Adamo di che parliamo?
Di un
brano del 1968 cantato da Adriano Celentano che poi
era il lato B del 45 giri che sull’altra facciata
riportava niente di meno che Azzurro. Entrambe le
canzoni vennero poi inserite nell'album “Azzurro/Una
carezza in un pugno” pubblicato nello stesso anno.
Questo era il titolo dell’LP nonostante contenesse
anche pezzi tipo "Canzone" e "La coppia più bella
del mondo".
Chi l’ha scritta?
Il testo è di Luciano Beretta e Miki Del
Prete mentre la musica è di Gino Santercole e Nando
de Luca che arrangiò il brano e ne diresse
l’orchestra.
Immagino il successo…
Direi clamoroso ma ovviamente il merito
andò tutto ad Azzurro, brano orecchiabile estivo e
di facile presa. Una carezza in un punto invece non
ebbe un riscontro immediato, ma si rifece più tardi
diventando un evergreen ovunque richiesto, eseguito
e ballato. Comunque il 45 giri rimase per oltre sei
mesi nella top ten occupando il primo posto per 4
settimane consecutive. Alla fine del 1968 sarà il
disco più venduto dell'anno.
Ma è
vera la storia che la canzone era stata pensata come
lato A del disco?
Sì, anzi ti dico di
più, fu la prima ad essere cantata da Celentano in
televisione Due settimane dopo l'uscita del 45 giri
la gente è sempre più conquistata dal "lato B" del
disco. Lo stesso Celentano ne rimane sorpreso. Le
ristampe sancirono il cambio della guardia
invertendo i lati dei due brani.
Di
cosa parla?
È una canzone d'amore che
racconta la tenera forza di un amore romantico e la
feroce gelosia che talvolta provoca.
L'arrangiamento, stile cavalcata western è
sottolineato dall'introduzione con archi e fiati, fa
da sottofondo alla voce dell'artista. Nel coro
femminile che accompagna è presente anche Claudia
Mori, moglie di Celentano.
Il testo
sorprese anche per l'evidente errore grammaticale…
Esatto. Al tempo Beretta e Del Prete non si
accorsero dell’evidente svista "...Ma non vorrei che
tu a mezzanotte e tre stai già pensando a un altro
uomo..."
Qualcuno ha sempre pensato
ad un doppio senso…
Beh sì in effetti
furono in molti che pensarono ad una sorta di velato
inno alla masturbazione, appunto la carezza in un
pugno. Sembra che lo stesso Santercole ne avvalorò
la tesi.
Chi era costui?
Gino Santercole era un cantautore, compositore,
attore e chitarrista italiano. Il suo nome rimarrà
per sempre legato a due canzoni, entrambe portate al
successo da Adriano Celentano: “Una carezza in un
pugno” e “Svalutation”. Figlio di Rosa, sorella di
Celentano che è quindi suo zio nonostante siano
quasi coetanei. Poi oltre che nipote divenne anche
cognato di Adriano perché sposò Anna Moroni la
sorella di Claudia Mori, moglie di Celentano.
Appassionato di rock and roll: imparò a suonare la
chitarra da autodidatta. Debuttò nel mondo della
musica, prima con i Rock Boys poi con i Ribelli. Nel
1964 debuttò da solista con il singolo “Stella
d'argento”, nel 1966 esordì a Sanremo, dove presenta
in coppia con Celentano “Il ragazzo della via
Gluck”, che venne eliminata subito ma diventò un
successo strepitoso.
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TESTO
A mezzanotte sai
che io ti penserò
ovunque tu
sarai, sei mia
e stringerò il cuscino fra le
braccia
mentre cercherò il tuo viso
che
splendido nell'ombra apparirà
mi sembrerà di
cogliere
una stella in mezzo al ciel,
così tu
non sarai lontano
quando brillerai nella mia
mano.
Ma non vorrei che tu
a mezzanotte e tre,
stai già pensando a un altro uomo.
Mi sento già
sperduto
e la mia mano
dove prima tu brillavi,
è diventata un pugno chiuso, sai.
Cattivo come
adesso
non lo sono stato mai,
e quando
mezzanotte viene,
se davvero mi vuoi bene,
pensami mezz'ora almeno,
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà.
E stringerò il cuscino fra
le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che
splendido nell'ombra apparirà.
Ma non vorrei che
tu
a mezzanotte e tre,
stai già pensando a un
altro uomo.
Mi sento già sperduto
e la mia
mano
dove prima tu brillavi,
è diventata un
pugno chiuso, sai.
Cattivo come adesso
non lo
sono stato mai,
e quando mezzanotte viene,
se
davvero mi vuoi bene,
pensami mezz'ora almeno,
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà.
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