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  INTERVISTA 
			IMPOSSIBILE
 
  Anna Karenina
 Donna di cuore
 "Io penso, disse Anna sfilandosi un 
			guanto, che se ci sono tanti ingegni quante teste, ci sono tanti 
			generi d'amore quanti cuori."
 Protagonista del Romanzo di Lev Tolstoj
 (ANNO PUBBLICAZIONE 
			1877))
 "Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col 
			sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare."
 
 
 
  
 
 
 
				
					| La storia di Anna Karenina, una donna 
						sposata che intreccia una relazione con un bel ufficiale 
						dell'esercito russo, il conte Vronsky. Anna e il conte 
						si muovono nella loro sfera sociale, vale a dire quella 
						dell'aristocrazia russa della seconda metà 
						dell'Ottocento.
 
 Non sono due giovani 
						inesperti: lei, come detto, è sposata con un importante 
						funzionario e ha un figlio che ama pazzamente. Lui è un 
						brillante giovane di famiglia benestante che vive il suo 
						tempo senza negarsi nulla. Lei è innamorata persa e, 
						sfidando le convenzioni del tempo, abbandona il marito e 
						il figlio non accontentandosi di una relazione 
						clandestina che di sicuro sarebbe tollerata dalla 
						società.
 La passione li rende entrambi ciechi e 
						vogliono una relazione alla luce del sole che 
						comprometterà definitivamente la reputazione di Anna e 
						sarà per entrambi una totale rovina.
 
 Madame come inizia la sua storia?
 Venni chiamata a Mosca da mio fratello Stiva, un 
						ufficiale civile. Aveva tradito la moglie Dolly, cosa 
						molto frequente all’epoca tra le classi agiate. Lei 
						aveva intenzione di lasciarlo e lui mi scrisse una 
						lettera chiedendomi aiuto e pregandomi di persuadere 
						Dolly a non lasciarlo.
 
 Come andò?
 Beh i fatti erano più complicati di quanto pensassi. Un 
						amico di infanzia di Stiva, Levin, aveva chiesto la mano 
						della sorella minore di Dolly, ma Kitty, questo il suo 
						nome, aveva rifiutato la proposta in quanto si era già 
						promessa all’ufficiale dell’esercito Aleksej Kirillovič 
						Vronskij.
 
 Il problema?
 Beh il 
						bel ufficiale nonostante fosse infatuato di Kitty non 
						aveva alcuna intenzione di sposarsi.
 
 … 
						Finchè questo bell’ufficiale e conte Vronskij non 
						incontra lei, Anna, alla stazione di Mosca…
 Esatto! Stavo aspettando mia madre ma le avances di 
						Vronskij furono talmente plateali che decisi di 
						liberarmi di lui prendendo immediatamente un treno per 
						San Pietroburgo.
 
 Lui che fece?
 Mi ha seguita sullo stesso treno
 
 Anna, 
						lei era sposata vero?
 Vivevo a San 
						Pietroburgo con mio marito Aleksei Aleksandrovič 
						Karenin, un ufficiale governativo, e mio figlio Serëža. 
						Appartenevamo ad una classe sociale piuttosto agiata. 
						Lei capisce vero?
 
 La storia con Vronskij 
						non finì lì…
 Aspetti! Voglio precisare che 
						prima di conoscerlo nel mio vocabolario non c’era mai 
						stata la parola tradimento. Vivevo tranquillamente la 
						mia vita tra gli agi della mia classe sociale e l’amore 
						verso mio figlio. Tutto qui.
 
 Come e 
						quando rivide Vronskij?
 Lui era pur sempre 
						una persona di famiglia per cui ci furono molte 
						occasioni per vederci. Quelle frequentazioni mi fecero 
						conoscere le sue enormi qualità e soprattutto il suo 
						fascino. Cominciammo ad intrattenerci in lunghe 
						conversazioni durante le quali mi rendevo conto di 
						sentire un forte benessere.
 
 Suo marito?
 Dapprima non prese sul serio la cosa. Poi iniziò a 
						rimproverarmi per quelle conversazioni, ma era solo un 
						fatto di forma. Il suo scopo era solo di salvaguardare 
						l’onorabilità e la faccia.
 
 Nacque una 
						storia importante…
 Vronskij mi dimostrava 
						attenzione ed affetto ed io lo assecondai. Poi però mi 
						innamorai di quell’affascinante conte ed oltrepassai il 
						limite dei banali adulteri.
 
