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IL MESTIERE ANTICO
 
 




Viaggio nel piacere
Giamaica Kingston
Big bamboo e le bottiglie di latte
 



 
 


 
PASTI CALDI IN CAMBIO D'AMORE

L’Hotel Altamont Court di Kingston si trova a cinque minuti d’auto dal Museo di Bob Marley. Mi sono concesso tre giorni di riposo in questa struttura in stile tropicale. Qui ho conosciuto Clinton, uno dei tanti beach boys che frequentano gli alberghi per approcciare le straniere.
Mi dice che di solito i posti più favorevoli per rimorchiare le signore benestanti sono la spiaggia, i locali notturni e soprattutto l’aeroporto di Montego Bay dove arrivano i voli dal Canada, da Londra, New York e Berlino. Centinaia di ragazzi affollano il terminal in attesa di quelle che chiamano le loro "bottiglie di latte", per il colore della pelle. Per loro una settimana di sesso equivale a una settimana di pasti caldi e regali.

Sembra che la maggior parte del milione e mezzo di turisti che vengono ogni anno in Giamaica siano donne sulla cinquantina e più in cerca del loro boy friend temporaneo delle quali circa 80mila sono le donne che tornano periodicamente a trovare i loro boy friends, con regali importanti come gioielli e orologi di marca. Clinton scuote la testa e mi dice che ultimamente quel tipo di business è in mano a grandi compagnie offrendo l’all inclusive ossia un pacchetto completo che comprende biglietto aereo, la stanza, la guida turistica e l’immancabile servizio extra ovvero un ragazzo locale con cui fare sesso.

Clinton mi dice che si è fidanzato questa settimana con una signora canadese che nel suo paese fa la sociologa e ora è nella sua camera a prepararsi per la cena. Il lavoro che fa lo soddisfa ampiamente e mi dice che rispetto ad un inserviente di un albergo che arriva al massimo a 80 dollari lui riesce a guadagnare oltre il doppio al giorno, ma che il suo desiderio è sposare un occidentale e riuscire a comprare un biglietto aereo per scappare dalla povertà. Attualmente ha tre fidanzate che lo vanno a trovare di solito quattro volte l’anno mentre con la canadese è al suo primo incontro. “Di giorno l’accompagno al mare, a fare shopping, nei locali, insomma mi comporto da vera e propria guida turistica mentre la sera di solito restiamo in hotel e le faccio compagnia per tutta la notte. Gli addetti dell’albergo non fanno storie se la donna prende una doppia.”

In Giamaica circa il 17% della popolazione vive sotto la soglia della povertà, il turismo e agricoltura sono le uniche fonti di guadagno. Negli ultimi trent’anni il paese si è impoverito tanto che il cambio della moneta locale col dollaro è passato da 15 a 105!
La maggior parte dei ragazzi emigra negli Usa e quelli che rimangono si arrangiano come possono e diventano dei «Big Bamboo» gigolò infaticabili, amatori a ore. Adocchiano immediatamente le anziane statunitensi, tedesche o canadesi alla ricerca dell’emozione perduta e di certo non si fanno pregare nonostante abbiamo un terzo degli anni delle loro clienti e l’unico Viagra di cui hanno bisogno è il fruscio del biglietto verde.

Clinton mi dice che le più ricercate e ambite sono proprio le più anziane in quanto pagano meglio e difficilmente rifiutano la loro compagnia. Non importa l’aspetto fisico, brutte e grasse vanno bene lo stesso, l’importante che siano ricche, bianche e generose. E loro stanche di mariti svogliati cercano considerazione e addirittura si innamorano e si illudono di essere riamate. Comunque tutte senza falsi pudori cercano sesso e spensieratezza e qui in Giamaica lo trovano a buon prezzo.
La prostituzione maschile è per certi versi identica a quella femminile, ciò che fa la differenza è l’approccio. L’uomo nel corso della vacanza difficilmente si innamora e di solito tende a cambiare partner ogni sera, mentre la donna ha un approccio più romantico, non si dichiara una “turista sessuale” e trova il suo toy boy per tutta la vacanza e addirittura fa delle promesse parlando della possibilità di un legame più stabile senza indagare se il partner sia o meno già impegnato ufficialmente perché spesso dietro questi amori si celano mogli consapevoli del lavoro del proprio compagno. Del resto sono i soldi che fanno da traino e poi arrivano a casa beneficiando entrambi.
Dice Clinton: “Molte di loro, specialmente tra coloro che vengono approcciate in strada o sulla spiaggia, si convincono genuinamente di essere corteggiate. E in questi casi la forma di pagamento è diversa. Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. A differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione, quindi non considera un pagamento offrire cene, vestiti, drink ecc..”

Ovviamente in un paese così turistico ed estremamente povero anche la prostituzione femminile ha il suo grande business. Non è raro imbattersi nei locali notturni, nei bar, sulle spiagge e negli alberghi con prostitute che invitano espressamente il turista a fare sesso per pochi dollari. Di solito pagano ai proprietari una tassa per usare le discoteche ed adescare i clienti. I centri benessere spesso fungono da facciata per i bordelli anche perché qui la prostituzione è illegale ma tollerata. Comunque sono gli stessi facchini, gli uomini della security o gli addetti dell’albergo a proporre la loro merce: dalla Ganja (marjuana locale) alle gentili compagne di stanza a pagamento.

In Giamaica la prostituzione gay invece è rara o quanto meno non sfacciata perché l'omofobia è molto diffusa nel Paese. Di conseguenza, le prostitute di sesso maschile svolgono generalmente le loro attività in modo più nascosto e nelle loro abitazioni contattando i clienti sui social. Per i gay e trans, oltre alla pratica della prostituzione, c’è l’aggravante che in Giamaica la sodomia rimane un reato e l’isola è luogo di una grande quantità di pregiudizi anti-gay.

 

 



 





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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
WEB REPORTAGE
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FONTI
https://ilmanifesto.it/
https://www.repubblica.it/
https://it.frwiki.wiki/
https://turistipercaso.it/
https://www.tpi.it/
https://www.blitzquotidiano.it/


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