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RACCONTI D'AUTORE

Adamo Bencivenga
PROSSIMA FERMATA
DOXVILLE 10
New York, stazione di Flushing Main.
Venerdì 16 Febbraio. Il treno delle 17:32 è pieno di pendolari
stanchi, ansiosi di lasciarsi alle spalle la settimana lavorativa.
Julian ed Elisabethh, per ora due perfetti sconosciuti, siedono uno
di fronte all’altra nel vagone centrale, immersi nei loro pensieri,
ignari che un incontro casuale sta per intrecciare le loro storie.

.MARTEDI’ 27 MARZO 2018. ORE 8:29 P.M. JULIAN MAILER
CON IN MANO UNA BOTTIGLIA DI PREGIATO PINOT NERO
CALIFORNIANO SUONA ALLA PORTA DEI SIGNORI RICHMOND.
Julian: Salve! Elisabeth: Ben arrivato Julian! Dai
non stare lì sulla porta, accomodati…
L’UOMO PIUTTOSTO IMPACCIATO ENTRA IN CASA. Elisabeth:
Ti presento mio marito George.
I DUE SI STRINGONO
LA MANO. Julian: Piacere di conoscerla George.
George: Piacere mio. Julian: Finalmente ha smesso di
piovere, ma l’inverno non vuole lasciarci in pace
quest’anno. George: Oh sì stasera fa particolarmente
freddo!
JULIAN SI TOGLIE IL SOPRABITO.
Elisabeth: Dai a me Julian. Julian: Complimenti per
la casa. George: Conosceva Doxville? Julian: Oh
ahimè no, è la prima volta che vengo da queste parti.
George: Le piace? Julian: Elisabeth me ne aveva
parlato, ma non immaginavo che fosse un posto così
carino e davvero tranquillo. George: Per dire il vero
neanche noi lo conoscevamo… Pensi che mia moglie lo ha
scovato sulla cartina. Elisabeth: Ok, dopo le dovute
formalità vi prego di accomodarvi in sala. Tra cinque
minuti è pronta la cena. Julian: Finalmente avrò il
piacere di apprezzare l’arte culinaria della signora…
George: Vedrà è un’ottima cuoca e devo dire una perfetta
padrona di casa… Julian: Non lo metto in dubbio.
Elisabeth: Troppo buono George… Ma più che cucinare sono
brava ad organizzare… Brindiamo?
GEORGE VERSA UN
ROSSO D’ANNATA NEI CALICI. POI APPENA SI SIEDONO LA
DOMESTICA PORTA IN TAVOLA UN AGNELLO AL FORNO CON PATATE
E RUGHETTA. Julian: Mmm il profumo è ottimo…
Elisabeth: Spero ti piaccia, è una ricetta che ho preso
da internet nel pomeriggio. George: Lei deve sapere
che la caratteristica fondamentale di mia moglie è
quella di sperimentare e non ha assolutamente timore di
fare brutte figure… Julian: Ma è davvero ottimo
l’agnello! Questa cremina è a base di ciliegie vero?
Elisabeth: Ciliegie, senape e maraschino. Davvero è di
tuo gradimento?
Julian: Deliziosa… E poi questo
vino… Elisabeth: Julian, per il vino devi fare i
complimenti a George. È un vero intenditore! E comunque,
vista la situazione, non credo che tu possa dire
diversamente.
I TRE RIDONO. POI INEVITABILMENTE
LA SITUAZIONE RICHIEDE NECESSARIAMENTE UN CHIARIMENTO.
George: Lei si starà chiedendo perché abbia avuto il
desiderio di incontrarla, immagino. Julian: Sì in
effetti sono rimasto abbastanza sorpreso quando
Elisabeth mi ha detto dell’invito… Devo dire che è
davvero insolito questo incontro. Anzi se posso direi
imbarazzante per certi versi… almeno per me. George:
Oh no tranquillo Julian, si rilassi la prego! Julian:
Ci proverò… George: È stata Elisabeth a convincermi e
comunque credo non ci sia nulla di male in un’amicizia
tra uomo e donna purché i rispettivi partner ne siano
ovviamente al corrente. Julian: Ma… George:
Tranquillo non si scusi, conosco la ragione… Ci sono
voluti i classici tempi da rispettare… Anche una buona
torta ha bisogno dei suoi tempi di cottura…
Elisabeth: Delizioso paragone… George: Le sembrerà
strano, ma il primo impulso è stato quello della
curiosità! Mi sono chiesto più volte cosa mai avesse di
speciale l’amico segreto di mia moglie! Julian: Spero
di aver soddisfatto positivamente la sua curiosità.
