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IL MESTIERE ANTICO
 

 


INTERVISTA IMPOSSIBILE

Theresa Berkley
La Dominatrice
Signora di un bordello e dominatrice sessuale nonché splendida donna d'affari con la sua attività accumulò una fortuna. È famosa per aver inventato il Berkley Horse, un apparecchio BDSM.





 



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Madame lei è famosa per essere stata una dominatrice sessuale.
Gestivo un bordello di alta classe al 28 di Charlotte Street, appena a nord di Soho a Londra. Ero specializzata in fustigazione non punitiva.

In cosa consisteva la sua pratica?
Percuotere il corpo umano con strumenti tipo la frusta per dare piacere al soggetto che si sottoponeva volontariamente alla mia pratica. Di solito colpivo le natiche nude, ma anche la schiena e le spalle.
Una specie di spanking?
Non erano propriamente delle sculacciate erotiche a mani nude, di solito usavo un'ampia varietà di strumenti di tortura come ramoscelli e foglie di giovani alberi di betulla o salice, cinghie di cuoio di bue tempestate di chiodi, gatti a nove code tempestati di punte di ago, spazzole di agrifoglio, ortiche verdi, un gancio e una puleggia. Ovviamente era un gioco erotico che serviva ad eccitare gli attori del gioco sia maschi che femmine.

Si dice che fosse molto esperta…
Beh ero molto richiesta dall'aristocrazia dell'epoca, maestra nell'arte di infliggere dolore per piacere, e sapevo usare ogni tipo di strumento di tortura a seconda del grado di dolore che i miei clienti erano disposti a sopportare. Alle volte ero costretta ad impiegare in quei giochi altre donne per infliggere più dolore di quanto da sola fossi capace di provocare.

Diceva che i suoi clienti erano sia uomini che donne…
Non c’era differenza di sesso, esercitavo il mio lavoro con assoluta discrezione per proteggere la privacy dei miei clienti, tutti rigorosamente benestanti. Del resto in quel periodo di dissolutezza non ero la sola a fornire certi servizi. Il mio segreto era quello di studiare ogni capriccio e desiderio del cliente. Insomma sono stata semplicemente intelligente, intuitiva e soprattutto discreta tanto che sono riuscita ad esercitare la mia professione per 49 lunghi anni consecutivi. Pensi che il mio bordello, a differenza di altri, non è mai stato visitato dalla polizia.

Tra i suoi visitatori abituali c’era anche Giorgio IV vero?
Così dicono.

Divenne ricca, immagino.
Molto!

Lei stessa si faceva frustare…
Beh sì succedeva… ma dipendeva dal prezzo. Di solito preferivo recitare un ruolo attivo ed era un piacere immenso frustare fino alla soglia del dolore donne dell’alta aristocrazia e personaggi politici e pubblici che avevano pagato per tale pratica.

Lei è anche nota per aver inventato il "Chevalet" chiamato anche "Berkley Horse". Cos’era?
Uno strumento BDSM a forma di cavallo che serviva per fustigare. Aveva una scala estensibile a seconda dell’altezza del cliente, il quale, frustato alle spalle dall’istitutrice, perfettamente posizionata, si lasciava sollazzare da un’altra ragazza che provvedeva ai piaceri sessuali più tradizionali. Il Berkley Horse si rivelò estremamente redditizio.

Si dice di lei che fosse una donna molto attraente ed avesse un carattere molto forte.
Possedevo il primo requisito che qualunque cortigiana dovrebbe avere, ossia l'oscenità mista alla mancanza assoluta della capacità di scandalizzarmi di fronte a qualsiasi richiesta. Per quanto riguarda il mio aspetto fisico diciamo che era tutto finalizzato al mio mestiere muovendo il mio corpo al ritmo di sterline, scellini e pence.

Con il suo lavoro entrò in possesso di molte informazioni riservate e scottanti…
Ripeto la mia clientela era tutta di alto rango, per cui capitava spesso di raccogliere diverse informazioni. Il fatto stesso poi che certi personaggi fossero nella mia lista di clienti era di per su un’informazione pericolosa. Ma il mio potere vero era in quella frusta dosata ad arte nonostante al tempo alle donne, relegate ai margini della società, non era consentito possedere proprietà e addirittura non potevano votare!

Poco dopo la sua morte, avvenuta nel 1836, suo fratello, missionario per 30 anni in Australia, arrivò in Inghilterra. Quando seppe da dove provenivano i beni che lei gli aveva lasciato, rinunciò a ogni pretesa e tornò immediatamente in Australia. Le sue proprietà andarono quindi al dottor Vance, suo assistente medico ed esecutore testamentario. L'intero patrimonio fu valutato in 100.000 sterline equivalenti oggi a circa dieci milioni di sterline. Comunque anche il dottor Vance alla fine rifiutò così che il Berkley Whipping Horse, insieme al resto del patrimonio divenne proprietà della Corona. La fama di Berkley fu tale che le fu falsamente attribuito il romanzo pornografico Exhibition of Female Flagellants.






 










ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI

https://www.ilpost.it/
https://dirtysexyhistory.com/2017/

https://www.linkiesta.it/2013/08/prostitute-durante-il-fascismo-i-documenti-ritrovati/













 
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