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GIALLO PASSIONE
LE VEDOVE NERE

Daisy de Melker
Per denaro solo per denaro
 L'infermiera sudafricana che negli anni trenta del secolo scorso avvelenò i suoi due mariti e il suo unico figlio
 (giugno 1886 - dicembre 1932)
 
 


 

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Adamo chi era Daisy de Melker?
Daisy de Melker era un’infermiera sudafricana che negli anni trenta del secolo scorso avvelenò i suoi due mariti e il suo unico figlio. Ma fu condannata a morte solo per l’uccisione del figlio visto che le accuse di aver ammazzato i mariti non furono mai dimostrate.

Le sue origini?
Daisy nacque a Grahamstown, paese in cui visse fino ai dodici anni assieme ai genitori e ai suoi undici fratelli per poi trasferirsi nello Zimbabwe, ma annoiata dalla vita rurale ritornò in Sudafrica lavorando come infermiera presso una casa di cura, la Berea Nursing Home a Durban.

A vent’anni incontrò l’amore…
Durante una delle sue vacanze in Rhodesia, Daisy si innamorò di Bert Fuller, un giovane funzionario del Dipartimento per gli Affari di Broken Hill. Tra i due nacque una relazione, e insieme progettarono di sposarsi, ma Fuller si ammalò gravemente e morì il giorno stesso in cui i due avevano programmato di sposarsi. Unica nota positiva per Daisy fu che Fuller prima di morire aveva lasciato un'eredità di 100 sterline alla sua fidanzata.

Ma da quanto sappiamo si riconsolò immediatamente…
Diciotto mesi dopo la morte di Bert, Daisy sposò William Alfred Cowle, un idraulico di Johannesburg. Lei aveva 22 anni e lui 36. La coppia diede alla luce cinque figli, quattro dei quali però morirono in tenera età. Prima i due gemelli, poi il terzo figlio che  morì per un problema al fegato e infine il quarto, morto per convulsioni e problemi intestinali all'età di 15 mesi. Il loro ultimo e unico figlio superstite fu Cecil Rhodes, nato nel giugno del 1911.

Poi cosa successe?
La mattina dell'11 gennaio 1923, suo marito William Cowle si ammalò dopo aver assunto del solfato di magnesio preparato dalla moglie. Daisy spaventata chiamò il medico che trovò Cowle in grave stato, con dolori atroci e sintomi di avvelenamento. Schiumava dalla bocca, era blu in faccia e urlava di dolore. Morì poco dopo.

Il medico cosa disse?
Visto i sintomi, il dottor Fergus sospettò un avvelenamento da stricnina e per questo si rifiutò di firmare il certificato di morte. L'autopsia, eseguita sotto sua richiesta accertò che le cause della morte furono nefrite cronica ed emorragia cerebrale. Anche in questo caso l’unica nota positiva per Daisy, fu che il povero marito prima di morire le aveva lasciato un’eredità di 1795 sterline.

Poi?
Quando aveva trentasei anni, ossia a tre anni dalla morte del primo marito, Daisy sposò Robert Sproat un altro idraulico con dieci anni più di lei. Nell'ottobre del 1927, anche Robert si ammalò gravemente. La malattia gli causò dei gravi spasmi muscolari, ma si riprese. Poche settimane dopo, fu colpito da un nuovo attacco questa volta mortale dopo aver bevuto qualche birra in compagnia della moglie. Morì qualche giorno dopo. Il Dr. Mallinick, certificò che a causare la morte fu un’emorragia cerebrale, ma non venne eseguita alcuna autopsia sul suo corpo. Dopo la morte la vedova ereditò più di 4000 sterline!

Poi fu la volta del figlio, vero?
Nel 1931 Daisy si sposò per la terza volta. Il nuovo marito era un vedovo, Sydney Clarence de Melker, che come i due precedenti, faceva l'idraulico. Qualche mese dopo il figlio di Daisy che aveva all’epoca venti anni si ammalò al lavoro dopo aver bevuto del caffè dal thermos preparato dalla madre. Morì nel giro di qualche giorno e l’autopsia dichiarò che a causare la morte furono conseguenze della malaria. Anche in questo caso Daisy fu beneficiaria di un bel gruzzolo di sterline per una polizza di assicurazione vita di Rhodes.

Immagino che questa volta qualcuno si insospettì…
Beh sì Daisy subì un processo e durante il dibattimento venne fuori che circa due settimane prima della morte del figlio Daisy era stata a Turffontein dove aveva acquistato dell’arsenico da un farmacista, in quella circostanza aveva usato il nome del secondo marito dicendo al farmacista che l’arsenico serviva per sopprimere il suo gatto gravemente malato. Venne fuori anche il fatto che compiuti 21 anni, ossia l’anno dopo, il figlio Rhodes avrebbe potuto riscuotere la polizza. Dall’autopsia poi vennero fuori tracce di arsenico nelle viscere, spina dorsale, nei capelli e nelle unghie.

Insomma la donna era stata scoperta…
Si scandagliò nella sua vita e a quel punto vennero riesumati i corpi di Robert Sproat e William Cowle, ovvero i suoi due mariti. In entrambi i casi vennero trovate tracce di stricnina nelle vertebre. Le ossa avevano anche una strana colorazione rosata, il che suggerivae che gli uomini avevano assunto della stricnina rosa, la più comune a quel tempo.

Quindi fu accusata di aver ucciso tutti e tre gli uomini…
Il processo De Melker durò 30 giorni. Furono chiamati tra accusa e difesa circa sessanta testimoni tra cui il farmacista che riconobbe in Daisy la signora a cui aveva venduto l’arsenico per il gatto malato. Gli esperti in farmacologia però non se la sentirono di accertare con esattezza che i due mariti fossero morti per avvelenamento da stricnina, per cui la donna fu condannata per l’omicidio del figlio in quanto: Rhodes era morto per avvelenamento da arsenico, il thermos del caffè conteneva tracce di arsenico, la donna aveva messo l'arsenico nel thermos e il farmacista aveva riconosciuto la donna. Al momento della sentenza Daisy urlò la sua innocenza. Al tempo Daisy de Melker aveva 46 anni e fu condannata a morte per impiccagione. La sentenza venne eseguita la mattina del 30 dicembre 1932 nella prigione centrale di Pretoria.

Nel 1934, Sarah Gertrude Millin scrisse il romanzo "Tre uomini sono morti", basato sul caso de Melker.
Nel 1993 è stata realizzata una miniserie televisiva su Daisy de Melker, con Susan Coetzer nel ruolo del protagonista.


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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/

FOTO GOOGLE IMAGE


 














 
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