Madame le sue
origini?
Sono di origini spagnole, provengo da
Granada.
Come arrivò a Roma?
Nel 1535
seguii fino a Tunisi un soldato dell'esercito imperiale di Carlo
V, imperatore del Sacro Romano Impero. Mi ero innamorata, ma lui
mi lasciò sola per cui per vivere iniziai a fare il mestiere
nell’accampamento dell’esercito ed arrivai fino a Roma.
Si trovò bene a Roma?
Quando arrivai nel
1544 a Roma c’erano numerosissime prostitute e cortigiane, se ne
stimavano circa 7.000 su una popolazione di appena 50.000
abitanti. Erano attratte dai tanti uomini celibi in attesa di
intraprendere la carriera ecclesiastica.
So che
Pio V pensò di porre un freno al malaffare…
Beh sì
le puttane di strada creavano non pochi problemi per cui il
Santo Padre pensò di emanare un provvedimento di espulsione
delle professioniste dalla città. Ma il provvedimento rimase
lettera morta anche perché, se fosse stato applicato realmente,
mezza città si sarebbe svuotata e pesanti sarebbero state anche
le ripercussioni sull’economia cittadina.
Quindi
cosa successe?
Vista l’inefficacia del provvedimento
Pio V giunse alla soluzione di confinare le cortigiane
all’Ortaccio, ossia nella zona di Ripetta, tra l’Ara Pacis e il
Mausoleo di Augusto, una specie di Ghetto con regolare chiusura
notturna.
Anche lei fu colpita da quella legge?
Assolutamente no! Appena arrivata a Roma mi fece conoscere come
cortigiana onesta d’alto bordo, una sorta di connubio tra la
prostituta di lusso e l’animatrice di salotti letterari. Ero
anche conosciuta come una musicista di talento ed amavo tutte le
arti in genere.
Chi era la cortigiana onesta?
Diciamo si collocava a metà strada tra la donna onesta e la
meretrice, non era propriamente un’amante, ma una specie di
maîtresse ufficialmente riconosciuta come tale che si
distingueva dalle “colleghe” dei postriboli per la conoscenza
del cerimoniale, delle buone maniere e appunto per l’arte di
intrattenere. Molte
erano di estrazione popolare, spesso
ripudiate dalla famiglia e pronte a tutto pur di garantirsi uno
stile di vita lussuoso e sopra le righe.
Praticamente le Dee dell’Amore illegittimo…
Beh
eravamo molto astute e per aumentare i nostri compensi giocavamo
con le gelosie vantando relazioni amorose. Io avevo imparato
molto bene l’arte della seduzione, usavo biancherie finissime e
profumate, vesti di seta, di velluto, acconciature alla moda,
guanti preparati con la concia di gelsomini di Spagna, o di
garofani, trine e pizzi preziosi di Venezia. Ero spesso una
delle prime a seguire le nuove mode per attirare gli uomini più
benestanti e di potere.
Cosa fece a Roma?
Nel 1544 acquistai una casa e come tutte le cortigiane della mia
classe mi procurai un amante famoso e potente nella persona di
Roberto Strozzi, gentiluomo mantovano e nipote di Baldassarre
Castiglione. Tramite lui e grazie al mio carattere socievole
riuscii ad entrare negli ambienti che contavano ed a fare
diverse conoscenze.
Chi furono gli altri suoi
amanti?
Trai più conosciuti mi intrattenevo con
piacere con il cardinale Carafa, il marchese di Montebello, il
cardinale Farnese e il poeta Matteo Bandello.
Nonostante le sue conoscenze finì più volte sotto accusa…
Ero molto amica della mia collega Pandora, famosa per essere una
delle più belle donne di Roma, che pagava per servizi sessuali.
Durante una repressione ufficiale della moralità fummo accusate
di avere rapporti intimi tra noi, fummo arrestate e il Papa
minacciò di bruciarci sul rogo. Nel 1555 invece fui accusata di
aver tenuto un bambino prigioniero nella mia casa. Prima di
essere arrestata, riuscii a fuggire a Venezia, ma venni
catturata a Rimini e tornai a Castel Sant'Angelo per attendere
il processo. Per aver contravvenuto alla legge, fui frustata
sulle natiche nude sulla pubblica piazza.
Non
solo quella volta fu frustata sulla pubblica piazza…
In un'altra occasione mi ritrovai accusata per debito, ma
riuscii a pagare il commerciante a cui dovevo il denaro prima di
essere incarcerata; tuttavia, poiché finsi di usare la
convocazione come carta igienica e mi presentai davanti al
giudice ubriaca, fui condannata anche quella volta ad essere
frustata pubblicamente con 50 colpi sulle natiche nude.