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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Simone Signoret
La più celebre cornuta del mondo
Considerata una
delle più grandi attrici della storia del cinema, sposò Yves
Montand, lui la tradì con Marilyn Monroe e lei diventò la più
celebre cornuta del mondo (Wiesbaden, 25 marzo 1921 –
Autheuil-Authouillet, 30 settembre 1985)

Madame le sue
origini? Il mio nome vero è
Simone-Henriette-Charlotte Kaminker e sono la
primogenita di André Kaminker, un ebreo polacco, e della
parigina Georgette Signoret. Sono nata a Wiesbaden, un
paesino tedesco che nel 1921 si trovava sotto
l'occupazione francese. Due anni dopo la mia nascita i
miei si trasferirono a Neuilly-sur-Seine, un sobborgo di
Parigi, dove frequentai le scuole elementari, medie e
superiori.
Perché intraprese la carriera di
attice? Fu un puro caso. Nel 1941 trovai lavoro come
segretaria per Le nouveau temps, una rivista fondata da
Jean Luchaire, padre della mia ex compagna di scuola
Corinne. E fu proprio grazie a Corinne, che aveva
cominciato a recitare sul grande schermo, che venni
introdotta nell'ambiente cinematografico e adottai come
nome d'arte quello della madre.
Nel 1943 conobbe
Yves Allégret… Lui era regista e sceneggiatore e
grazie a lui recitai in ruoli importanti come nei film
L'albergo della malavita e Dédée d'Anvers dove
interpretavo la parte di una prostituta sfruttata.
Poi il matrimonio… Con Yves ci sposammo nel 1948,
la nostra prima figlia morì pochi giorni dopo la sua
nascita, poi subito dopo concepimmo Catherine.
Lei è sempre stata considerata una donna
anticonformista… Al tempo frequentavo il mondo
intellettuale della Rive gauche, portavo pantaloni di
flanella, maglioni a collo alto e fumavo le Caporal e le
Gauloises. Ero piuttosto combattiva, devota alla causa
della giustizia sociale, e fu in quel periodo che
conobbi Jacques Prévert.
Fu proprio Prévert che
le presentò Yves Montand, il suo grande amore… Yves
che aveva lo stesso nome di mio marito era un italiano,
alla nascita Ivo Livi, arrivato in Francia da bambino.
Da scaricatore di porto era diventato cantante grazie a
Édith Piaf che aveva scoperto e lanciato.
Un
colpo di fulmine… Me ne innamorai pazzamente e
nell'agosto 1949 Simone decisi di lasciare Allégret e di
andare a vivere con Montand. Dopo il divorzio ci
sposammo il 22 dicembre del 1951.
Intanto la sua
carriera cinematografica proseguiva alla grande… Dopo
alcuni film prestigiosi, come Il piacere e l'amore di
Max Ophüls, Casco d'oro di Jacques Becker, I diabolici
di Henri-Georges Clouzot, La selva dei dannati di Luis
Buñuel e Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli dove
vestivo i panni di una matura prostituta, nel 1960
ottenni l'Oscar come migliore attrice protagonista per
La strada dei quartieri alti.
Possiamo dire:
Maledetto Oscar? Beh sì… A Hollywood per la cerimonia
degli Oscar, alloggiammo al Beverly Hills Hotel, in un
bungalow a fianco a quello occupato da Marilyn Monroe e
dal marito Arthur Miller. Simpatizzammo ed uscimmo varie
volte a cena e diventammo amici al punto che Marilyn
volle Yves come suo partner nel film Facciamo l'amore
per la regia di George Cukor, che avrebbe dovuto girare
di lì a poco.
Poi cosa successe? Tenga conto
che Miller e Marilyn erano ai ferri corti e quando
ripartii da sola per la Francia per esigenze di lavoro,
durante la lavorazione di quel film, scoppiò una forte
passione fra mio marito e Marilyn che diventò in breve
di dominio pubblico. "Mi chinai per darle il bacio della
buonanotte, ma d'un tratto il bacio si fece selvaggio,
un incendio, un uragano. Non potevo fermarmi." Ebbe a
confessare, in seguito, Yves.
Lei come la prese?
Ovviamente soffrii molto, ma per me fu un fatto quasi
inevitabile e la presi con filosofia, a chi mi chiedeva
del mio stato d’animo rispondevo razionalmente: "Se
Marilyn Monroe è innamorata di mio marito, questo prova
che ha buon gusto, perché ne sono innamorata anch'io!"
Vi riconciliaste vero? Al termine delle
riprese e dopo la promozione del film Yves tornò a
Parigi ed io pretesi di farmi fotografare insieme a lui
davanti dai fotografi di Paris-Match. Lui accettò
volentieri facendo capire con la sua disponibilità che
non era affatto innamorato della bella bionda americana.
Come se niente fosse riprendemmo la nostra vita assieme.
Sì certo lui mi aveva tradita con la donna più bella del
mondo ed io diventai la cornuta più celebre del mondo,
ma io lo avevo sempre saputo che Yves aveva il vizio
delle donne e nonostante i frequenti tradimenti non ci
lasciammo mai.
Nel 1976 Simone Signoret
pubblicò la sua autobiografia, La nostalgia non è più
quella di un tempo. L'ultimo film da lei interpretato,
L'Etoile du Nord, risale al 1981. Successivamente la sua
salute iniziò a deteriorarsi e una grave malattia della
retina la rese progressivamente cieca. Il 30 settembre
1985, all'età di 64 anni, Simone morì nella grande villa
di Autheuil-sur-Herne. Al momento della morte della
moglie, che era già invalida da tempo, Montand aveva una
relazione con la giovane Carole Amiel, la quale era
stata la sua assistente durante la tournée come
chansonnier dell'82. Con lei Yves ebbe il suo unico
figlio, Valentin, alla fine dell'88. Yves Montand
morì nel 91 di infarto. Aveva 70 anni. La compagna lo
fece seppellire a fianco a Simone, nel cimitero di Père
Lachaise.
Cathérine Allegret, figlia di Simone e
del suo primo marito, Yves Allegret, all'età di 58 anni,
nel 2004 pubblicò un libro autobiografico, dove raccontò
senza mezzi termini di essere stata importunata dal suo
patrigno ovvero Yves Montand con la complicità di sua
madre, la quale a seguito delle lamentele della figlia,
per non perdere definitivamente suo marito, avrebbe
detto: "Non è grave, tesoro, anzi, è carino, è un po' il
modo di prolungare la nostra storia!"
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights reserved
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Simone_Signoret
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/
quot-lui-tradi-marilyn-monroe-lei-divento-cornuta-260503.htm
http://ilblogdichiaraoscura.blogspot.com/2014/
07/cronaca-signoret-montand-complessi.html


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