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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
 
 

 

I PROFETI
1968 Ho difeso, il mio amore
1968 Gli occhi verdi dell’amore
1970 Lady Barbara (Renato)
1971 Era bella


 
 



 
Adamo chi erano i Profeti?
I Profeti erano un noto gruppo di musica beat/pop melodico milanese attivi tra il 1964 e il 1977

Quando nascono?
Il gruppo si forma a Milano nel 1964. Dopo le prime esibizioni nei vari locali della città, si fanno conoscere finché firmano il loro primo contratto con la casa discografica CBS.

Chi erano?
La formazione iniziale era composta da Renato Brioschi alla voce e chitarra elettrica; Nazareno La Rovere alla chitarra; Donato Ciletti al basso e Osvaldo Bernasconi alla batteria

Qual è il loro primo disco?
Nel 1966 pubblicano il loro primo 45 giri, “Bambina sola” come lato B scelgono una canzone scritta dal giovane Lucio Battisti: “Le ombre della sera”. Il secondo 45 giri nel 1967 contiene invece la cover di Ruby Tuesday dei Rolling Stones: “Rubacuori”, con testo di Mogol.

Qual era il loro sound
Prima di finire nel pop melodico la loro ricerca di originalità li portò a sonorità diverse dal un beat orientaleggiante con l’uso di strumenti esotici come il sitar al classico blus alla Otis Redding, ne sono prova i pezzi strumentali come Sunny e Fa fa fa fa. Anche nell'aspetto cercano di trovare una loro strada e sulla copertina del loro primo album si fanno fotografare vestiti con tuniche orientali e caffettani.

Nel 1968 il loro primo successo…
Si fanno conoscere al grande pubblico con "Ho difeso, il mio amore”, la cover del brano “Nights in White Satin” scritto da Justin Hayward e pubblicato originariamente dai Moody Blues. Il testo in italiano è scritto da Daniele Pace. Partecipano al Festivalbar e la canzone ha un discreto successo. Da notare che la stessa versione è incisa qualche mese dopo dai Nomadi.

Di che parla il testo?
L'originale dei Moody Blues proponeva visioni oniriche mentre la versione italiana ruota invece attorno ad una storia tragica, un dramma della gelosia che oggi chiameremo femminicidio. Racconta insomma di un omicidio/suicidio alquanto improponibile oggi: “Lei era bella, Era tutto per lui, Poi venne un altro, Gliela strappa di mano, Cosa poi sia successo, Lo capite anche voi, "Ho difeso, ho difeso, Il mio amore, il mio amore…”

Sempre lo stesso anno incisero: “Gli occhi verdi dell’amore”.
Anche questa è una cover, si tratta del brano scritto e composto da Chip Taylor, “Angel of the Morning”, registrato da molti artisti. Un successo internazionale, ma assolutamente sconosciuto in Italia. Tra l’altro sulla copertina era esplicitato chiaramente che fosse una cover e grazie alla trasmissione radiofonica Bandiera gialla di Arbore e Boncompagni divenne un successo.

Di cosa parla?
Diventa il classico lento nelle feste degli adolescenti dell’epoca. Il testo in italiano è ancora di Daniele Pace, ma anche questa volta l’autore si discosta dal significato originale. È la storia di un colpo di fulmine, un incontro notturno, una favola d'amore conclusa con un lieto fine. Nell'originale invece è esattamente l’opposto ossia la fine malinconica di un amore: “Abbiam girato per le strade, come rondini perdute, abbiam vissuto mille anni,
nello spazio di due ore, Quando il mattino ci ha svegliati, senza parlare l'ho baciata… Aveva gli occhi dell’amore, verdi, e l'ho baciata perché amo, lei, aveva gli occhi dell’amore, verdi..”


Nel biennio 1969-1970 la band va in crisi…
Vi sono vari avvicendamenti ma la cosa più importante è che la casa discografica decide di puntare sul leader, Renato Brioschi, che partecipa da solista a Un disco per l'estate del 1970 con il pezzo “Lady Barbara”. Renato vince alla grande e convinto dal grande successo lascia il gruppo.

Chi era Renato Brioschi?
Si fa chiamare Renato dei Profeti ed è figlio dello scultore e pittore Remo Brioschi. Inizia la sua carriera da solista collaborando con i Flora, Fauna e Cemento con il brano “Il Ponte”, cover di “Bridge over Troubled Water” di Paul Simon poi come detto il grande successo di “Lady Barbara”, praticamente un tormentone estivo, che però rimarrà figlio unico di madre vedova, infatti Renato negli anni successivi non riuscirà più a ripetere del successo. La canzone sale fino al primo posto in classifica per cinque settimane, restando nelle prime dieci per ben tre mesi, alla fine dell’anno raggiungerà il ventesimo posto dei dischi più venduti.

Di cosa stiamo parlando?
Di una favola scritta da Bigazzi e Savio e tratta l’amore impossibile per una principessa che vive arroccata in un castello ed è promessa sposa a un altro uomo: “Vedendo Lady Barbara nel bosco passeggiare, Ho pensato subito all'amore, Per me lei lascerebbe il suo castello tutto d'oro… Lei è rimasta negli occhi miei, Lei appartiene ad un altro ormai e la notte mi fa morire…” Quindi un amore irraggiungibile: “Forse amarti non dovrei, Ma il mio cuore sai, Non vive senza te.” Il tutto condito da un arrangiamento classicheggiante che sfocia nel ritornello da marcetta.

Nel 1971 però I Profeti tornano col botto…
Incidono “Era bella”, l’ennesima cover, questa volta del primo singolo di successo di Gilbert O'Sullivan nel Regno Unito ossia “Nothing Rhymed”. Anche questa volta il testo in italiano è di Daniele Pace.

Di che parla?
O'Sullivan, aveva scritto la canzone dopo aver visto per la prima volta in televisione filmati di bambini affamati in Africa: “When I'm drinking my Bonaparte Shandy, Eating more than enough apple pies, Will I glance at my screen, And see real human beings, Starve to death right in front of my eyes…” Traduzione: “Quando sto bevendo il mio Bonaparte Shandy Mangiare più di torte di mele a sufficienza Avrò sguardo al mio schermo E vedere gli esseri umani reali Muoiono di fame proprio di fronte ai miei occhi…”

E in italiano?
Diventa un incontro d’amore notturno con il protagonista che mentre cammina per strada in una notte d’estate sente una voce femminile che lo prega di andare da lei: “La sua porta si è aperta , la luce si è spenta, quella notte ho provato le cose che mai più vivrò… io l'ho amata una notte soltanto però, è una notte che non scorderò... Era bella, era bella, era bella, era bello restare con lei…”



 

























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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI
https://www.musicaememoria.com/profeti_gli_occhi_verdi_dell_amore.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Ho_difeso_il_mio_amore/Canzone_per_un%27amica
https://it.wikipedia.org/wiki/I_Profeti
https://www.hitparadeitalia.it/schede/l/lady_barbara.htm
https://www.last.fm/it/music/I+Profeti/+wiki

FOTO GOOGLE IMAGE


 






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