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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 
 

 


Elena di Troia
La bellezza di Elena
Nata dall'unione di Leda, moglie di Tindaro, con Zeus tramutatosi in cigno,
Elena divenne celebre per la propria straordinaria bellezza.
Rapita da Teseo e condotta in Attica, fu liberata dai fratelli Castore e Polluce
e ricondotta a Sparta, dove in molti la chiesero in sposa.

"A noi Zeus diede un triste destino, ma per questo saremo cantati in futuro, dagli uomini che verranno" (Elena, Iliade VI, 343)

 



 
 


 
Menelao fu l'eroe che ella elesse come marito ma, mentre egli era lontano, Elena fu rapita da Paride, il principe troiano figlio di Priamo. Al suo ritorno Menelao ingiunse agli antichi rivali di mantenere il giuramento, dando così inizio alla lunga guerra di Troia. Durante la guerra Elena visse a Troia con Paride e fu da tutti considerata sua moglie, ma era odiata dai Troiani che la ritenevano essere il motivo scatenante del conflitto. Solo Priamo e suo figlio Ettore sapevano che la vera causa della guerra risiedeva nella volontà degli dei* ed erano benevoli verso Elena. Alla morte di Paride, riconciliatasi con Menelao, Elena tornò con lui a Sparta.
Si narra che, dopo la sua morte, Zeus l'abbia annoverata tra gli dei e trasformata in stella.
Il mito di Elena è descritto nell'Iliade e nell'Odissea, ma alcuni poeti successivi ad Omero ne modificarono la mitologia.
Archetipo della bellezza femminile, Elena di Troia è stata resa immortale dalle melodie di Strauss e Berlioz, dagli scritti di Catullo e Saffo, Dante e Shakespeare, Goethe e Camus e dalle opere pittoriche di Jacques-Louis David e Dante Gabriele Rossetti.

Elena mi appare davanti come in una visione, avvolta da uno strano bagliore. La sua bellezza è accecante ma allo stesso tempo dolce e rasserenante. I lunghi capelli biondi lasciano intravedere appena le spalle bianchissime e delicate. I bei lineamenti del volto sono distesi, la bocca accenna un sorriso. Ha gli occhi chiari, azzurri o forse grigi. E' consapevole della propria bellezza, una bellezza così assoluta che Zeus volle renderla eterna. Eppure non la ostenta, sembra piuttosto esserne prigioniera. Ho davanti a me la donna che fece scatenare la guerra di Troia, senza averne alcuna colpa.

Elena... che significato ha il vostro nome?
In greco significa "la Splendente". Come spesso accade, nel mio nome era già racchiuso il mio Destino.

Che cos'è la bellezza?
La bellezza è perfezione. La bellezza è potere. Gli uomini ne sono schiavi. E' sorprendente quali forze possa generare. La bellezza può far scatenare addirittura una guerra... E così è stato. Menelao, mio marito, non poteva perdonare il torto subito. Quando Paride mi rapì, sottraendogli quella bellezza che gli apparteneva e che egli amava, lottò per riavermi al suo fianco.

Amavate vostro marito?
Moltissimo. In molti chiesero la mia mano, ma io scelsi lui.

Eravate felici?
La nostra vita trascorreva serena e piena di gioia, fino a quando lui dovette partire e mi lasciò sola.
Cosa successe poi è cosa nota... Il principe Paride, figlio del re di Troia, mi portò via dalla mia città e dalla mia vita. Una parte di me avrebbe voluto restare. Ma vinse la parte che volle seguirlo.

Lo odiaste per questo?
All'inizio sì, ma poi i miei sentimenti mutarono.

Dunque vi innamoraste di lui?
Sì, me ne innamorai perdutamente... Amavo la sua forza e la sua bellezza. Mi diede una vita totalmente nuova e mi colmò d'amore.

In cuor vostro amavate ancora vostro marito?
Non smisi mai di amarlo.

Avete mai pensato che un giorno l'avreste rivisto?
Ne avevo la certezza. Sapevo che non si sarebbe mai arreso. L'affronto fu troppo grande... Egli aveva sete di vendetta e mi rivoleva con sè, a qualunque costo.

Vi sentite in qualche modo responsabile delle sciagure che la vostra bellezza ha alimentato se non addirittura causato?
Non mi sento in alcun modo responsabile, perchè io non sono che la vittima di gesta altrui. Quanto è accaduto è imputabile soltanto al volere degli dei... La vanità di una dea capricciosa ha segnato per sempre il mio Destino.

I Troiani non sanno la verità e vi odiano in quanto vi ritengono l'unica responsabile di una guerra lunghissima e sanguinosa...
Il loro odio ha straziato a lungo il mio cuore. Ma io sono stata soltanto l'oggetto del desiderio, un desiderio che è divenuto accecante e distruttivo, che ha portato dolore, morte e disperazione.

Vi siete sentita amata?
A volte un'infinita tristezza si impossessava di me, perchè sono stata troppo amata senza che mai mi fosse concesso di essere felice.

Avete mai maledetto la vostra avvenenza?
Sì, l'ho fatto. Tuttavia non l'ho mai rinnegata, perchè essa mi ha resa immortale.

Quando Paride fu ucciso vi riconciliaste con vostro marito. Quali sentimenti si agitavano dentro di Voi?
Ero confusa, quasi stordita. I miei sentimenti erano contraddittori...Ero distrutta dal dolore per la morte di Paride ed allo stesso tempo ero commossa e felice di riabbracciare mio marito, che non avevo mai smesso di amare.

Menelao, vostro marito, come vi accolse?
Fu felice di riavermi, ma non era più lo stesso uomo che avevo sposato.

Cosa intendete dire?
Era diventato più duro, segnato dagli eventi della vita. Dalla guerra, soprattutto. Ma non solo...

Sospira la bellissima Elena ed abbassa lo sguardo. Sposta una ciocca di quei capelli biondi e ricci dal viso ma ancora non si decide a parlare. Ha gli occhi un pò lucidi di è commosso ma non vuole piangere. Poi, finalmente, prosegue...

Io credo che sapesse che amavo Paride. Era una cosa che intuiva. Un muro invisibile tra di noi. E questo muro rimase per sempre, anche una volta che Paride fu ucciso. Non voglio dire che non mi amasse più, ma sono certa che non mi abbia perdonata per avere amato un altro uomo oltre a lui.

La vostra vita è stata attraversata in grande misura sia dalla Bellezza che dal Dolore. Quale è stata la vostra ultima preghiera?
Ho invocato mio padre Zeus affinchè mi rendesse immortale.

La bellezza è promessa di felicità oppure in essa è insito il dolore?
La bellezza non è che un'illusione. Una potentissima illusione. E nulla è connaturato alla bellezza quanto il dolore.
 


L'INTERVISTA E' A CURA DI FRANCESCA PANZACCHI











 





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