Secondo un recente sondaggio le storie d'amore in
ufficio sono in costante crescita. Il 68% delle
persone coinvolte nello studio ha, infatti,
candidamente ammesso di essersi innamorato o di aver
provato una forte attrazione mentre si trovava in
ufficio e di aver ceduto alle lusinghe del collega o
della collega. Capita soprattutto ai più giovani
(all’incirca il 74% dei lavoratori) che, a quanto
pare, fanno più fatica degli altri a tenere separati
il lavoro dal cuore/sesso. Lo stesso sondaggio ci
informa che meno di una coppia su tre nata tra una
fotocopiatrice e uno scanner si è concluso col
matrimonio/convivenza e che circa il 70% delle
relazioni extraconiugali nasce in ufficio. Ossia tra
coppie già sposate che trovano nel collega, il fascino
del proibito!
Quel che è certo è che i dati
parlano chiaro, i flirt in ufficio sono molti di più
di quanto si pensi e sono una realtà consolidata e
molto diffusa. Da un sondaggio fatto in Italia è
emerso che più della metà degli intervistati ha avuto
un appuntamento galante, uno su tre ha baciato un
collega e addirittura un quarto ha avuto un rapporto
occasionale di tipo passionale. In testa alle
occasioni che hanno favorito la relazione abbiamo: il
viaggio in missione, la festa aziendale e l’happy hour
al di fuori dell’orario lavorativo.
Del resto
tra una email e un foglio Excel buona parte della
giornata, se non tutta, si trascorre tra colleghe e
colleghi, di certo molte più ore di quelle che si
passano col proprio compagno di vita. Ed ecco lì che
il collega diventa inevitabilmente un compagno di
banco, un amico con il quale ci si confida con il
quale si scherza, si mangia, si litiga e si ride. Del
resto quando si è in ufficio: gli uomini sono sempre
impeccabili, le donne sempre ben curate e socievoli.
Il sex appeal è alle stelle e l’occasione come si sa
fa l’uomo ladro. Il corteggiamento è servito su un
piatto d’argento e cedere alla tentazione
dell’illecito è facile. Per cui è quasi inevitabile
provare attrazione di tipo erotico/passionale o
innamorarsi della persona che vediamo tanto
frequentemente.
Però la verità è che, o sul
piano relazionale o sul piano professionale, si creano
sempre delle difficoltà insormontabili. A tale
proposito circa il 60% degli intervistati ha
dichiarato di aver preferito tenere nascosta la
relazione per l’angoscia di finire sulla bocca di
tutti i colleghi. Insomma innamorarsi del vicino di
scrivania può rivelarsi particolarmente insidioso
specie quando la relazione non cresce come si
vorrebbe. L’amore in ufficio non è semplice: si
rischia di rompere delicati equilibri ed è facile
sentirsi a disagio anche nell’ambito professionale.
Per non parlare poi di quando queste relazioni
si interrompono ed è per questo che in diverse
multinazionali ci sono policy molto strette e severe
(vedi licenziamento in tronco o alla meno peggio
trasferimenti di ufficio o territoriali) che frenano
il sorgere di storie d'amore in azienda. Oppure quando
la relazione nasce tra un’impiegata e il capo o
viceversa, è normale in questi casi che il rapporto
sia inquinato alla base, il capo o la capa anche se
involontariamente approfitta della sua posizione. Un
ulteriore rischio è il mobbing post relazione: c’è una
buona possibilità che i colleghi-ex amanti si facciano
gli sgambetti, si danneggino, e mettano in scena dei
veri comportamenti di mobbing, con un inevitabile
danno personale e aziendale.
Ma c’è chi è
convinto anche del contrario ossia che andare al
lavoro con la consapevolezza di incontrare il collega
carino può fare la differenza, come del resto arrivare
presto in ufficio, essere sempre di buonumore,
guardarsi da una scrivania all’altra, inviarsi il
buongiorno a inizio giornata, e poi gli sguardi
furtivi e ammiccanti al distributore di caffè e di
merendine, i gesti lenti e sensuali in sala riunioni,
le telefonate pretestuose e avvolgenti, le pause
pranzo tanto attese sono abitudini che addolciscono le
fatiche lavorative. Quando nasce un amore tutto
diventa più roseo e dal sapore più intenso, anche la
pratica più noiosa e più complessa assume un aspetto
migliore.
Senza contare poi che il desiderio di
piacere spinge a sfoderare le armi migliori anche in
termini professionali. Il punto di forza delle storie
d'amore in ufficio è che chi viene colpito dalla
freccia di Cupido tra le scrivanie è solitamente più
produttivo. Del resto avere al proprio fianco la
persona che ci fa battere il cuore ci aiuta a credere
di più in noi stessi. La presenza del nostro partner
al lavoro ci rende, insomma, più forti e più inclini a
dimostrare le nostre capacità e la nostra voglia di
fare.
Ma allora dove sta la verità?
La
diatriba sembra destinata a rimanere irrisolta. Anche
perché a determinare se una liaison tra colleghi sia
valida o meno è solo la contingenza del caso e la
specificità delle persone coinvolte nella faccenda e
soprattutto la parità di intenti. Se la relazione è
sbilanciata anche il lavoro ne subirà le conseguenze.
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