 Scusi la 
						brutalità madame, andaste a letto insieme?
 Rimasi incinta
 
 Immagino un incidente di 
						percorso…
 Successe!
 
 Poi ci fu 
						un episodio molto particolare che in qualche modo mette 
						alla luce la vostra relazione clandestina…
 Con mio marito andammo ad assistere ad una 
						esercitazione. Durante la gara Vronskij cadde da cavallo 
						ed io provai un’angoscia indescrivibile. Questa reazione 
						insospettì mio marito. Praticamente resi palesi i miei 
						sentimenti verso quell’uomo e fui costretta a confessare 
						a mio marito la relazione.
 
 Se non ci 
						fosse stato quell’episodio sarebbe andata diversamente?
 Non credo, io e Vronskij vivevamo nell’incoscienza per 
						cui il desiderio di presentarci come coppia era molto 
						forte!
 
 La notizia corse immediatamente…
 Kitty, la sorella di mia cognata, si rese conto di non 
						avere più alcuna possibilità con Vronskij e decise di 
						partire per la Germania, in una località termale, per 
						riprendersi dallo choc. In tutto questo, nonostante il 
						grande rifiuto da parte di Kitty, Levin era ancora 
						innamorato di lei.
 
 Suo marito intanto?
 Mio marito, nonostante la mia confessione e la mia 
						gravidanza, rifiutava di separarsi da me. Mi mise in una 
						situazione molto frustante, minacciando di non lasciarmi 
						più vedere Serëža, mio figlio, nel caso avessi deciso di 
						lasciarlo definitivamente ed andare a vivere con 
						Vronskij.
 
 E poi?
 Beh piano 
						piano, mio marito si rese conto della situazione 
						intollerabile e cominciò a valutare la possibilità del 
						divorzio. Ma questa ipotesi chiudeva definitivamente la 
						possibilità di riavvicinamento tra Ketty e Vronskij per 
						cui Stiva, cercò di dissuadere mio marito invitandolo a 
						parlare con Dolly.
 
 Che fece suo marito?
 Cambiò idea dopo aver saputo che avevo avuto problemi di 
						salute per complicazioni dovute al parto. Praticamente 
						stavo morendo… ed al mio capezzale, Karenin perdonò 
						Vronskij.
 
 Mi sta dicendo che suo marito 
						diede la benedizione al conte? E Vronskij come reagì?
 Rimase sconvolto da tanta bontà tanto che cercò di 
						suicidarsi per il rimorso.
 
 Quindi, a 
						questo punto, niente divorzio?
 Per il 
						momento no. Io intanto mi ripresi e diedi alla luce una 
						bellissima bambina. Le diedi il nome di Annie!
 
 Ma Vronskij aveva accusato il colpo?
 Beh sì, dopo quel colloquio drammatico con mio marito, 
						per scongiurare una depressione ancora più grave decise 
						di fuggire a Tashkent. Poi ci rivedemmo e cambiò idea. 
						Ormai avevamo poco da scegliere per cui partimmo insieme 
						per l'Europa, senza aver ottenuto il divorzio.
 
 E la storia di Ketty, Dolly e Stiva?
 Nel frattempo gli sforzi di Stiva vennero premiati. 
						Riuscì a combinare un incontro tra Levin e Kitty. Tanto 
						che i due si riconciliarono e poco dopo si sposarono. 
						Pochi mesi dopo, Levin scoprì purtroppo che suo fratello 
						Nikolaj stava per morire. Kitty si occupò di Nikolaj 
						fino alla morte, scoprendo nel frattempo di essere 
						incinta.
 
 Lei era in Europa, giusto? Come 
						andò il viaggio?
 Facemmo molta fatica a 
						trovare degli amici. Sarebbe dovuta essere la nostra 
						luna di miele, seppur clandestina, ma non fu un 
						bellissimo viaggio. Cambiammo diverse città finché 
						decidemmo di tornare indietro.
 
 Intanto 
						suo marito Karenin si stava consolando tra altre 
						braccia…
 Beh sì, aveva conosciuto la 
						contessa Lidija Ivanovna. Un colpo di fulmine, lei era 
						pazzamente innamorata di lui, ma era anche una tipa 
						molto particolare. Entusiasta della religione e delle 
						credenze mistiche di moda nelle classi sociali più 
						elevate, tra le altre cose gli consigliò di tenere mio 
						figlio Serëža ed allontanarlo definitivamente da me.
 
