Adamo mi parli del brano “La collina dei
ciliegi”?
È una canzone di Lucio
Battisti pubblicata nel settembre 1973 nell’album
“Il nostro caro angelo” ed anche come singolo a 45
giri dalla casa discografica Numero Uno. Gli autori
sono Mogol e lo stesso Battisti.
Di
che parla?
Il protagonista invita la
partner a lasciarsi andare, seguirlo senza timore di
pregiudizi e guardare oltre spronandola a superare
insieme tutte le difficoltà e le incertezze che si
troveranno davanti.
Che significato
ha il titolo?
Il testo dice: “Potremmo
correre sulla collina e fra i ciliegi veder la
mattina”. Quindi superare quella collina è un invito
a darsi coraggio per trovare il meglio, combattere
le paure, spiccare il volo e non accontentarsi. Ergo
non bisogna fermarsi ai primi inciampi, che siano
resistenze esterne o personali. Perché solo
rischiando, si riesce a vedere il sole dietro la
collina.
Insomma una storia d’amore…
Sì in effetti lo è, ma è declinata in senso
universale con la metafora del volo arrivando a
toccare punte spirituali come nei versi: “Planando
sopra boschi di braccia tese, un sorriso che non ha,
né più un volto né più un’età… e respirando brezze
che dilagano su terre senza limiti e confini ci
allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini e più in
alto e più in là, ora figli dell’immensità…”
Proprio in questo verso: «planando sopra
boschi di braccia tese» alcuni videro un significato
politico relativo al saluto romano…
Sia
Battisti che Mogol non hanno mai manifestato
pubblicamente alcuna simpatia politica (né a destra,
né a sinistra) e in varie occasioni hanno escluso
qualsiasi riferimento ad essa nelle proprie canzoni.
Il verso fa pensare, piuttosto, alla copertina de Il
mio canto libero, il precedente album del duo
Mogol-Battisti.
Musicalmente?
Battisti in tutto l’album si lascia alle
spalle il pop e imprime alla sua musica una svolta
verso il rock. Meno pianoforte e archi e più
chitarra elettrica che spesso sfocia in lunghi
assoli e per la prima volta acquisiscono un ruolo
importante i sintetizzatori. La svolta rock
proseguirà in modo più netto nel successivo Anima
latina.
Dove venne registrato il
disco?
È il primo album registrato
all’estero. Parte della lavorazione infatti avvenne
a Londra ad Abbey Road.