|
HOME
CERCA NEL SITO
CONTATTI
COOKIE POLICY
INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Catherine Parr
LA SESTA MOGLIE
Regina consorte di re Enrico VIII
d'Inghilterra
(1507 – 1536)
Maestà, lei è di origini nobili vero?
Mio padre era Sir Thomas Parr di Kendal, di famiglia
nobile originaria del nord dell'Inghilterra. Morì quando
avevo compiuto appena cinque anni, mia madre rinunciò a
risposarsi ma si preoccupò di trovare una buona
sistemazione matrimoniale ai suoi tre figli. Questo le
riuscì soprattutto per William, che nel 1527 sposò Anne
Bourchier, erede del conte di Essex e naturalmente per
me.
A 17 anni sua madre le trovò un buon partito.
Sposai Edward, Lord Borough, e mi trasferii presso la
sua famiglia nel Lincolnshire. Due anni dopo purtroppo
mia madre morì e l’anno successivo toccò a mio marito e
divenni vedova…
Ma non perse tempo… L'anno
successivo sposai John Neville, III Barone Latymer, che
aveva circa vent'anni più di me. Purtroppo fu coinvolto
nel "Pellegrinaggio di Grazia", una rivolta religiosa
scoppiata nell'Inghilterra settentrionale e venne
accusato di tradimento. Questi drammatici eventi
minarono la sua salute. Morì nel 1542, rendendomi vedova
per la seconda volta.
…Ma con una ricca eredità…
Il mio benessere economico mi consentì di soggiornare
spesso a Londra e così iniziai a frequentare la corte.
A Londra conobbe Thomas Seymour… Tra noi ci fu
una deliziosa relazione, lui era il fratello della
defunta regina Jane Seymour, terza moglie di Enrico.
A quel punto spuntò Enrico VIII… Il re cercava
una nuova moglie, dopo l'esecuzione di Caterina Howard e
si interessò a me… e davanti ad una proposta di
matrimonio da parte di un re, come dire, non si può
assolutamente rifiutare.
Arriviamo quindi al
matrimonio… Sposai Enrico il 12 luglio 1543 nel
palazzo di Hampton Court.
Come fu accolta? Il
precedente matrimonio aveva lasciato strascichi in
famiglia per questo mi prodigai affinché le due figlie
di Enrico, Maria ed Elisabetta, si riconciliassero.
Tenga conto che per alcuni mesi svolsi le funzioni di
reggente quando Enrico si trovava in Francia per la sua
ultima spedizione militare.
La storia dice che in
quella occasione mostrò forza di carattere… Beh
provvidi al finanziamento e al rifornimento delle truppe
inglesi in Francia, firmai cinque proclami reali e
mantenni costanti contatti con il mio luogotenente nelle
regioni settentrionali, George Talbot, VI conte di
Shrewsbury, che sorvegliava le regioni di confine con la
Scozia.
Come andò la vita coniugale… Non feci
da infermiera a mio marito come affermano molti storici,
ma è chiaro che la differenza di età ci teneva molto
distanti dal talamo coniugale…
In compenso fece
una intensa vita mondana… Adoravo organizzare
salotti, tra l’altro amavo la danza, la musica e la
pittura, e gli abiti eleganti. Per tenere testa ad i
miei ospiti migliorai la mia istruzione studiando il
latino e il greco. Ed infine mi interessai attivamente
all’educazione di Elisabetta ed Edoardo.
Le sue
opinioni religiose Maestà? Essendo nata prima della
riforma, fui educata al cattolicesimo, ma da adulta mi
interessai alla «nuova fede». Più volte intervenni a
favore di esponenti riformatori. Tra le altre cose
commissionai una traduzione delle Parafrasi di Erasmo da
Rotterdam, che pur essendo fermamente cattolico, era
molto critico sugli abusi e sui difetti della Chiesa.
Enrico si spese il 28 gennaio 1547, lei cosa fece?
Dopo la morte di Enrico coronai il mio sogno sposando
finalmente l'uomo che amavo, Thomas Seymour.
Ma
il matrimonio fu celebrato in segreto… Il matrimonio
avvenne pochi mesi dopo, ma appariva sconveniente che mi
risposassi a così breve distanza di tempo dalla morte
del re.
Ma la felicità non durò molto...
Thomas fu accusato di essersi preso delle liberalità con
la principessa Elisabetta, che viveva allora nella
nostra casa, e addirittura di aver progettato di
sposarla. Per proteggere la reputazione della mia
figliastra fui costretta ad allontanarla.
Inaspettatamente rimase incinta… Avevo 35 anni e nei
primi tre matrimoni non avevo avuto figli, per cui la
cosa fu davvero inaspettata e soprattutto pericolosa…
Purtroppo però, per diverse complicazioni
del parto, morì il 5 settembre 1548 nel castello di
Sudeley, dove fu sepolta. La figlia, Mary Seymour, nata
il 30 agosto, dopo l'esecuzione del padre nel marzo
1549, fu affidata a Catherine Willoughby, duchessa di
Suffolk e amica di Catherine. Nel gennaio 1550 il
parlamento restituì a Mary le sue proprietà, alleviando
i costi del suo mantenimento che gravavano sulla
duchessa. Dopo quest'evento non vi sono più notizie su
di lei, ed è molto probabile che sia morta in tenera
età. Nel 1782 la tomba di Catherine fu riscoperta
nelle rovine del castello di Sudeley; lo scopritore,
John Locust, riferì che il cadavere era in ottime
condizioni. Dieci anni dopo fu gravemente danneggiata e
quando fu riaperta nel 1817 non rimaneva che uno
scheletro. I resti furono spostati nella tomba di Lord
Chandos, la cui famiglia era allora proprietaria del
castello. In seguito la cappella fu ricostruita da Sir
John Scott e vi fu eretto un altare dedicato a
Catherine.
|
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Caterina_Parr
FOTO GOOGLE IMAGE
Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti
|
|