
Thomas: Ci sto provando tesoro, davvero non mi è mai capitato.
Aida: Oh sapessi a me, aspetta mi metto di fianco…
Thomas: Ecco brava.
Aida: Ecco ora…
Thomas Niente tesoro.
Lei si spazientisce finché
si volta di fianco e inizia a piangere.
Thomas: Amore
cos’hai?
Aida: Tesoro non ci riesco.
Thomas: Cioè?
Aida: È come se ti rifiutassi,
se una forza maggiore stringesse e inaridisse le mie gambe.
Thomas: Vedrai che sarà semplice, aspettiamo ancora…
Aida: È difficile ora per me.
Thomas: Tu devi
essere solo una bambina obbediente… Al resto ci penso io, lasciami fare…
Aida: Sì, ma non venire dentro di me…
Thomas:
Non lo avrei fatto…
Aida: Allora vieni dentro di me…
Thomas: Tesoro rilassati, voglio entrare in te…
Si
baciano, lui le slaccia il reggiseno. Ora le accarezza il seno poi lo
bacia, lo morde, lo stringe.
Aida: No Thomas no,
smettiamola! Ora mi dà fastidio tutto!
Thomas: Ti
voglio bene!
Aida: Vedi? Lo sapevo. L’amore e il sesso
sono due cose molto distanti nella mia mente e quando succede sono
incapace anche di tradire…
Thomas: Ecco forse è
proprio questo il punto, tu pensi al tradimento e non all’amore.
Aida: Date le circostanze le due cose sono inseparabili,
no?
Thomas: Vieni qui, dai… Calmati.
Aida:
Non ci riesco.
Thomas: Mi hai sempre detto di essere
una persona mentalmente libera.
Aida: Con te è
diverso, ma come te lo devo dire?
Thomas: Fammi
capire, se fossi stato uno sconosciuto incontrato prima per strada sarebbe
stato diverso?
Aida: Ora non esagerare, ma nella
sostanza è così.
Lui cerca di stimolarla ancora, le slaccia il
reggicalze, la bacia tra le gambe, poi tenta ancora.
Thomas:
Lo sai che non demordo facilmente.
Aida: No Thomas
perdonami, sono arida come un deserto!
Thomas: Dai
amore non arrenderti. Sei la mia oasi, sento in bocca il sapore delle
palme e dei datteri!
Aida: Scusa, ma non ce la
faccio…. Sento davvero fastidio.
Thomas: Va bene dai,
mi arrendo, ma non è la fine del mondo, io ti amo lo stesso!
Aida: Mi dispiace… Non sono pronta, non posso, è troppo grande
per me questa cosa… Forse venendo qui ho dato un enorme valore ad ogni
dettaglio o forse più semplicemente non volevo fallire.
Thomas:
Ma di cosa parli, a volte non ti capisco.
Aida: Sto
dicendo che quando mi sono distesa sul letto e sei venuto sopra di me
quella voglia si è trasformata in vero panico.
Thomas:
La prima volta è sempre così… Non ci si conosce a fondo! Forse non ti
piace l’odore della mia pelle.
Aida: Ma scherzi? Sai
di buono, di talco, di vaniglia, certo che mi piaci!
Thomas:
Tranquilla tesoro, succede spesso la prima volta, specialmente a noi
uomini.
Aida: In effetti è vero, ma io non sono un
uomo… Dovevo pensare solo ad accoglierti nel migliore dei modi,
nient’altro cavolo!
Thomas: Sai cosa ti dico che
egoisticamente sono contento, perché significa che tieni a me e per te non
è una cosa di poco conto.
Aida: Parli da esperto…
Thomas: Tesoro, voglio solo rassicurarti…
Aida:
Comunque non è una questione tecnica, il mio impedimento è qui, nella mia
testa malata! La prima volta quando stavi per entrare, mi è apparsa la
faccia di mio marito.
Thomas: Aida non lo ha detto il
medico che dobbiamo necessariamente fare sesso!
Aida:
È importante però, almeno per me lo è! Immagino che con tua moglie non ci
sia alcun problema. Sabato sera… uno sguardo di intesa, lei si fa bella e
mentre i bimbi dormono consumate…
Thomas: Ora sei
ingiusta Aida.