George: Non corra la prego, al momento posso solo dire
che lei è una persona gradevole. Elisabeth: Oh
Julian accetta subito il complimento, non è poco detto
da mio marito! George: A parte gli scherzi direi
comunque che è molto semplice il motivo di questo
incontro visto che lei conosce molto bene la causa per
la quale mia moglie si è confidata con lei. Julian:
Elisabeth aveva solo bisogno di parlare con qualcuno che
l’ascoltasse, non credo di avere altri meriti.
George: Julian non parlo dei suoi meriti, ma del fatto
che dopo la prima domanda mi è venuta spontanea la
seconda. Julian: Ovvero? George: È stata una
conseguenza… vale a dire cosa avesse spinto mia moglie a
confidarsi con uomo conosciuto così da poco tempo e per
giunta in treno! Ecco il perché di questa cena.
Elisabeth: Tesoro visto che tu eri parte in causa, non
ci sarebbe stata ragione… George: Mia cara non è
questo il punto! Avresti potuto confidarti con tua
sorella ad esempio… Elisabeth: Tu non avresti voluto!
Ti sei subito preoccupato di chiedermi se la notizia si
fosse diffusa in famiglia. George: Ho apprezzato il
tuo gesto, lo sai. Ma visto che fino a poco tempo fa non
conoscevo neppure l’esistenza del tuo amico mi sono
domandato chi fosse questa persona così fortunata da
poter avere la totale fiducia di mia moglie.
Elisabeth: Tesoro ma è proprio con una persona
sconosciuta che riesci ad aprirti… Julian: Ascolti
George, prima di trarre qualsiasi conclusione vorrei
dirle che tra me ed Elisabeth è nata immediatamente una
sintonia stupefacente. Forse sua moglie non le ha
accennato nulla prima perché si sentiva in colpa date le
circostanze… George: Quali circostanze, mi scusi…
Julian: Mi riferisco alle analisi falsificate.
George: Anche in questo caso devo dire che ho apprezzato
la sua opera di convincimento… Quel gesto avrebbe
allungato la distanza anziché accorciarla e di sicuro
non ci avrebbe portato da nessuna parte. Julian: In
ogni situazione mi sforzo di essere il più razionale
possibile.
UN ATTIMO DI SILENZIO, POI GEORGE
INCALZA L’OSPITE. George: E mi scusi sua moglie è al
corrente della vostra amicizia? Elisabeth: George,
sua moglie, come hai fatto tu, ha manifestato il
desiderio di conoscermi. Del resto non avendo nulla da
nascondere è solo questione di tempo. George: E lei
che ne pensa Julian? Julian: Beh non è proprio così…
mia moglie è una persona molto apprensiva e la sua
gelosia la porta ad andare oltre e costruirsi dei film
inverosimili nella sua testa. George: Quindi mi sta
dicendo che la sua consorte è gelosa di mia moglie?
Julian: Beh lei conosce le donne… Elisabeth: Cosa
significa “conosce le donne”? Del resto mi sembra che mi
abbia seguita col solo intento di conoscermi, o no?
George: Scusa, scusa… lei ti ha seguita? Elisabeth:
Sì. Si è appostata qui sotto casa. George: Questa mi
è nuova! Julian: Lei non concepisce un’amicizia
disinteressata tra uomo e donna. Crede che tra me e sua
moglie ci sia altro che una semplice amicizia.
George: Julian lei ha intenzione di dirglielo?
Julian: Lo sa. Anche se mi ha intimato di porre fine a
questa amicizia. George: Quindi lo sa, ma non vuole.
