Il Castello di Maintenon si trova nei dintorni di Parigi, non distante
dal castello di Rambouillet.
La sua storia è ancorata al periodo
medioevale, ma quando si legge il nome di Maintenon, indipendentemente
dalle origini storiche, la mente non può che fissarsi sull'ultima delle
tre grandi amanti del Re Sole, Françoise d'Aubigné de Maintenon, vedova
del poeta Scarron, la quale, dopo la morte della Regina, prese il posto di
Maria Teresa divenendo la moglie morganatica di Luigi XIV. In sostanza la
Regina Segreta di Francia. Madame de Maintenon mi riceve negli eleganti
giardini disegnati da Le Notre, il giardiniere di Re Sole, sullo sfondo il
maestoso torrione a base quadrata e l’acquedotto di Vauban che aggiungono
al luogo un incantevole fascino di fine cinquecento.
Madame indossa
elegantemente un vestito bronzo e oro con il collo chiuso dalla
caratteristica gorgiera di lino a cannelli inamidati. Dal vestito pendono
fronzoli e gioielli a goccia, è truccata pesantemente, il rossetto color
aragosta mette in risalto le labbra strette ma sensuali. L’acconciatura
dei suoi bellissimi capelli neri è impreziosita da fili di perle. Sa di
lavanda e maggiorana, le sue mani ammorbidite da pasta di mandorle, il suo
aspetto è giovanile, il suo viso affascinante, forse il fatto che non
abbia avuto figli l’ha aiutata a conservarsi signorile ed elegante.
Sappiamo che anche in età avanzata il re l’ha onorata dei suoi favori
compiendo con regolarità i doveri coniugali.
Madame,
iniziamo dalle sue origini?
La mie origini non sono certamente
nobili, infatti sono nata nel carcere di Niort, dove era imprigionato come
falsario mio padre Constant d'Aubigné.
A nove anni la
troviamo nella Martinica…
Seguii i miei genitori nelle
Antille, dove mio padre pensava di farsi nominare governatore di
Marie-Galante. Dopo qualche mese, vanificate le speranze di mio padre,
facemmo ritorno in Francia.
Suo padre era figlio del
celebre poeta calvinista Théodore Agrippa d'Aubigné , aiutante ugonotto di
Enrico IV.
Fui battezzata cattolica, ma dopo il rientro in
Francia, trovandoci in miseria, fui accolta insieme ai miei due fratelli
da mia zia ugonotta Madame de Villette. In quella casa protestante si
respirava un’aria serena e decisi di abbracciare la fede protestante.
Ma non durò molto…
A 14 anni trovai lavoro come
serva presso la mia madrina Madame de Neuillant. Lei, cattolica
osservante, fece del tutto per riportarmi al cattolicesimo. Viste le mie
resistenze mi sistemò dalle Orsoline a Parigi in modo che ne uscissi
riconvertita e abiurassi la fede calvinista.
A quanto pare
ci riuscì…
A 17 anni non compiuti riabbracciai la fede
cattolica e mi fu proposto di sposare il poeta Paul Scarron.
Più che moglie ricoprì il ruolo di infermiera e segretaria…
Paul era più vecchio di me di 25 anni ed era infermo per via di un’artrite
deformante.
Perché accettò?
Ero di fronte
all’aut aut, vale a dire sposarmi senza dote o rimanere in convento con la
prospettiva di una vita di clausura.
Quel matrimonio durò
otto lunghi anni…
Esatto lo sposai nel 1652 e lui morì nel
1660. Durante quel periodo, con l’aiuto di Paul, divenni l'animatrice del
salotto letterario aperto da mio marito. Era frequentato praticamente da
tutti gli intellettuali dell'epoca, tra cui Jean Racine, Madame de Sévigné
e soprattutto Athénais de Montespan, la favorita di Luigi XIV e madre di 7
dei suoi tanti figli.
A 25 anni restò vedova…
Paul mi aveva dato in eredità tanta cultura ma mi aveva lasciato senza un
soldo. Ed allora feci tesoro di quell’esperienza sfruttando l’arte del
piacere e un giro di rapporti sociali significativo.
Quindi
sfruttò l’amicizia con Athénais de Montespan…
Pur non essendo
ancora ufficialmente la favorita del re mi fece avere una piccola rendita
e mi affidò i suoi bastardi reali: Luigi Augusto e Luigi Alessandro.
Cosa apprezzava in lei Madame de Montespan?
Mi
trovava una persona discreta e divertente. Tra noi si stabilì un ottimo
rapporto ed a me non costava nulla rimanere all’ombra della favorita del
re.
Queste doti furono riconosciute anche dal re…
Sua maestà mi trovava dolce e disponibile rispetto all’amante che col
passar del tempo diventò diffidente e collerica.
Il
rapporto con il re divenne più stretto quando da Vaugirard si trasferì a
Versailles…
Nel 1973 sua maestà legittimò i due figli della
Montespan e quindi mi trasferii con i bambini nel Palazzo Reale.
Ed il re si innamorò pazzamente di lei…
Mi confidava
di essere stanco delle donne leggere, che ipocritamente fingevano pudore.
In me vedeva la donna saggia e protettiva.
Come mai cambiò
nome, da Françoise d'Aubigné Scarron a Madame de Maintenon?
Il
re mi donò una somma importante perché potessi avere una terra tutta per
me.
Scelsi questa splendida proprietà, e il re mi proclamò Madame de
Maintenon spazzando via in questo modo il nome del mio precedente
matrimonio.