Aida: Dimmi la verità è facile entrare
in lei come attraversare una porta scorrevole.
Thomas:
Ma che senso ha tutto ciò?
Aida: Lei è subito calda e
accogliente, vero?
Thomas: Come tutte le donne.
Aida: Tutte tranne me.
Thomas: Tu
sei una rosa e come un fiore raro non si schiude al primo sole che passa….
Aida: Oh grazie, dovresti fare lo scrittore…
Thomas: Sono solo innamorato!
Aida: Posso
chiederti un enorme favore?
Thomas: Farò tutto per te.
Aida: Puoi astenerti con lei finché non lo faremo io e
te?
Thomas: Certo tesoro…
Aida:
Se acconsenti così facilmente non manterrai di sicuro la promessa…
Thomas: Sei tu che ne devi essere persuasa, io posso
dirti qualsiasi cosa, giurartelo in mille modi, ma se tu non ci credi è
inutile.
Aida: Non sono gelosa tesoro… o forse sì, ma
vorrei che tu mantenessi intatto tutto l’ardore che mi hai dimostrato.
Thomas: Amore mio, diciamo che io mi asterrò finché tu
non mi dirai di farlo indipendentemente da noi.
Aida:
Dove mai troverò un uomo come te! Thomas ti chiedo scusa!
Lei ora è
in piedi e si sta rivestendo.
Thomas: Anzi scusami tu,
se ho insistito… dovevo immaginare che questo non fosse ancora il momento…
Prima mi hai detto di andare insieme a pranzare, poi ci hai rinunciato.
Poi l’albergo, non credevo fosse un problema per te e comunque era ovvio
che non eri nello stato d’animo giusto.
Aida: Ho paura
che non ci sarà mai il momento giusto!
Thomas: Dai ora
non essere pessimista! La prossima volta andrà meglio!
Aida:
Vorrei tanto crederti… Oggi ero intenzionata a farti questo regalo!
Thomas: Ma tu mi hai fatto lo stesso un bellissimo
regalo.
Aida: E quale sarebbe?
Thomas:
Ci siamo dati baci veri. Ti ho vista splendidamente donna. Ci siamo
conosciuti ancora di più e meglio.
Aida: Ecco appunto,
ora sai che sono una frana…
Thomas: Abbiamo fatto dei
passi da gigante. E poi c’è stata intimità, ti ho vista nuda, come sei
realmente, credi sia poco tutto questo?
Aida: Mi
vengono i brividi, tutto questo per nulla. La giornata sarebbe potuta
andare meglio. Almeno era nelle mie intenzioni! Ti chiedo ancora scusa.
Thomas: Smettila Aida.
Aida: Tu
pensi sia il caso di vederci ancora?
Thomas: Quando
arrivi a casa fatti una doccia calda e riposati. Dico mentalmente, non
pensare a nulla.
Aida: La doccia me la faccio perché
mi sento sporca… anche se poi non c’è stato niente tra noi.
Thomas: C’è stato tanto Aida.
Aida: Non so se
domani ci rivedremo.
Thomas: Posso chiamarti in
ufficio?
Aida: No!
Thomas: Posso
chiamarti dopo l’ufficio?
Aida: No!
Thomas:
Ma tu oggi lo hai fatto!
Aida: Beh era un evento
speciale no? Dovevo circuire il mio amante e lavorarmelo bene bene per
farmi fare una proposta indecente.
Thomas: È così che
funziona?
Aida: Dai ti prego non fare quella faccia
trasognata, tu sarai sicuramente abituato a donne che ti chiamano nel bel
mezzo di una riunione e ti fanno capire che sono disponibili a passare
qualche ora in un albergo…
Thomas: Non mi è mai
capitato, a te invece sì…
Aida: E dai confessalo!
Thomas: Aida ti prego non ricominciare. Non sono il tipo…
Aida: Posso farti una domanda?
Thomas:
Certo che puoi…
Aida: Sei mai stato a letto con
un’altra donna che non fosse tua moglie, ovviamente dopo sposato?
Thomas: Sì è successo una volta.
Aida:
Era la tua amante?
Thomas: No, era una collega.
Eravamo in missione a Cleveland. Lei era di Boston.
Aida:
E come è accaduto?
Thomas: Abbiamo lavorato tutto il
giorno gomito a gomito, poi siamo andati a cena insieme nel ristorante
dell’albergo.