Julian: Credo sia più che comprensibile. George:
Beh io sono una persona un po’ diversa da sua moglie. A
me non costa nulla accettare la vostra amicizia, purché
rimanga nei limiti della trasparenza. Julian: Lei non
pensa che sia così? George: Non ha importanza ciò che
penso io, Julian. Per amore di Elisabeth ho accettato di
incontrarla e comunque a me preoccupa solo che questa
storia non vada oltre le mura di questa casa. Per questo
l’ho voluta incontrare, volevo rendermi conto quando lei
fosse una persona riservata. Julian: Capisco.
George: Come lei sa non sto vivendo un periodo
meraviglioso della mia vita. L’aver saputo di non poter
mettere al mondo figli mi pone un gradino sopra a
qualsiasi noia. Elisabeth: Tesoro ne abbiamo già
parlato, pensa solo a quanto io possa essere sollevata.
Ho vissuto dei momenti infernali. Credevo di
proteggerti, ma ho sbagliato. Ed ora sono qui, come
vedi, esclusivamente per recuperare.
GEORGE
SEMBRA INFASTIDITO. George: Avremmo potuto risolvere
in altro modo e magari non davanti a sconosciuti. Mi
perdoni Julian. Julian: Non posso che comprendere le
sue ragioni. Elisabeth: Ti prego non sminuire tutto
ora. Mi sono lasciata trasportare dagli eventi, senza
pensare ho agito ritrovandomi completamente sola. Credo
davvero che senza il supporto di Julian non avrei
risolto i miei conflitti interiori.
ELISABETH
PRENDE LA MANO DI SUO MARITO. GEORGE LA GUARDA NEGLI
OCCHI. JULIAN E’ IN EVIDENTE IMBARAZZO. Julian:
Comunque apprezzo il suo modo di gestire la situazione.
Non so realmente quanti altri uomini avrebbero agito
così. George: Le sembra strano? Julian: Forse
insolito.
GEORGE RIMANE UN ATTIMO A PENSARE, POI
DOMANDA A BRUCIAPELO. George: Julian lei è attratto
da mia moglie?
JULIAN ORA E’ IN EVIDENTE
DIFFICOLTA’. Elisabeth: Tesoro… ma cosa vuoi che ti
risponda? Anche se lo pensasse non credo sarebbe una
risposta opportuna in questo momento. George: Ti
sbagli mia cara, fino a prova contraria io confido
sempre nella sincerità delle persone anche a costo di
mordersi le labbra subito dopo. Vero Julian? Julian:
Apprezzo la sua schiettezza, ma non parlerei di
attrazione. È una bellissima donna, lo ammetto, ha
classe da vendere. Posso solo farle i complimenti per
averla sposata. George: … ma non ha risposto alla mia
domanda. Julian: Non le nego che al tempo
dell’incidente del tacco nella grata avevo immaginato
qualcosa di diverso, ma poi conoscendoci più a fondo è
nata una tenera amicizia. George: L’aggettivo tenera
può essere oggetto di svariate interpretazioni.
Julian: La prego… se ci fosse dell’altro… non sarei qui
stasera. George: E perché mai? Sarebbe in fin dei
conti un lasciapassare per il vostro rapporto. Uscire
dalla clandestinità è il desiderio primario di ogni
amante. Elisabeth: Tesoro, la mia preoccupazione è
stata quella di metterti al corrente di ogni cosa. Come
vedi, pur nelle difficoltà oggettive, l’ho fatto! Come
fai a parlare di clandestinità? Credo che ora stia a te
fare un piccolo sforzo e se non ci riuscirai per me va
bene lo stesso. Ovvio che se tu non volessi io e Julian
non ci frequenteremo più. George: Lei che ne pensa
Julian? Julian: Concordo con Elisabeth, un’amicizia
si può sempre interrompere in nome della tranquillità di
tutti. George: E mettiamo invece che io impazzissi e
in qualche modo darei il mio consenso, lei come si
comporterebbe? Julian: Forse per sua moglie
cambierebbe molto, tipo sensi di colpa ecc. George: E
per lei? Julian: Non credo che un innamoramento abbia
bisogno di consenso. George: Ma io non parlavo di
innamoramento, ma di semplice attrazione. Julian: Non
credo di poter andare con una donna per il semplice
motivo di esserne attratto. George: Posso chiederle
il suo tipo di donna? Julian: Esattamente come
Elisabeth!