Nel frattempo cadde in disgrazia Madame de
Montespan
Dopo l’indagine sui fabbricanti di veleni e la
scoperta che a ricorrere a sortilegi e pozioni erano soprattutto donne
nobili, oltre la favorita caddero in disgrazia tutte le cortigiane. La
vicenda ebbe un grande effetto sul re e per dare un colpo di freno a tutte
le chiacchiere di palazzo rinunciò poco a poco a tutte le sue amanti,
quindi la decisione fu soprattutto politica.
Quindi si
confidò con lei?
Il re non aveva amici, ma solo uomini di
fiducia, servitori e conoscenti. Ed io soprattutto non ero compromessa con
fattucchiere e non pretendevo nulla da lui, ero semplicemente orgogliosa
di servirlo nel mio ruolo di governante.
Ma poi venne a
mancare la regina Maria Teresa…
Per me fu una grande sorpresa
quando mi disse che di fatto essendo la vera coppia parentale dei figli
della Montespan avremmo dovuto suggellare il nostro rapporto con un
matrimonio. Davvero non credevo si arrivasse a tanto…
Del
matrimonio non c'è traccia negli archivi…
Ci sposammo
segretamente appena due mesi e mezzo dopo la morte della regina. La
cerimonia si tenne nella notte fra il 9 e il 10 ottobre 1683 e diventai la
moglie morganatica del re.
Quindi non una vera e propria
moglie…
Il matrimonio morganatico sancisce la relazione
personale tra due soggetti di condizione sociale diversa che impedisce il
passaggio alla moglie dei titoli e dei privilegi del marito. Ciascuno dei
due mantiene la propria posizione sociale originaria, e i figli nati in
questo tipo di matrimonio non sono bastardi, ma neppure legittimi.
Luigi XIV aveva allora 45 anni e lei addirittura 48.
In mezzo a tante sirene giovani e belle non fu facile attirarlo a me, ma
lui in quel momento aveva bisogno di rigidità morale e austerità ed io lo
accompagnai nel percorso di mortificazione dei sensi e di penitenza per i
suoi precedenti amori peccaminosi.
Nei confronti della
corte la sua posizione non era del tutto chiara…
Non ero né la
regina, ma neppure una concubina. In privato venivo chiamata "Maestà", ma
in pubblico occupavo l'ultimo posto. Pensi che abitavo al piano nobile, ma
al posto di un'amante, nelle quattro stanze che davano a nord sulla corte.
Non andavo quasi mai dal Re, di solito era lui a farmi visita. Non avevo
accesso alla tavola del Re ed evitavo ogni attività mondana al di fuori
dei divertimenti ufficiali.
Le fu attribuita una grande
influenza sul re e sulla corte…
Beh a corte cambiarono molte
cose ed il clima divenne di devozione e rigore e per questo motivo venni
additata come la causa di ogni male.
Ma poi col passar del
tempo le cose cambiarono…
Sul piano intellettuale e morale ci
allontanammo. Lui si sentiva in pace con se stesso ed io a quel punto mi
ritrovai senza più alcun obiettivo concreto. Sentivo crescere dentro me
una forte inquietudine religiosa, che mi portò a circondarmi di una
piccola schiera di persone devote, tra cui l'abate Fénelon che mi convinse
di essere stata scelta da Dio "per proteggere tutto il bene e per
reprimere tutto il male".
Tra le altre cose fondò la Maison
royale de Saint-Louis…
Esatto era un collegio dove si
insegnava Etica Morale a fanciulle nobili e povere. Mi occcupavo della
salvezza delle loro anime in vista del matrimonio e del loro futuro nel
mondo.
Intanto l'abate Fénelon tenta di infiltrarsi nel
governo e per suoi fini manipolarlo, una situazione identica allo scandalo
dei veleni di pochi anni prima, il re come reagì?
Visto che
Fénelon era mio amico avevo il timore di cadere in disgrazia, temendo di
essere accusata di complotto politico. Chiesi udienza al re dichiarandogli
di essere stata tratta in errore da quell’individuo.
E il
re?
Luigi non mi rivolse la parola per qualche tempo, ma poi
giunse il perdono ed il re tornò ad onorarmi delle solite attenzioni
facendomi frequenti visite…
Nel 1715 il re muore…
Il re appariva sempre più sofferente, si stancava facilmente e qualche
mese prima del decesso iniziarono i preparativi per la morte. In quella
circostanza temetti per il mio futuro e soprattutto per la regola che
quando un Re muore venivano scacciate senza troppi riguardi amanti,
favorite e concubine. Del resto il matrimonio era sempre stato tenuto
segreto ed io non avevo appoggi.
Come andò a finire?
Filippo d'Orléans mantenne la promessa fatta a Luigi XIV di proteggermi.
Quindi il nuovo re accolse il mio desiderio di ritirarmi a Saint-Cyr.
Françoise , Madame di Maintenon, si spense serenamente a Saint-Cyr
il 15 aprile 1719. Ormai vecchia, dettò lei stessa un geniale epitaffio
della propria vita, a mo' di drappo trionfale lanciato su pettegolezzi e
invidie sconfitte:
« Selon la longue expérience que j'ai accumulée
maintenant que j'ai dépassé les 80 printemps, j'ai pu constater que la
Vérité n'existe qu'en Dieu et que le reste n'est qu'une question de point
de vue. »
« Nella lunga esperienza che ho accumulato - giacché ho
superato le 80 primavere - ho potuto constatare che la Verità esiste solo
in Dio, e il resto non è che questione di punti di vista. »
Viene
sepolta a Saint-Cyr. Durante la Rivoluzione i suoi resti furono tirati
fuori dalla tomba e abbandonati nel cortile, poi raccolti e depositati in
una cassa in soffitta, dove furono ritrovati solo dopo i bombardamenti del
1945. Furono portati nell'oratorio della cappella di Versailles e poi
riportati definitivamente a Saint-Cyr.
