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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
 
 

 
 

Little Tony
L’Elvis italiano
1961 - 24 mila baci
1966 - Riderà
1967 - Cuore matto
1970 - La spada nel cuore

 
 
 


 


Adamo chi era Little Tony?
Antonio Ciacci è nato a Tivoli nel 1941 e morto a Roma nel 2013. Cresce in una famiglia appassionata di musica e sin da adolescente si esibisce insieme al padre, lo zio e i fratelli nei ristoranti dei Castelli Romani e nelle balere del litorale. A 17 anni parte per Londra e dopo parecchia gavetta riesce a piazzare un suo singolo “Too Good”, scritto da uno degli autori di Elvis Presley nella top twenty inglese. Si fa chiamare Little Tony in omaggio a un mito del rock di allora, al secolo Little Richard.


24 MILA BACI

A 20 anni rientra in Italia e nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Adriano Celentano. Canta “24 mila baci”, classificandosi al secondo posto dopo la vincente “Al di là” cantata sia da Luciano Tajoli che da Betty Curtis. È sicuramente un brano di rottura e provocatorio che segna la storia del Festival. Grazie alla versione di Celentano la canzone rimane in testa alle classifiche per cinque settimane consecutive, rivelandosi un enorme successo con oltre un milione di copie: ottocentomila per Celentano, il resto per Little Tony. 24 mila baci farà il giro del mondo tradotto in innumerevoli lingue.

Di che parla il testo?
Il brano è composto da Adriano Celentano ed Ezio Leoni, su testo di Pietro Vivarelli e Lucio Fulci e celebra la bellezza del bacio: “Con ventiquattromila baci felici corrono le ore, d'un giorno splendido, perché, ogni secondo bacio te. Niente bugie meravigliose, frasi d'amore appassionate, ma solo baci chiedo a te…”

QUANDO VEDRAI LA MIA RAGAZZA

Insomma inizia a farsi conoscere anche in Italia…
Partecipa al Cantagiro, incide qualche disco, fa l’attore, ma solo nel 1964 torna ad esibirsi al Festival di Sanremo con il brano “Quando vedrai la mia ragazza” in abbinamento con il cantante statunitense Gene Pitney. Raggiunge l’ottavo posto e il 50esimo nella classifica annuale dei dischi più venduti.


RIDERA’

Il vero trionfo però arriva nel 1966…
Porta al Cantagiro il pezzo “Riderà”. La canzone non vince la manifestazione, ma vende oltre un milione di copie. In realtà è una cover di "Fais-La rire", portata al successo in Francia da Hervé Vilard nel 1964.

Di che parla?
Il testo italiano è di Mogol ed è abbastanza fedele all’originale. Racconta di un uomo che si rivolge all’attuale compagno della sua ex ragazza, di cui lui è ancora innamorato, e lo prega di amarla sinceramente e di farla stare bene, ciò che non è successo quando i due stavano insieme: “Perché tu io lo so sei migliore di me, perché tu le darai tutto quello che hai, perché finche' vivrai amerai solo lei, non farò niente per riportarla da me. Riderà Riderà Riderà. Tu falla ridere perché. Riderà Riderà Riderà ha pianto troppo Insieme a me.”


CUORE MATTO

Ma il successo quello vero deve ancora arrivare!
Arriva l'anno dopo ed è stratosferico. Il palco è sempre quello di Sanremo dove canta “Cuore matto” brano scritto da Armando Ambrosino e Totò Savio. Si classifica al decimo posto nella serata finale, ma vende milioni di copie rimanendo al primo posto della top ten per ben nove settimane consecutive e raggiungendo la terza posizione nella classifica annuale. Questo successo apre a Little Tony la strada per molti paesi, in Europa e in America del Sud.

Di cosa si tratta?
È senza dubbio una delle canzoni più conosciute della musica leggera italiana, una canzone che parla di una storia finita e descrive la disperazione di un uomo innamorato che non vuole accettare la fine di un rapporto. Il tutto accompagnato dal ritmo del cuore che batte e rende la canzone ancor più martellante ed enfatizza lo sgomento della perdita della persona amata, già immersa in un nuovo amore. Lui a quel punto mette avanti il cuore capace ancora di perdonare e ostinato ad inseguire ancora quell'amore chiedendole di dire la verità perché, solo allora il suo cuore capirà e troverà la pace.: “Il cuore matto che ti segue ancora, e giorno e notte pensa solo a te, e non riesco a fargli mai capire, che tu vuoi bene a un altro e non a me! Il cuore matto, matto da legare, che crede ancora che tu pensi a me, non è convinto che sei andata via, che mi hai lasciato e non ritornerai…”

Cover?
La canzone è stata successivamente interpretata da diversi artisti, tra cui Dalida, Gianni Morandi, Fausto Leali ed è stata utilizzata anche da diversi registi per i loro film tra i quali ricordiamo Bernardo Bertolucci e Pedro Almodóvar. Venne fatto anche un film intitolato Cuore matto... matto da legare, diretto da Mario Amendola e interpretato dallo stesso Little Tony e da Eleonora Brown

Nel 1968?
Partecipa ancora a Sanremo con “Un uomo piange solo per amore” e in autunno a Canzonissima dove lancia “La donna di picche”.

Nel 1969?
L’anno successivo torna a Sanremo con il brano “Bada bambina”, scritto da Franco Migliacci per il testo e da Gianni Meccia e Bruno Zambrini per la musica. Si piazza al 12º posto nella classifica finale e 26esimo nella graduatoria dei dischi venduti.


LA SPADA NEL CUORE

Nel 1970?
Ancora Sanremo e ancora un successo, questa volta si tratta del pezzo: “La spada nel cuore”. Gli autori ufficiali sono Mogol e Carlo Donida, ma è evidente lo zampino di Lucio Battisti. Anzi una leggenda metropolitana narra che la giuria di Sanremo abbia scelto il brano proprio ascoltando un provino di Lucio Battisti datato 1969. Battisti in seguito avrebbe disconosciuto il brano. Little Tony intervistato a proposito si dice convinto che il brano sia di Battisti: “Dubito che Lucio possa aver deciso di fare un provino di una canzone non sua.” Comunque il brano proposto in abbinamento con Patty Pravo conquista un ottimo 5º posto finale e si aggiudica il premio della critica.

Di che parla il testo?
Uno sguardo fugace, poi una notte insieme, l’amore, frasi del tipo “sono tua” che trasformano quell’incontro in un colpo di spada che rimarrà per sempre nel cuore: “Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore e ci resterà… Quando tu l’hai vista, sei cambiato ti sei illuminato, è simpatia, non era vero, io sono tua, non era vero…”

Nel 2003 partecipa di nuovo al Festival con “Non si cresce mai” in coppia con Bobby Solo, mentre l'anno successivo canta insieme con Gabry Ponte il brano Figli di Pitagora.

Muore a 72 anni la sera del 27 maggio 2013 presso la clinica Villa Margherita di Roma dove si trovava ricoverato dal 16 marzo a causa di un tumore.





 
















 

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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://it.wikipedia.org/wiki/Little_Tony



 














 
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