 E lei madame come reagì?
 Naturalmente feci del tutto per rivedere mio figlio e 
						riuscii a fargli visita proprio il giorno del suo 
						compleanno, ma Karenin aveva detto a Serëža che sua 
						madre era morta. Non fu un bel incontro e soprattutto 
						l’avevo immaginato diversamente! Presa dallo sconforto 
						convinsi Vronskij a partire per la campagna.
 
 Lei era ancora sposata formalmente con Karenin…
 Esatto e Vronskij non vedeva di buon occhio la cosa, 
						tanto che mandò Dolly a convincermi a tornare alla 
						carica per la richiesta di divorzio nei confronti di mio 
						marito.
 
 Mi scusi madame, ma lei non era 
						convinta?
 Io amavo solo Vronskij ma avevo 
						paura di perderlo. Finora avevamo raggiunto il giusto 
						equilibrio, mio marito se la spassava con un’altra per 
						cui avevo il timore di rovinare tutto con qualche passo 
						sbagliato.
 
 Ma poi si convinse…
 Sì, Vronskij partì per alcuni giorni, la noia e il 
						sospetto che lui potesse consolarsi altrove, e trovare 
						una donna con una situazione meno complicata della mia, 
						mi convinsero della necessità del matrimonio, quindi il 
						divorzio dal mio ex.
 
 Cosa fece?
 Scrissi a Karenin e partii con Vronskij per Mosca.
 
 Ottenne il divorzio?
 Ormai le 
						decisioni di Karenin erano guidate da una sorta di 
						chiaroveggente raccomandato da Lidija Ivanovna, la sua 
						compagna. Quel tizio gli consigliò di rifiutare. 
						Detestai sempre di più mio marito, incapace di prendere 
						una decisione a quel punto più che sensata.
 
 Come erano i rapporti tra lei e Vronskij?
 Dopo il rifiuto da parte di mio marito, la relazione si 
						fece tesa, ed io aggravai la situazione con una 
						esasperata gelosia.
 
 Lui si dimostrò 
						insofferente a questa sua reazione… La lasciò?
 Di fatto sì anche se decisi io di allontanarmi 
						volontariamente e tornare in campagna. Cercavo 
						tranquillità, vivevo in uno stato di forte confusione ed 
						avversione verso tutto ciò che mi circondava. Mi rendevo 
						conto che la nostra storia era all’epilogo, ma non sarei 
						mai tornata indietro. Odiavo quella vita ipocrita, piena 
						di convenzioni e falsamente aristocratica. Andai prima a 
						trovare Dolly e Kitty, poi presi l’estrema decisione di 
						suicidarmi lanciandomi sotto un treno.
 
 Anna 
						Karenina (in russo Анна Каренина) è un romanzo di Lev 
						Tolstoj che fu pubblicato per la prima volta nel 1877. 
						Il romanzo apparve inizialmente a puntate nel periodico 
						Il messaggero russo (Ruskii Vestnik) a partire dal 1875, 
						ma nel 1877 gli viene pubblicato solo un sunto di poche 
						righe della fine del romanzo, e Tolstoj, che lì aveva 
						preso delle posizioni antinazionaliste, è costretto a 
						far pubblicare a proprie spese e separatamente l'ottava 
						parte.
 
 Tolstoj vedeva in questo libro, 
						considerato un capolavoro del realismo, il suo primo 
						vero romanzo. Per la stesura di Anna Karenina egli 
						trasse ispirazione da I racconti di Belkin dello 
						scrittore e poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin. Nel 
						1887 lo stesso Tolstoj circa l'inizio di Anna Karenina 
						affermò di avere immaginato, mentre era sdraiato sul 
						divano, un «nudo gomito femminile di un elegante braccio 
						aristocratico», e che da lì fu così perseguitato da 
						quell'immagine da doverne creare un'incarnazione.
 
 Sebbene la maggior parte della critica 
						russa stroncasse il romanzo fin dalla prima 
						pubblicazione, definendolo «un romanzo frivolo dell'alta 
						società», secondo lo scrittore russo Fëdor Michajlovič 
						Dostoevskij «Anna Karenina in quanto opera d'arte è la 
						perfezione... e niente della letteratura europea della 
						nostra epoca può esserle paragonato». La sua opinione fu 
						condivisa da Vladimir Vladimirovič Nabokov, che lo 
						definì «il capolavoro assoluto della letteratura del XIX 
						secolo».
 
 
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 IMMAGINE GENERATA DA IA
 INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
 FONTI:
 http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Karenina
 
 
 
  
 
 
  
 
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