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RACCONTI
 
 

Adamo Bencivenga
Il Messaggio




  
Photo Michel Desaulniers
  

 


 
 


INTERNO SERA ORE 19,30
SARA E GIULIO SONO MARITO E MOGLIE, SPOSATI DA SETTE ANNI. SARA È SEDUTA IN SALA DA PRANZO, STA VEDENDO LA TV, SUO MARITO RIENTRA IN ANTICIPO DAL LAVORO.

GIULIO Buonasera mogliettina.

SARA Come mai in anticipo? Problemi?
GIULIO La polizia ha sgomberato i locali del Ministero per un allarme bomba e ci hanno fatto uscire di corsa.
SARA Ma c’era davvero la bomba?
GIULIO Non lo so, ne ho approfittato per venire prima a casa. Ma sarà il solito mitomane. Tu come stai?
SARA Bene grazie, stavo vedendo un vecchio film in bianco e nero di Bergman sul Canale 4.
GIULIO Interessante. Cosa hai fatto oggi?
SARA Nulla di che tesoro, le solite cose.
GIULIO Francesco dov’è?
SARA Si è stancato molto al parco, ora è di là in camera sua, credo che dorma.

LO SCHERMO DEL TELEFONO DELLA DONNA SI ILLUMINA.
GIULIO Tesoro ti è arrivato un messaggio.
SARA Lo leggo dopo, grazie.
GIULIO Io, quando mi arriva un messaggio, mi precipito.
SARA Non siamo tutti uguali.
GIULIO Ma potrebbe essere di tua madre.
SARA Mamma l’ho sentita prima, per fortuna sta meglio.
GIULIO E allora di tuo fratello. Quello si mette sempre nei pasticci e poi corre a chiedere aiuto a te.
SARA Giulio per favore, non insistere, lo leggo dopo.

L’UOMO PRENDE IL TELEFONO DAL TAVOLO E LO PORTA A SUA MOGLIE.
GIULIO No dai, leggilo ora.
SARA Ma perché tutta questa premura? Cosa ti succede?
GIULIO Non so, ho la sensazione che potrebbe essere qualcosa di importante.
SARA So io cosa è importante o meno.
GIULIO Ma se non lo leggi come fai a saperlo?
SARA E da cosa lo deduci che sia importante?
GIULIO Aveva un suono diverso. Almeno mi è sembrato…
SARA Mai dai, non farmi ridere, il suono è sempre lo stesso.
GIULIO No, ti dico che era diverso e comunque leggilo, che ti costa?
SARA Non ho voglia ora.
GIULIO Allora lo leggo io.

GIULIO PRENDE IL TELEFONO, VA VERSO LA MOGLIE E INIZIA A SCORRERE LO SCHERMO. SARA GLIELO STRAPPA DALLE MANI.
SARA Non ti azzardare!
GIULIO Lo sai che non lo avrei mai fatto. Volevo solo che lo leggessi…
SARA Cazzo Giulio, lo leggo quando ne ho voglia! Ok?
GIULIO Dai non ti incazzare…
SARA Non sono incazzata.
GIULIO Perché quella reazione? Avevi timore che curiosassi nel tuo telefono.
SARA Tesoro ti prego, sto vedendo la televisione.
GIULIO …e poi mi pare, da quanto ho visto, che non è comparso il nome, ma solo il numero del telefono.
SARA Allora sarà uno spam.
GIULIO O semplicemente un numero che non hai in rubrica.
SARA Ecco appunto vedi che non ha importanza? Non è né di mia madre e neppure di mio fratello.
GIULIO Ma potrebbe essere della finanziaria, oppure dell’assicurazione, non so forse ti sei dimenticata di pagare qualche rata…
SARA Smettila ora.
GIULIO Se non lo leggi non sai da chi ti arriva…
SARA Giulio ti prego, siediti accanto a me, stai buono e fammi vedere in pace la fine del film.
GIULIO No, non sto nella pelle, voglio che tu lo legga.
SARA Ma cosa c’è? Cos’hai stasera? Cosa ti è successo? La bomba ti ha dato alla testa?
GIULIO Te l’ho detto, il messaggio aveva un suono diverso.
SARA Tipo?
GIULIO Non era il solito bip, sembrava il rumore di quando si apre una lattina di birra… oppure di una moneta che cade in terra.
SARA E quindi?
GIULIO Potresti averlo personalizzato per riconoscere chi ti ha mandato il messaggio.
SARA Ah sì?
GIULIO Certo che sì, in quel caso, se sono presente, sai da chi ti arriva e non lo leggi subito, come del resto stai facendo ora.
SARA Ma se non ho il numero in rubrica come ho fatto a personalizzarlo?
GIULIO Potresti aver scritto il numero al posto del nome e quindi lasciarlo anonimo. L’ho visto fare in un film.
SARA Sei tu che ti stai facendo un film in testa, lo sai vero?
GIULIO O forse tu hai qualcosa da nascondere, altrimenti a che serve cambiare il suono?
SARA Senti, io non ho cambiato alcun suono, non ne sarai capace e poi ora non ti seguo. Anzi non so dove tu voglia andare a parare, lasciami in pace dai.
GIULIO Vabbè, te lo dico. Vuoi sapere quello che penso?
SARA Dimmi dai così la fai finita.
GIULIO Sapeva di messaggio di amante.

