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CINEMA PASSIONE 
EDWIGE FENECH
LA SIGNORA DEL '900

Signora raffinata e di gran classe è nota per
essere stata la protagonista assoluta della commedia
sexy all'italiana. All’anagrafe Edwige Sfenek nasce ad
Annaba in Algeria, il 24 dicembre del 1948 da padre
maltese e da madre italiana originaria di Acate in
provincia di Ragusa. A seguito del divorzio dei
genitori, si trasferisce con la madre a Nizza, in
Francia, dove frequenta il liceo e studia danza e
medicina. Lì viene notata mentre passeggia per strada e
ingaggiata per una piccola parte nel film Toutes folles
de lui.
Nel 1967 a diciannove anni vince il
concorso di bellezza Lady France ottenendo così il
diritto di partecipare a Lady Europa come rappresentante
del suo paese; la manifestazione si svolge ad agosto e
la Fenech si classifica al terzo posto. Pur non
vincendo, viene notata da un talent scout che le propone
di girare in Italia, da protagonista, il film Samoa,
regina della giungla, per la regia di Guido Malatesta.
Si trasferisce quindi in Italia e dopo alcuni brevi
apparizioni in film d’avventura e gialli a tinta
erotica, inizia un duraturo sodalizio anche sentimentale
con il regista Sergio Martino, con titoli quali Lo
strano vizio della signora Wardh, che la fanno diventare
un'icona del giallo erotico. La sua consacrazione però
avviene nel 1972 quando è protagonista del film Quel
gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di
Mariano Laurenti, e successivamente di Giovannona
Coscialunga disonorata con onore.
Da allora per
circa un decennio è protagonista assoluta della commedia
sexy all'italiana, con tutti i suoi sotto-filoni:
scolastico, militare, ospedaliero, poliziottesco. I
primi film interpretati da Edwige Fenech sono 40 gradi
all'ombra del lenzuolo di Sergio Martino, con Tomas
Milian. Vengono poi realizzati "Innocenza e turbamento"
(1974) dove un seminarista viene spinto alle gioie del
sesso dalla sua giovane zia, "Grazie nonna" (1975) dove
dal Sud-America una giovane e disinibita nonna viene a
sconvolgere la vita di una famiglia di una tranquilla
provincia italiana. Ancora, compaiono sugli schermi
italiani "La moglie vergine" e "Il vizio di famiglia"
entrambi del 1975.
Le corna sono le protagoniste
del film "La vergine, il toro e il capricorno" dove un
Alberto Lionello interpreta un uomo d'affari milanese
ossessionato dalla gelosia per la bella moglie,
ovviamente la bella e procace Edwige. A quel punto
inizia la saga delle insegnanti; cominciata appunto con
"L'insegnante" (1975), film dove la Fenech dà lezioni
private a un adolescente interessato più alle sue grazie
che allo studio. Da quel momento è tutto un fiorire di
supplenti e professoresse o di film ambientati nelle
scuole di provincia.
Esaurito il tema
"pedagogico", tocca naturalmente a dottoresse,
poliziotte e soldatesse. La poliziotta fa carriera con
Mario Carotenuto e Alvaro Vitali (in cui Edwige
impersona una provocante poliziotta) del 1976, sempre in
quell’anno gira La poliziotta fa carriera, regia di
Michele Massimo Tarantini, l’anno dopo La soldatessa
alla visita militare con la regia di Nando Cicero. Nel
1976 appare nel film La pretora, diretto da Lucio Fulci.
Nel 1978 La soldatessa alle grandi manovre, poi nel 1979
è protagonista di La poliziotta della squadra del buon
costume, regia di Michele Massimo Tarantini, fino
all'ultimo film della serie La poliziotta a New York,
regia di Michele Massimo Tarantini che è del 1981.
Terminato il filone delle divise gira in
sequenza con alterne fortune: La moglie in vacanza...
l'amante in città, regia di Sergio Martino (1980);
Zucchero, miele e peperoncino, regia di Sergio Martino
(1980); Io e Caterina, regia di Alberto Sordi (1980); Il
ficcanaso, regia di Bruno Corbucci (1980); Asso, regia
di Castellano e Pipolo (1981); Cornetti alla crema,
regia di Sergio Martino (1981); Ricchi, ricchissimi...
praticamente in mutande, regia di Sergio Martino (1982);
Il paramedico, regia di Sergio Nasca (1982)…
Il
suo successo tra il pubblico maschile, che la considera
una vera e propria icona sexy, è dovuto a un corpo dalle
forme procaci e a una forte carica seduttiva e
provocante, che i registi non risparmiano di mostrare in
ogni film. Posa più volte nuda per l'edizione italiana
della rivista Playboyt. Debutta in teatro nel 1985 con
il dramma D'amore si muore di Giuseppe Patroni Griffi,
con Massimo Wertmüller, Fabrizio Bentivoglio, Monica
Scattini. Presenta il Festival di Sanremo 1991, insieme
ad Andrea Occhipinti.
È stata dapprima legata per
circa undici anni al regista e produttore Luciano
Martino, successivamente per diciotto anni a Luca
Cordero di Montezemolo. Ha un figlio di nome Edwin
Fenech, nato nel 1971. egli anni Duemila l’attrice si
lega per alcuni anni ad Angelo Bucarelli antiquario ed
esperto d’arte.
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IMMAGINE GENERATA DA IA
ARTICOLO A
CURA DI ADAMO BENCIVENGA REALIZZATA GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/ Edwige_Fenech
https://biografieonline.it/ biografia-edwige-fenech
https://chi-e.com/edwige-fenech/
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