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MUSICA PASSIONE
Storia delle Canzoni

L'avvelenata
Francesco Guccini
1976

Adamo mi parli del brano
“L'avvelenata”? È una canzone di Francesco Guccini
pubblicata nel 1976 nell’album Via Paolo Fabbri 43, il
settimo in studio del cantautore emiliano. Il titolo
dell’album è l'indirizzo dell’abitazione bolognese di
Guccini.
Riscosse un enorme successo vero? Nel
disco oltre all’avvelenata sono presenti canzoni epiche
come Piccola storia ignobile, Canzone quasi d'amore, Il
pensionato e Canzone di notte n. 2. L'album è presente
nella classifica degli album più venduti del 1976 alla
sesta posizione e in quella dei 100 dischi italiani più
belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla
posizione numero 29.
Testi e Musica di Francesco
Guccini, immagino… Ovvio, collaborarono tra l’altro
alla realizzazione a studio Ares Tavolazzi al
contrabbasso e basso; Ellade Bandini alla batteria;
Vince Tempera alle tastiere; Maurizio Vandelli alla
chitarra.
Parliamo del brano l’avvelenata?
L'avvelenata è una delle canzoni più note di Guccini. Si
tratta di uno sfogo del cantautore scritto di getto in
treno in seguito ad una stroncatura del suo album Stanze
di vita quotidiana pubblicato nel 1974 da parte del
giovane critico Riccardo Bertoncelli, il quale, sulle
pagine della rivista musicale Gong, accusò Guccini di
aver scritto le canzoni dell'album forzatamente. Insomma
fu una stroncatura senza appello tanto che in
quell’articolo Guccini venne considerato un artista
finito.
Poi cosa accadde? Guccini rispose con
questa canzone, proponendola per la prima volta in un
concerto. Bertoncelli venne a sapere della cosa e
telefonò al cantautore, che si rivelò "sorpreso ma
gentile". I due si incontrarono nella casa di Via Paolo
Fabbri e Guccini suonò alla chitarra il brano. I due
riuscirono a chiarirsi, e il cantautore si offrì di
togliere il nome del critico dal testo, ma Bertoncelli
rispose: "Ora che ci conosciamo, non ha più senso."
Poi anche Bertoncelli fece autocritica… Disse che
"era un viziaccio dell'epoca insegnare agli artisti cosa
dovevano fare, anzi, chi dovevano essere, e io c'ero
cascato con lo zelo leninista di una Guardia Rossa."
Ma è anche uno sfogo contro i suoi colleghi… Beh
questi versi parlano chiaro: «Colleghi cantautori,
eletta schiera, / che si vende alla sera, per un po' di
milioni, / voi che siete capaci, fate bene / a aver le
tasche piene, e non solo i coglioni». Siamo negli anni
‘70 e i giovani dell’epoca contestavano gli artisti che
nonostante predicassero alti ideali si vendevano per
denaro con lauti cachet. Francesco De Gregori fu
addirittura aggredito e costretto ad interrompere un
concerto a Milano.
Anche Guccini non ne fu
esente… Esatto per cui in questo sfogo si rivolge al
pubblico con: "Io tutto io niente io stronzo io
ubriacone... io ricco... negro ebreo comunista...". Come
dire: mi state accusando di tutto e del contrario di
tutto ed io non posso stare qui ad ascoltare chiunque ha
un tiramento! E in questo contesto sembra dire: “Approvo
persino i colleghi cantautori che lo fanno solo per
soldi, fanno bene se hanno i "coglioni" di sopportare
tutto questo: tutte le accuse, tutti gli insulti, tutti
le pretese del pubblico e della critica. Io invece sono
nato fesso, continuerò a fare canzonette per chi le
vuole ascoltare, fregandomene altamente di tutto il
resto.
Quasi un atto di ribellione… Direi un
solenne coming out. In un certo senso si scusa, dice che
è figlio di gente semplice e ignorante, di quella gente
che crede nella pensione e nel posto fisso. Dice di
esserci capitato per caso in quel mondo, che non ha fame
di gloria, che canta solo per divertimento. E alla fine
sfida il suo pubblico affermando “Potete semplicemente
fare a meno di comprare i miei dischi!”
Da
quanto si sa la canzone non è amata da Guccini… e se non
sbaglio qualche anno fa dichiarò che non la scriverebbe
più al giorno d’oggi. Si tratta di un pezzo anomalo
rispetto al suo repertorio, inizialmente la canzone era
priva di titolo, solo successivamente fu chiamata
"L'Avvelenata". Guccini addirittura ha passato anni a
rinnegarla rifiutandosi prima di inciderla e poi di
cantarla nei suoi concerti. Solo nella tournee "D'amore,
di morte e di altre sciocchezze", il cantautore diede
finalmente in pasto al suo pubblico quello che gli
chiedeva da anni
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L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/L%27avvelenata
https://it.wikipedia.org/wiki/Via_Paolo_Fabbri_43
https://significatotestocanzone.blogspot.com/2015/
03/lavvelenata-francesco-guccini.html
https://significatocanzone.it/l-avvelenata-
francesco-guccini-significato-testo
http://www.artspecialday.com/9art/2020/06/14
/music-poetry-lavvelenata-guccini/
LEGGI LA STORIA DELLE ALTRE CANZONI SU MUSICAPASSIONE


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