I TRE RIDONO. A QUEL PUNTO GEORGE SI
ALZA SEGUITO DAGLI ALTRI DUE. George: Passiamo in
salotto? Ho uno stravecchio scozzese d’annata niente
male… Julian: Non più di un dito però non sono
abituato a bere… George: Oh non si preoccupi…
Elisabeth: Julian fai attenzione questo uomo ti porta
sulla cattiva strada… Julian: All’inferno dici?
Elisabeth: All’inferno o qualcosa di equivalente…
George: Mah, io sono convinto invece che preferirebbe
essere guidato dalla tua manina… Ha detto or ora che sei
il suo tipo…
GEORGE IN PIEDI SI RIEMPIE IL
BICCHIERE E INGURGITA IN UN FIATO TUTTO IL CONTENUTO.
George: Anche tu cara ne vuoi? Elisabeth: Un dito
davvero.
ELISABETH E’ SEDUTA SUL DIVANO MENTRE
JULIAN E’ DI FRONTE A LEI SULLA POLTRONA. Elisabeth:
Tesoro vai piano con quella roba.
LUI SENZA
ASCOLTARLA SI RIEMPIE DI NUOVO IL BICCHIERE. POI GUARDA
SUA MOGLIE E DICE. George: Davvero non è attratto da
mia moglie? Elisabeth: George per favore… George:
Cosa avrò detto mai! In fin dei conti sei una bellissima
donna!
IN EVIDENTE STATO DI EBBREZZA GEORGE SI
AVVICINA ALLA MOGLIE E LA BACIA. Elisabeth: George ti
prego…
JULIAN IMBARAZZATO SI ALZA. Julian: Ora
dovrei andare… George: Ma non ha risposto alla mia
domanda… Julian: Oh sì… le avevo risposto prima. Sono
un uomo anche io e so distinguere la bellezza e la
classe di una donna dal resto… George: Lei mi piace
perché riesce sempre a dare risposte formali e non
compromettenti. Julian: È la verità. George:
Comunque non la trattengo. Le dico soltanto che mi ha
fatto piacere conoscerla. Ora credo di sapere perché mia
moglie si è confidata con lei. Per il resto i miei
problemi li risolveremo tra noi. Elisabeth: Tesoro lo
abbiamo sempre fatto. Julian: Grazie per la bella
serata. George: Sua moglie sa che lei è qui da noi
stasera? Julian: Non ho avuto modo di dirglielo, ma
stasera lo farò senz’altro. George: Compatibilmente
con la gelosia della signora mi farebbe piacere
conoscerla. Julian: Ricambieremo a breve l’invito.
George: Un’ultima domanda… sua moglie sa che sono
sterile? Julian: Sa che non avete bambini. George:
Posso chiederle un favore enorme?
JULIAN
ANNUISCE. George: Potrebbe non riferirle la causa?
Julian: Senz’altro. George: Perché farebbe questo per
me? Julian: Lo faccio perché lei è il marito di una
amica cara. George: Beh allora spero di diventare
anche io suo amico, magari impugnando le racchette. Lei
gioca a tennis? Julian: Sarebbe un piacere per me.
George: Allora ci conto!
I DUE SI STRINGONO LA
MANO. George: Elisabeth fai gli onori di casa,
accompagna il tuo amico alla porta. Elisabeth: Grazie
Julian… Julian: Grazie a te Elisabeth. *****
MERCOLEDI’ 28 MARZO 2018. ORE 5:29 P.M. STAZIONE
DI FLUSHING MAIN, JULIAN ED ELISABETH SONO SUL TRENO IN
ATTESA DELLA PARTENZA.
Elisabeth: Ti amo!
Julian: Ti amo! Elisabeth: Sei stato meraviglioso
ieri sera. Julian: Non so chi mi abbia dato la forza
tesoro… Vederti in quell’atteggiamento così premuroso
nei confronti di tuo marito è stata una pugnalata al
cuore. Elisabeth: Dovevo farlo amore. E poi non mi è
costato nulla perché sapevo che tu avresti capito.