LA DONNA RIDE.
SARA Ma sei scemo?
GIULIO Non sono scemo e non dormo da piedi.
SARA Quindi secondo te avrei qualcosa da nascondere, anzi addirittura avrei un amante segreto…
GIULIO Non saresti la prima casalinga ad averlo. L’altro giorno leggevo da una statistica che la maggior parte degli uomini traditi sono poveri mariti di donne che non lavorano.
SARA Quindi ora stai cercando delle sicurezze?
GIULIO … o delle certezze!
SARA Va bene, mi hai sfinita, lo leggo, così ti metti l’anima in pace.

LA DONNA PRENDE IL TELEFONO.
SARA Ma tu non curiosare, ok?
GIULIO Ok ok, tu leggilo, io mi allontano.

L’UOMO VA VERSO LA CUCINA, PRENDE UN CALICE, APRE IL FRIGO E SI RIEMPIE IL BICCHIERE DI VINO ROSSO. LA DONNA LEGGERE IL MESSAGGIO.
GIULIO Sara ne vuoi?
SARA Oh sì, ma solo un dito, non di più.

LUI TORNA E SI SIEDE SUL DIVANO.
GIULIO Chi era?
SARA Laura, la rappresentante di classe della scuola di Francesco, dice che domani c’è sciopero della mensa della scuola per cui i bambini escono in anticipo alle 13,30.
GIULIO E come mai non l’avevi segnata in rubrica?
SARA Perché è la prima volta che mi manda un messaggio.
GIULIO E come fai a sapere che fosse lei?
SARA Perché ha scritto il suo nome. Giulio cavolo sei davvero esasperante.
GIULIO Non sono esasperante, ho solo il diritto di sapere.
SARA Ed io da brava moglie ti ho obbedito… Ho letto il messaggio, c’è altro?
GIULIO Fammelo leggere.
SARA L’ho cancellato.
GIULIO E perché lo hai cancellato?
SARA Cosa me ne faccio? La mensa domani è chiusa, punto e accapo!
GIULIO Perché non hai voluto che lo leggessi anche io?
SARA Questione di privacy mio caro. Io non ti chiedo mai di leggere i tuoi.
GIULIO Ma i miei sono per lavoro e invece quello riguardava nostro figlio.
SARA E da quando in qua ti interessi della scuola di Francesco? Smettila ti prego. Da dove viene fuori tutta questa gelosia improvvisa…
GIULIO Beh si lo ammetto, sono geloso e tu sai da quando…
SARA Oddio no… ancora quella storia…
GIULIO Non sono io che ti ho tradita.
SARA Giulio basta! Quella è una storia di cinque anni fa, morta e sepolta, credevo l’avessi superata…
GIULIO Il tuo amante potrebbe essere tornato alla carica.
SARA Ma che dici? E poi non era il mio amante, come te lo devo ripetere che tra me e lui non c’è stato niente.
GIULIO Niente? E un bacio lo chiami niente?
SARA Oddio Giulio, un solo cazzo di bacio che dopo cinque anni ancora mi rinfacci.
GIULIO Se continuo a pensarci significa che qualcosa ancora non va tra noi.
SARA Cos’è che non va? Non faccio nulla di male, sono sempre qui in casa, non ho amiche…
