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INTERVISTE IMPOSSIBILI
 

Harriette Wilson
La cortigiana che ha inventato il Revenge porn
Famosa cortigiana della Regency britannica ebbe numerosi amanti sin dall’adolescenza. Fu autrice di “The Memoirs of Harriette Wilson”, in cui rivelò i fatti privati e i nomi dei suoi amanti
(2 febbraio 1786 - 10 marzo 1845)






 
Madame le sue origini?
Sono nata a Londra il 2 febbraio 1786. Ero una dei quindici figli di John James Dubouchet. Mio padre di origini svizzere faceva l’orologiaio e gestiva un piccolo negozio con sua moglie, Amelia. Ebbi un’infanzia tranquilla e decorosa frequentando un buon collegio.

Lei sin da adolescente era però uno spirito ribelle…
Soffrivo le regole della famiglia per cui per due volte tentai di mantenermi autonomamente facendo l’insegnante di musica in un elegante collegio femminile e la governate, ma in entrambi i casi tornai a casa dalla mia famiglia. A quel punto decisi di prendere in mano la mia vita…

Insieme alle sue sorelle Amy, Fanny e Sophia intraprese la carriera di cortigiana…
Fu Amy a dare il cattivo esempio. Eravamo tutte ragazze virtuose quando Amy in cerca di avventure, un bel pomeriggio, uscì di casa senza più tornare. La prima persona che incontrò fu un certo signor Trench, quando lei gli disse che era scappata di casa lui le offrì alloggio ovviamente a certe condizioni… La rivedemmo solo qualche settimana dopo e alla nostra richiesta, cosa l’avesse indotta a gettarsi tra le braccia di uno sconosciuto, lei rispose: "L'ho rifiutato per tutto il primo giorno… se l'avessi fatto il secondo, avrebbe avuto la febbre."

Lei come iniziò invece?
Cominciai la mia carriera all'età di quindici anni diventando l'amante di William Craven, primo conte di Craven. La vita insieme a lui era abbastanza noiosa, ma ero determinata a giocare bene le mie carte per mantenere quello stile di vita. Sapevo benissimo che di lì a poco sarebbero arrivati vestiti, gioielli, una dimora adeguata, una carrozza e persino una rendita. Infatti a breve conobbi Arthur Wellesley, primo duca di Wellington ed altri amanti, ma il mio fiore all’occhiello fu quando attirai l'attenzione di Giorgio IV.

In quali rapporti era con le sue sorelle?
Con Amy, mia sorella maggiore, ho avuto sempre un rapporto conflittuale perché lei era solita rubarmi gli amanti più facoltosi. Pensi che lei diede alla luce il figlio del Duca di Argyll, un mio ex amante. Con Fanny, al contrario, siamo sempre state buone amiche, mentre con Sophia, la più giovane, non abbiamo avuto modo di frequentarci assiduamente in quanto si sposò all'età di 17 anni con Lord Berwick.

Poi fu la volta del giovane marchese di Worcester…
Lui mi voleva sposare, ma suo padre, il duca di Beaufort, mi pagò per farlo desistere e mandò suo figlio in Spagna. Quando lo dissi al mio amato lui mi tagliò i fondi ed io gli feci causa.

Nonostante ci fosse un prezzo da pagare lei non si considerava una prostituta vero?
Assolutamente no, noi cortigiane eravamo capaci di tenere testa a qualsiasi conversazione, insomma una sorta di fidanzata che faceva pagare il suo tempo. Del resto eravamo delle donne ambite e non solo per la nostra bellezza e disponibilità sessuale, ma soprattutto per lo stile e il prestigio che la nostra compagnia avrebbe dato alla reputazione di un uomo. Per il gentiluomo avermi al braccio era considerato un fatto di prestigio e non c’era niente di squallido o vergognoso nell'essere visto a passeggio con una donna come me.

Tutto all’insegna del divertimento…
La nostra compagnia era all’insegna della leggerezza senza le limitazioni e le implicazioni opprimenti del matrimonio. Non occupavamo solo la stanza da letto, ma anche il soggiorno e la sala da pranzo ad esclusione della stanza dei bambini e della cucina.

A quarant’anni decise di scrivere le sue memorie rivelando molti fatti privati.
Con l’avanzare dell’età vidi le mie fortune svanire. Molti degli uomini che mi avevano promesso una rendita si erano opportunamente dimenticati di me. Non sapendo più cosa fare e con la povertà alle porte, trovai un modo per fargliela pagare. Quindi delusa da quelle promesse decisi di raccontare degli episodi che mi erano accaduti durante la mia lunga carriera di cortigiana, come quando fui aggredita per gelosia da Frederick Lamb, terzo visconte Melbourne ed altre storie piccanti.

Sì ma la sua intenzione era di guadagnare di più senza pubblicare il libro…
Prima della pubblicazione, con il mio editore facemmo circolare delle bozze rendendo noto il contenuto a molti degli uomini importanti menzionati nel libro, suggerendo che per una donazione considerevole a mio favore, avrei accettato di omettere i passaggi in cui erano menzionati.

Si dice che siano state inviate oltre 200 lettere a ex clienti…
Chiesi una rendita annuale di 20 sterline o una somma forfettaria di 200 sterline per mantenere i loro nomi fuori dalle mie memorie. Il duca di Wellington rifiutò la proposta scrivendomi: "Pubblica e sarai dannata". Altri, incluso Giorgio IV, pagarono.

The Memoirs of Harriette Wilson ebbe un successo incredibile e divenne un bestseller dell’epoca.
Andò a ruba tanto che mi arricchii guadagnando circa diecimila sterline. Il libro fu ristampato varie volte con titoli diversi. Del resto tra i tanti fatti raccontai anche quando, ancora servivo come cortigiana presso Lord Craven, scrissi una lettera al Principe di Galles: "Mi è stato detto che sono molto bella, quindi forse ti piacerebbe vedermi". Lui mi rispose chiedendomi di viaggiare per incontrarlo, ma io gli replicai che non era il caso di percorrere cinquantadue miglia con quel brutto tempo, solo per vedere un uomo…















ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://en.wikipedia.org/wiki/Harriette_Wilson
https://candicehern.com/regencyworld/harriet-wilson-1786-1846/
https://dangerouswomenproject.org/2017/01/19/harriette-wilson/


















 
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