Aida: Ti sei proposto tu?
Thomas: Era piuttosto carina e non ho mancato di dirglielo.
Aida: E lei?
Thomas: Mi ha fatto
capire che non le ero indifferente e che quei complimenti erano molto
graditi.
Aida: Quindi una donna che accetta i
complimenti, in qualche modo ci sta?
Thomas: Non ho
detto questo. Scusa Aida, ma alle volte mi sembri molto ingenua.
Aida: Non sono ingenua, ma solo insicura e la mia
insicurezza ha solo un nome.
Thomas: Quale?
Aida: Il tuo.
Thomas: Oh quanto sei
cara!
Aida: Aspetta dimmi cosa è successo dopo.
Thomas: Beh poi abbiamo consumato un drink nella hall e i
discorsi si sono fatti più intimi.
Aida: Di cosa
parlavate, dai dimmelo mi interessa!
Thomas: Di baci,
preliminari eccetera…
Aida: Lei si stava eccitando? E
tu?
Thomas: Ancora no, poi tra noi è sceso un silenzio
fatto di sguardi e sorrisi d’intesa e senza che nessuno dei due
pronunciasse la minima parola ci siamo alzati contemporaneamente e lei mi
ha preso per mano.
Aida: Ti ha guidato nella sua
stanza?
Thomas: C’è stato un dopo cena che è durato
fino all’alba e il mio letto è rimasto intatto.
Aida:
Deduco che sia andata molto bene?
Thomas: Direi di sì.
Aida: Era sposata?
Thomas: Aveva un
compagno.
Aida: Faceva bene l’amore?
Thomas:
Era una normalissima donna in cerca di un’avventura. Tutto qui!
Aida: Ma mi hai detto che sei rimasto nel suo letto fino
all’alba, non mentirmi Thomas!
Thomas: Abbiamo anche
dormito, no?
Aida: Vi siete sentiti dopo quella volta?
Thomas: Ci siamo scambiati qualche email.
Aida:
La senti ancora?
Thomas: Oh tesoro è successo quasi
dieci anni fa.
Aida: Vedi allora che così funziona? Ci
si incontra, ci si piace e si va a letto senza tante storie. E poi lei
sarà stata meravigliosamente donna, mica una frana come me!
Thomas: Smettila ti prego di paragonarti alle altre donne! Lo
sai, non tutte le donne sono uguali e ti giuro non scambierei neanche
un’unghia del tuo piede con lei.
Aida: Sì ma lei era
bagnata e chissà quanto fosse disponibile.
Thomas:
Guarda che anche tecnicamente avremmo potuto farlo, ma come hai visto non
ho forzato, nell’amore l’uomo entra e la donna lo accoglie.
Aida: Potevi violentarmi allora! Perché non lo hai fatto?
Thomas: Ma che dici?
Aida: Ti scoccia
tranquillizzarmi?
Thomas: Ti amo.
I due escono
dall’albergo e prendono un taxi al volo.
Aida: Sei mio
vero?
Thomas: Sì.
Aida: Ricordi la
promessa?
Thomas: Quale?
Aida: Non
voglio che tu faccia l’amore con tua moglie.
Thomas:
Promesso tesoro, non lo farò.
Aida: Grazie di tutto e
soprattutto per la pazienza che dimostri di avere con me.
Thomas: Non sono paziente, ti amo.
Aida: Una
cosa voglio dirtela però. Se non mi avessi ripetuto più volte che mi ami
sono certa che oggi avremmo fatto l’amore.
Thomas: E
come fai a dirlo?
Aida: Lo so. Forse davvero mi
spaventa, forse davvero l’ho considerato l’inizio di una storia.
Thomas: Ma io ti amo lo stesso.
La donna scende
davanti allo Shopping Center di Manhattan Mall, lui rimane in taxi.
Aida: Buonasera caro.
Thomas: Stammi
bene Aida.
Lui guarda la donna mentre si allontana. Lei non si
volta, ma lui continua a fissarla. Sa che l’amore tra due amanti è
instabile e precario per definizione e sa anche che ogni volta che si
vedranno ancora, ringrazierà Dio per averla incontrata, ma ogni volta che
la vedrà andare via penserà che sarà l’ultima volta.
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