GIULIO Lo sai benissimo che tra noi l’amore è diventato una cosa rarissima. Prima pensavo che la causa fosse il parto, la nascita di Francesco, ma ora è passato troppo tempo e poi quando mi avvicino tu scappi o trovi sempre una scusa.
SARA Non so spiegartelo, ma non farmene una colpa se non sono passionale come te.
GIULIO Le poche volte che ti concedi sei lontanissima. Sei fredda.
SARA Per me, a volte, è uno sforzo mentale sovrumano credimi.
GIULIO Ed io che dovrei fare?
SARA Nulla, del resto per fare l’amore occorre essere in due.
GIULIO Vorrei tanto sapere se sono io il problema.
SARA In che senso?
GIULIO Se rifiuti me o l’amore in genere.
SARA Non farmene una colpa...
GIULIO Non ti piaccio più?
SARA Dai ti prego non farmi queste domande.
GIULIO Lo vedi? Ne parliamo, ma poi tu ti chiudi a riccio ed io non so cosa pensare.
SARA Devi solo aspettare ed essere paziente.
GIULIO Lo so, so di tante donne che dopo la maternità rifiutano il sesso.
SARA La maternità è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Anche prima avevamo ritmi diversi.
GIULIO Sinceramente credevo che Francesco avrebbe risolto tutti i nostri problemi.
SARA Sì però che c’entra tutto questo col messaggio?
GIULIO Le cose potrebbero essere collegate.
SARA Quindi tu pensi che facciamo poco l’amore perché ho un amante…
GIULIO Io non lo so che fai quando sono al lavoro. Magari ti messaggi con qualcuno e guarda caso oggi sono tornato prima del solito.
SARA Mi stai dando della disonesta lo sai?
GIULIO Sono sincero.
SARA Dai Giulio, anche io sono sincera, a me basta l’amore che facciamo e comunque ti ho anche detto che sono disposta ad iniziare una terapia di coppia. So come ti senti e vorrei che tu fossi soddisfatto quanto me.
GIULIO Non può essere sufficiente farlo una volta ogni quindici giorni.
SARA Siamo diversi, cosa posso dirti?
GIULIO Forse quando sei sola ti messaggi con lui e poi ti masturbi…
SARA Smettila Giulio!

LO SCHERMO DEL TELEFONO DELLA DONNA SI ILLUMINA DI NUOVO.
GIULIO Ecco senti che il suono è diverso? Dai leggi il messaggio.
SARA A me sembra sempre lo stesso, comunque non lo leggo.
GIULIO È il numero di prima. Leggi.
SARA Ti ho detto di no!
GIULIO Allora prima mi hai detto una bugia! Non era la mamma del ragazzino vero?
SARA Lo era. Ma che cambia chi fosse, cazzo? Il problema tu ce l’hai nella testa! Stai ancora combattendo con quel fantasma.
GIULIO Cambia, cambia… E poi non era un fantasma, era un uomo vivo, vero e in carne ed ossa.
SARA Basta, mi hai fatto passare la voglia di vedere il film… Fammi alzare, vado a preparare la cena.
GIULIO No, ora tu rimani qui e mi spieghi. Cazzo, voglio sapere.
SARA Ho mal di testa, lasciami stare.
GIULIO Tu non ti muovi da qui, aprilo dai e leggiamolo insieme.

