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INTERVISTE IMPOSSIBILI
 
 



Raquel Welch
Quel bikini in pelle
Icona sexy tra gli anni sessanta e settanta, ha vinto un Golden Globe nel 1975. Ha avuto quattro mariti: “Gli uomini sono come le caramelle ne assaggi tante alla ricerca di quella buona, senza trovarla.”

 

 



(Chicago, 5 settembre 1940 – Los Angeles, 15 febbraio 2023)

 
 


 

Madame le sue origini?
Il mio vero nome è Jo Raquel Tejada e sono nata a Chicago nel 1940 da padre boliviano, ingegnere aeronautico di origine spagnola, e madre statunitense di origine inglese. Quando avevo due anni ci trasferimmo a San Diego, in California. Sin da adolescente ho coltivato il sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo per cui in California studiai danza e iniziai a partecipare a numerosi concorsi di bellezza.

Il suo esordio al cinema?
Debuttai a 24 anni come attrice in piccole parti. Il primo film in assoluto fu “Madame P... e le sue ragazze” di Russell Rouse a fianco di Shelley Winters e Robert Taylor, a cui seguì “Il cantante del luna park” con Elvis Presley.

Nel 1966 arrivò la celebrità… e fece impazzire milioni di uomini col il suo corpo prosperoso...
Entrai prepotentemente nell'immaginario erotico degli americani con il ruolo della prosperosa Loana in “Un milione di anni fa” di Don Chaffey. Il manifesto del film presentava un mio primo piano dove indossavo un provocante bikini in pelle. Pensi che mi paragonarono a Marilyn Monroe e Brigitte Bardot.

Quella locandina divenne un cult…
Divenni praticamente un sex symbol, favorito dalle successive apparizioni in “Fathom: bella, intrepida e spia” di Leslie H. Martinson, accanto ad Anthony Franciosa, “Il mio amico il diavolo” di Stanley Donen, e “Viaggio allucinante” di Richard Fleischer, interpretando l'unico personaggio femminile.

Era molto bella…
La mia bellezza fu senz’altro un vantaggio, ma nel tempo anche il mio limite visto che mi offrivano solo parti leggere confezionate per il mio aspetto. Lavorai con grandi attori e registi, ma i critici continuarono a ripetere che la mia bravura non andava di pari passo con la mia bellezza.
Affrontai vari generi cinematografici dal poliziesco come “La signora nel cemento” di Gordon Douglas e L'implacabile omicida di James Neilson, e il western, come “Bandolero!” di Andrew V. McLaglen, e “La texana e i fratelli Penitenza” di Burt Kennedy.

Lavorò anche in Italia.
Girai con Eduardo De Filippo la commedia “Spara forte, più forte... non capisco!”, con Mauro Bolognini “Le fate” e con Ken Annakin in “Colpo grosso alla napoletana”.

Nel 1973 vinse il Golden Globe alla miglior attrice.
Recitai il ruolo di Costanza Bonacieux nel film “I tre moschettieri” di Richard Lester, con Richard Chamberlain, Oliver Reed, Charlton Heston, e Faye Dunaway. Visto il successo del film l'anno dopo interpretai il sequel “Milady”, diretto nuovamente da Lester.

Nel 1975 ha iniziato a diradare le sue partecipazioni.
Come dicevo la mia bellezza fu un vantaggio, ma anche un limite e alla soglia dei quarant’anni non riuscii a liberarmi dall’ingombrante stereotipo di femme fatale e i registi preferivano lavorare con donne più giovani. Tra le altre cose intentai anche una causa alla Mgm per essere stata licenziata ingiustamente e sostituita da un'attrice più giovane. Feci comunque “Party selvaggio” con James Ivory, “Il principe e il povero” con Richard Fleischer e “L'animale” con Claude Zidi, al fianco di Jean-Paul Belmondo…

Dopo quasi venti anni di lontananza dal grande schermo, tornò al cinema…
Interpretai la parte di me stessa in “Una pallottola spuntata 33⅓ - L'insulto finale” del 1994 di Peter Segal, poi partecipai ad alcune serie tv come “8 semplici regole” e “CSI: Miami”.

Si è sposata molto presto vero?
A 18 anni mi sposai col mio primo marito James Welch, dal quale divorziai dopo avere avuto due figli. Poi nel 1967 sposai Patrick Curtis, ex baby attore e nipote del regista Billy Wilder. Lui produsse diversi miei film, ma il matrimonio durò appena sei anni. Divorziammo nel 1973. Nel 1980 sposai il produttore cinematografico André Weinfeld, da cui divorziai nel 1990 e infine nel 1999 con Richard Palmer, da cui divorzia nel 2008.

A conti fatti: ben 4 mariti…
Potrei dire di essere stata sfortunata e che è stata una fatica sovraumana trovare quello giusto, ma in realtà gli uomini sono come le caramelle ne assaggi tante alla ricerca di quella buona, senza trovarla!

Raquel Welch muore il 15 febbraio 2023 dopo una breve malattia. Aveva 83 anni.
Una vita intensa, quella di Raquel Welch, una carriera che conta una sessantina di film, una seconda vita come icona del fitness, alcune esperienze teatrali e un libro biografico, tanti amori e i due figli Damon e Tahnee. Di sicuro poche donne di spettacolo possono vantare di aver così fortemente inciso un ricordo affascinante e conturbante nell'immaginario del pubblico di ogni età.

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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Raquel_Welch
https://www.wired.it/article/raquel-welch-morta-attrice-carriera/
https://www.iodonna.it/personaggi/interviste-gallery/2015/09/05/raquel
FOTO GOOGLE IMAGE


 

















 
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