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CINEMAPASSIONE
LE DIVE DEL MUTO
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INTERVISTA IMPOSSIBILE
Anna May Wong
La prima cinese che conquistò Hollywood





(Los Angeles, 3 gennaio 1905 – Santa Monica, 2 febbraio 1961)

 

 

Madame le sue origini?
Sono nata il 3 gennaio 1905, in Flower Street a Los Angeles, un isolato a nord di Chinatown, in una comunità integrata di cinesi, irlandesi, tedeschi e giapponesi. Ero la seconda di sette figli. I miei genitori erano di origini cinesi di seconda generazione.
Mio padre era proprietario di una lavanderia e i miei nonni materni e paterni risiedevano negli Stati Uniti almeno dal 1855.

Come fu la sua adolescenza?
All'inizio ho frequentato la scuola pubblica con mia sorella maggiore, ma poi, quando diventammo oggetto di insulti razziali da parte di altri studenti, ci trasferimmo in una scuola cinese presbiteriana. Le lezioni erano tenute in inglese, ma io frequentavo anche una scuola di lingua cinese il pomeriggio e il sabato.

Come mai divenne un’attrice?
Quando la produzione cinematografica statunitense si trasferì dalla costa orientale all'area di Los Angeles i film venivano girati costantemente dentro e intorno al mio quartiere. Così mi appassionai al cinema e iniziai a recitare in giovanissima età. All'età di 11 anni, coniai il mio nome d'arte unendo sia il mio cognome inglese che quello di famiglia.

Poi cosa accadde?
Stavo lavorando nel negozio di mio padre quando seppi che la Metro Pictures aveva bisogno di 300 comparse femminili per il film di Alla Nazimova The Red Lantern. All'insaputa di mio padre mi presentai ai provini ed ottenni un ruolo non accreditato come comparsa. In seguito venni scelta per altri film e dato che sarebbe stato difficile tenere il passo con le altre incombenze scelsi la mia passione e lasciai l’High School nel 1921 per intraprendere la carriera di attrice a tempo pieno con grande dispiacere dei miei.

Quello fu solo l’inizio…
Durante l'era del cinema muto ebbi il ruolo di protagonista in Fior di loto del 1922, uno dei primissimi film realizzati a colori, e una parte importante ne Il ladro di Bagdad del 1924 con Douglas Fairbanks. Grazie a queste interpretazioni divenni un'icona di stile e ottenni una grossa popolarità in America.

Ma lei al tempo si lamentava perché veniva confinata in ruoli stereotipati di secondo piano.
Sì in effetti i produttori di Hollywood preferivano per ruoli cinesi le attrici ungheresi, messicane, indiane d'America pesantemente truccate da orientali. Allora verso la fine degli anni venti partii per l’Europa, dove finalmente mi furono affidati ruoli di grande importanza tra cui Piccadilly nel 1929 e The Flame of Love dove fui la protagonista del mio primo film parlato. Poi recitai nel 1931 nel film La figlia di Fu Manchu e l’anno successivo in Shanghai Express di Josef von Sternberg, accanto a Marlene Dietrich.

A proposito della Dietrich vi furono voci insistenti sul suo lesbismo.
Quando ero in Europa strinsi amicizie con diverse donne tra cui Marlene Dietrich, Cecil Cunningh ed altre. Queste voci, in particolare sulla mia presunta relazione con la Dietrich, nate per delle scene molto sensuali sul set di Shanghai Express, danneggiarono la mia reputazione pubblica e misero ulteriormente in imbarazzo i miei familiari i quali erano stati sempre contrari alla mia carriera di attrice, che all'epoca non era considerata una professione del tutto rispettabile. Comunque durante il mio soggiorno londinese mi legai romanticamente allo scrittore e dirigente televisivo Eric Maschwitz, il quale dopo la nostra separazione scrisse il testo di "Remind Me of You" come evocazione del suo desiderio per me.

Nonostante avesse ruoli importanti, il suo compenso non era però tanto alto…
Beh altre attrici guadagnavano molto più di me… E nel 1935 ebbi una grossa delusione quando la Metro-Goldwyn-Mayer rifiutò di prendermi in considerazione per il ruolo principale in La buona terra, scegliendo al mio posto, come protagonista, l'attrice tedesca Luise Rainer, che verrà poi premiata con l'Oscar.

Per quella scelta molti sentirono puzza di razzismo…
In effetti molti hanno ritenuto che quella scelta fosse dovuta alle regole del codice Hays, le quali obbligavano i produttori e i registi ad affiancare ad un attore bianco una moglie bianca. In realtà lo stesso codice proibiva esclusivamente l’incrocio tra razza bianca e nera e non diceva nulla riguardo alle relazioni tra bianchi e cinesi. Comunque non fu solo quell’episodio. Spesso quando baciavo uomini bianchi sul set per ragione di copione puntualmente quelle scene venivano cancellate in fase di montaggio.

E a quel punto lei cosa fece?
Per giustificarsi la MGM mi offrì un ruolo secondario di Lotus, la seduttrice, ma rifiutai per principio e per smaltire la rabbia trascorsi l'anno seguente viaggiando in Cina, visitando i luoghi delle mie origini e studiando la cultura cinese.

Alla fine degli anni trenta comparve in numerosi B movie della Paramount…
Beh sì erano film minori ma diedi al personaggio cinese americano una caratterizzazione positiva, rispetto agli standard.

Durante la seconda guerra mondiale scomparse dai radar cinematografici…
Preferii occuparmi e dedicare il mio tempo e il mio denaro alla causa cinese contro il Giappone. Tornai a calcare il palcoscenico negli anni cinquanta in diverse apparizioni televisive.

Anna Wong morì per un attacco cardiaco, nel 1961, all'età di cinquantasei anni quando dopo anni di silenzio avrebbe voluto ritornare sul set per interpretare il remake del film Fior di loto. Per il suo contributo all'industria cinematografica, Anna May Wong ha ricevuto una stella al 1708 di Vine Street.



















 

 
 
 



L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
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