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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 
 



Frine
La più famosa cortigiana dell’Antica Grecia
Accusata di empietà si denudò davanti ai giudici ed ottenne clemenza

 

 
 
 
(371 a.C. circa – dopo il 315 a.C.)



 
Salve madame, le sue origini?
Il mio vero nome è Mnesàrete che in greco significa "colei che fa ricordare la virtù" e sono figlia di Epicle originaria di Tespie, in Beozia poi con la mia famiglia ci trasferimmo ad Atene.

Lei apparteneva ad una famiglia benestante vero?
La mia famiglia cadde in povertà e trovai sostentamento con la raccolta dei capperi e poi in adolescenza con gli aiuti economici dei suoi amanti

Cosa fece ad Atene?
Per le strade di Atene cominciarono a circolare voci sulla mia bellezza, voci che alimentavo mostrandomi in pubblico con un vestito aderente ed evitando di esibire il mio corpo senza veli anche ai bagni pubblici salvo in occasione di celebrazioni religiose come l’Eleusinie e le Posidonie quando scendevo nuda in mare con i capelli sciolti. Pensi che il medico Galeno di Pergamo, estasiato dalla mia bellezza mi consigliava di non coprirla col trucco, com’era invece usanza delle donne dell’epoca.

Chi erano le etére?
Erano donne istruite, diverse dalle comuni prostitute e più che sesso elargivano, dietro compenso, il piacere della compagnia.

Lei era celebre per la sua bellezza dalla carnagione olivastra e soprattutto perché era una donna libera.
Per questa condizione potevo arricchirmi con la mia professione e quindi diventare famosa.

Poi iniziò una relazione con lo scultore Prassitele.
Divenni la sua amante e posai per lui come modella per la realizzazione della statua di Afrodite nuda. Opera considerata particolarmente scandalosa ad Atene per cui divenni molto popolare per tutta la città.

Questa popolarità però non fu di buon auspicio per lei…
Attorno al 345 a.C. venni trascinata in giudizio dall’ateniese Eutia. Mi accusava di empietà ossia di aver organizzato feste oscene nel Liceo ateniese, di aver favorito la promiscuità tra maschi e femmine, di avere corrotto i giovani studenti e soprattutto di aver introdotto una nuova divinità ovvero il culto misterico di Isodaite. Cosa che se provata avrebbe comportato la pena di morte.

Era vero?
Pagavo l’ira di uomini respinti e donne invidiose per il fatto di essere una donna ricca di successo ed esibizionista. Affidai la mia difesa al mio amante Iperide, uno dei migliori oratori del.

Sì ma in quel processo successe qualcosa di sconvolgente…
Il mio avvocato non riusciva a far breccia nel cuore dei giudici per cui decisi di spogliarmi integralmente e percuotermi il seno, poi strinsi ad uno ad uno, la mano destra dei giudici, piangendo e supplicando di clemenza. A quel punto i giudici abbagliati dalla mia bellezza quasi divina si convinsero della mia innocenza e decisero di prosciogliermi dalle accuse perché la bellezza non è mai colpevole!

Da quel momento le tracce di Frine si perdono nelle nebbie della storia. Non sappiamo quale fu il suo destino, ma la sua figura è rimasta impressa nei tempi in quanto modello di bellezza esempio di femme fatale finiti alla gogna per esser riuscita ad elevarsi socialmente ed economicamente, impensabile per una cortigiana.




 









 





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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Frine
https://www.giornalepop.it/frine-escort/
https://www.vanillamagazine.it/frine-l-irraggiungibile-bellezza-dell-etera
FOTO GOOGLE IMAGE


 

















 
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