Julian: Secondo te sospetta? Elisabeth: Come hai
visto è un tipo enigmatico. Non so mai cosa gli passi
per la testa. Julian: Speriamo si sia
tranquillizzato. Elisabeth: E tu hai detto qualcosa a
Joselyn? Julian: Non ancora… non posso rimangiarmi la
bugia della cena di lavoro. Secondo me abbiamo
complicato la cosa… Elisabeth: Purtroppo sì, ci
pensavo ieri sera. Ora la palla è passata a te. Quella
di George è stata una vera e propria provocazione.
Julian: L’ho capito, secondo me non è ancora del tutto
dissuaso. Elisabeth: Dobbiamo essere bravissimi se
vogliamo meritarci questo pazzo amore! Julian: Sai da
ieri mi ritorna in mente la frase che ha pronunciato
alla fine della serata. Elisabeth: Quale? Julian:
Vuole che Joselyn non sappia che lui è sterile. Secondo
te perché? Elisabeth: Sinceramente non lo so, ma in
questi giorni vede il pericolo dappertutto. Julian:
Amore ho voglia di te. Elisabeth: Anch’io, ma
dobbiamo fare i buoni. Julian: Avevo pensato di
scendere insieme a Doxville con te… Darci almeno un
bacio… Elisabeth: Conosco i tuoi baci… Niente da fare
mister Mailer, pensa piuttosto a come rendere partecipe
la mogliettina. Julian: Sarà un’impresa…
Elisabeth: Beh dai ti ha lasciato una via di scampo. Ha
detto compatibilmente con la gelosia della signora…
Julian: Ma è ovvio che se dobbiamo frequentarci Joselyn
deve esserne al corrente. Elisabeth: Forse è proprio
per questo che l’ha detto, diciamo che è necessario, ma
non obbligatorio. Julian: Quindi secondo te non
poteva non dirlo? Elisabeth: Ecco, questa potrebbe
essere la soluzione per tutti. Comunque ci parlerò…
voglio capire bene. Sai cosa pensavo? Che da una parte
non poteva non dirlo, ma dall’altra ha chiesto la tua
complicità pregandoti di tenere la bocca chiusa. E poi
quell’invito a tennis è stata davvero la ciliegina sulla
torta. Julian: Quindi? Elisabeth: Quindi una sorta
di scambio… Julian: Tuo marito è un tipo che sa il
fatto suo… Elisabeth: A proposito di tua moglie… Ci
hai fatto l’amore dopo quella volta? Julian: Quella è
stata solo una parentesi. Elisabeth: Ti dispiace?
Julian: Se lo facessi penserei a te. Tanto vale farlo
con l’originale. Elisabeth: Ricordi sempre che mi
devi chiedere il permesso vero? Ora a maggior ragione
che George ha smesso i suoi allenamenti ginnici serali.
Julian: Secondo te la vive come una rinuncia?
Elisabeth: Oh no secondo me per lui è stato un atto
liberatorio. Non vedeva l’ora… Julian: Non ci posso
credere! Una bella donna come te… Elisabeth: Tesoro
tu mi desideri come amante, lui mi vede come moglie, una
sorta di minestra riscaldata… Julian: E allora perché
insisteva?
L’ALTOPARLANTE ANNUNCIA: PROSSIMA
FERMATA DOXVILLE. LA DONNA SI ALZA. Elisabeth: Su
cosa? Se fossi attratto da me? Julian: Eh già, Dio
che imbarazzo! Elisabeth: Voleva capire… Julian:
Ad un certo punto ho pensato che non le dispiacerebbe
affatto se io e te… Elisabeth: Tesoro, secondo me hai
pensato bene! Julian: E se sapesse? Elisabeth:
Non deve assolutamente sapere! Julian: Perché?
Elisabeth: Perché voglio continuare a vederti, non mi
fido di un uomo ubriaco! Julian: Allora ho fatto bene
a rispondere in quel modo? Elisabeth: Sei stato
magnifico, ripeto lui mi vede come una minestra
riscaldata ma sa che potrei avere mille spasimanti.
Julian: Beh sì forse hai ragione… Anche con Joselyn del
resto non c’è entusiasmo, comunque se dovesse succedere
ancora te lo chiederò amore. Elisabeth: Devo
scendere. Julian: Ciao amore. Elisabeth: Ciao
tesoro..
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fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti è
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