SARA TIENE STRETTO IL TELEFONO, FISSA LA TV MUTA E PIANGE.
GIULIO Quindi è vero!
SARA Cosa è vero?
GIULIO Stai piangendo quindi hai un segreto. Del resto quando una donna piange non è mai la fine, ma l’inizio di una tragedia.
SARA Piango perché sono una scema, cazzo sai che ti dico? Ti meritavi di essere tradito ed io non l’ho fatto, mi sono tirata indietro proprio sul più bello.
GIULIO Lo senti ancora allora?
SARA Io sento solo la tua ossessione. E le ossessioni si combattono con la stessa moneta, del resto i drogati si curano con la stessa droga.
GIULIO Mi stai dicendo che sei pentita perché non ci hai scopato?
SARA Sono certa che se fosse successo non staremmo qui a parlarne. E invece quell’inutile bacio tu lo vivi come qualcosa di incompiuto. Capisci ora?
GIULIO Ora non tergiversare, leggi quel cazzo di messaggio.
SARA A questo punto non lo leggo, cascasse il mondo, non lo leggo cazzo!
GIULIO Ma perché ti inalberi? Perché sei nervosa?
SARA Non lo leggo perché non te lo meriti, devi crepare di gelosia e pensare che quando sei fuori mi faccio scopare dal mio amante.
GIULIO O bene siamo arrivati al dunque.
SARA Sei tu che vuoi che ti dica queste cose, perché devi ancora elaborare quel pseudo tradimento. Qualunque cosa ti dica non saresti contento, neanche della verità.
GIULIO Guarda che basterebbe leggere il messaggio.
SARA Sì ok, come prima, ma poi ricominci, del resto non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
GIULIO Te lo giuro.
SARA Cosa giuri?
GIULIO Che non tornerò mai più su questo argomento.
SARA Promesso?
GIULIO Promesso.
SARA Giulio, che sia l’ultima volta che mi ricordi di quel tizio. Sono esausta, capisci?

LA DONNA PRENDE IL TELEFONO E APRE IL MESSAGGIO: “CIAO SARA, SONO SEMPRE LAURA, VOLEVO DIRTI CHE I RAGAZZI USCIRANNO ALLE 12,30. SCUSA PER L’ERRORE DI PRIMA. CIAO.”

SARA Soddisfatto ora?
GIULIO Scusa, ma non poteva dirtelo domattina all’entrata di scuola.
SARA Senti non lo so, comunque chiedilo a lei, io non so cosa risponderti. Chiuso l’argomento?
GIULIO Non capisco, mi sembra tanto strano.
SARA Che fai ricominci ora?
GIULIO Potrebbe essere un messaggio in codice.
SARA Ovvero?
GIULIO Potrebbe essere il tuo amante che ha rettificato l’ora dell’appuntamento. Del resto io sono al lavoro, Francesco a scuola per cui…
SARA Giulio non ce la faccio più. Cazzo tu sei malato, devi assolutamente farti curare!
GIULIO Non sono malato, è solo una constatazione.
SARA Constatazione di cosa? È solo un banale messaggio della madre di un compagno di scuola di Francesco.
GIULIO Dici banale? A me sembra tutto così strano. Il suono del cellulare, il fatto che non volevi che lo leggessi, l’appuntamento e poi la rettifica…
SARA Basta!!!

LA DONNA A QUEL PUNTO SI ALZA DI SCATTO. VA IN CAMERA DA LETTO E CHIUDE LA PORTA A CHIAVE.
GIULIO Cosa stai facendo.
SARA Preparo la valigia.
GIULIO Non fare la pazza.
SARA Ah sarei io la pazza?
GIULIO Ti chiedo scusa, apri la porta, ti voglio abbracciare.
SARA Ora capisci perché ci sono problemi tra noi vero?
GIULIO Ti prometto che farò il bravo.
SARA No Giulio, vado via.
GIULIO E dove vai?
SARA Scappo da te.
GIULIO Si, ma dove vai? Da tua madre?
SARA In qualsiasi posto, ma lontano da te e dalla tua ossessione.
GIULIO Dai, ma cosa ho fatto? Volevo solo sapere, tutto qui…
SARA No Giulio, mi hai sfinita, sto uscendo pazza…
GIULIO Sì ma dove vai?
SARA Vado via e tornerò solo quando sarai guarito. Ora ho solo bisogno di stare un po’ da sola.
GIULIO Ma non è che vai dal tuo amante, vero?








 









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Il racconto è frutto di fantasia.
Ogni riferimento a persone e fatti
realmente accaduti è puramente casuale.


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