|
HOME
CERCA NEL SITO
CONTATTI
COOKIE POLICY 
INTERVISTA IMPOSSIBILE

Cora Pear
La Cortigiana di Parigi
Cortigiana del
diciannovesimo secolo del demimonde francese. Nota per le sue
abilità a letto, faceva perdere la testa a ricchi nobili che
dilapidavano i loro averi pur di averla (dicembre 1836 - 8 luglio
1886)

Madame le sue
origini? Il mio nome vero è Eliza Emma Crouch e sono
nata a Plymouth nel dicembre 1836. I miei genitori erano
Frederick Crouch e Lydia Pearson. Fui battezzata nella
chiesa di Sant'Andrea insieme a mia sorella minore
Hannah Lydia.
La sua infanzia fu a dir poco
turbolenta. Mio padre era un violoncellista e
compositore, mia madre invece un contralto. Si sposarono
nel 1832. Nell'aprile 1841, quando avevo 5 anni, mio
padre lasciò moglie e figlie per trasferirsi a Londra.
Divorziò e due anni dopo sposò Elizabeth "Bessie" George
e ebbe altri due figli. Nel 1849 lasciò entrambe le
famiglie e si trasferì negli Stati Uniti. Mia madre nel
contempo si era accompagnata a Richard William Littley
che divenne di fatto il mio patrigno. La convivenza con
quell’uomo non fu facile.
Quindi andò a vivere
con i nonni paterni. Prima fui mandata in un convento
a Boulogne, in Francia, ma in seguito tornai a vivere
con mia nonna Anna Maria la quale dopo la morte di mio
nonno aveva sposato l'ex segretario della Royal
Philharmonic Society, violinista, compositore e
arrangiatore William Watts. Per mantenermi e rendermi
indipendente lavoravo in un negozio di cappelli, ma la
paga era davvero poca cosa.
A vent’anni le capitò
un fatto increscioso… Mia nonna mi parlava spesso dei
pericoli che una giovane donna doveva evitare per
strada, ma il mio carattere ribelle mi portò a
trasgredire quelle raccomandazioni così un giorno,
tornando a casa dalla chiesa, accettai le avances di un
uomo più anziano che mi si avvicinò per strada. Facemmo
amicizia, lui mi portò in una taverna, mi comprò dolci e
bevvi così tanto alcol che quella sera persi la mia
verginità.
Era stata violentata vero? Non
solo, al risveglio scoprii che l'uomo, Per la sua
verginità l’uomo, un mercante di diamanti, mi aveva
lasciato una banconota da cinque sterline, una somma
enorme al tempo che mi permise di non tornare a casa, di
comprarmi dei vestiti nuovi e di affittare una stanza
tutta per me a Covent Garden.
Poi cosa successe?
Sola a Londra conobbi Robert Bignell che divenne ben
presto il mio amante. Lui era proprietario di una famosa
casa di appuntamenti, l'Argyll Rooms. Posto in cui si
poteva ballare, bere o affittare ragazze per qualche
ora. Lasciai la mia casa Di Covent Garrden e mi
trasferii in una suite dell’Argyll Rooms, diventando di
fatto la compagna ufficiale di Robert.
Insomma
aveva scoperto di avere un bene prezioso con il quale
permettersi una vita agiata… Vivendo accanto a quelle
prostitute mi accorsi però che la loro era una vita
degradata e squallida col rischio di morire per gravi
malattie o addirittura ammazzate per cui decisi di
esercitare il mestiere con altre aspettative, ovvero di
essere l’amante di uomini ricchi e selezionati in modo
che mi potessero mantenere nel lusso.
Quando
accadde? Durante un viaggio in Francia. Io e Robert
fingemmo di essere sposati per goderci quel breve
soggiorno, ma poi m’innamorai così tanto di Parigi che
quando fu il momento di fare le valigie dissi a Robert
di tornare a Londra da solo. Per non essere riconosciuta
e godermi la mia vita in totale libertà presi il nome di
Cora Pearl.
Di nuovo da sola in una grande
metropoli… Iniziai a lavorare per Monsieur Roubisse,
un procuratore che procacciava clienti facoltosi. Lui mi
sistemò in una casa privata e mi insegnò i rudimenti
commerciali del mio nuovo lavoro incitandomi a
perfezionare e ampliare il mio repertorio di competenze
professionali. Lavorai per lui per circa sei anni.
Chi fu il suo primo amante degno di nota? Fu il
venticinquenne Victor Masséna, terzo duca du Rivoli e
successivamente quinto principe di Essling. Masséna si
innamorò pazzamente di me e mi fece vivere
nell'opulenza, regalandomi denaro, gioielli, servi e uno
chef privato. Con lui frequentavo assiduamente casinò e
ippodromi, e addirittura mi comprò un cavallo. E così
divenni un'abile amazzone. Con Masséna ci stetti cinque
lunghi anni, ma nell’ultimo periodo iniziai a scaldare
altri letti tra cui quello del principe Achille Murat,
due aristocratici russi e un diplomatico turco che
entrarono a far parte del mio "harem" e si sfidavano a
chi mi copriva maggiormente d’oro. Uno mi regalò un
enorme cavallo d'argento, pieno di gioielli e oro e mi
pagò 10.000 franchi per una notte in mia compagnia.
Le cronache dell’epoca dicono che all’età di 25 anni
era una delle cortigiane più celebri di Parigi. Ero
l'amante di illustri aristocratici, tra i quali il
principe d'Orange, erede al trono dei Paesi Bassi,
Ludovic, Duca de Grammont-Caderousse e soprattutto
Charles Duca de Morny , che era il fratellastro
dell'imperatore Napoleone III. Lui aveva 42 anni e la
nostra relazione durò oltre nove! Mi comprò diverse case
e un vero e proprio palazzo, noto come "Les Petites
Tuileriezsv". Con lui divenni la donna più invidiata e
desiderata di Parigi.
Così invidiata che andò a
vivere in un castello tutto per sé… Nel 1864 comprai
un maniero nella regione del Loire. Conosciuto come il
castello di Beauséjour, era davvero un posto
lussuosissimo. Pensi che il mio boudoir aveva un bagno
in bronzo e riportava le mie iniziali intarsiate in oro.
Lì iniziai a dare feste e ricevimenti di gala e
raramente c'erano meno di quindici ospiti a tavola.
Perché dava queste feste? Soprattutto perché ero
ambiziosa, e desideravo essere l’attrazione principale a
qualsiasi costo. Ricordo che durante una di queste cene
mi sdraiai nuda su un enorme piatto d’argento guarnita
con prezzemolo e portata da quattro uomini robusti.
Fu abile a mettere i suoi ammiratori l’uno contro
l’altro. Era un modo per aumentare il prezzo dei loro
regali e loro facevano a gara per assicurarsi i miei
favori. Ho sempre pensato che il denaro fosse fatto per
spendere per cui loro facendomi regali costosi onoravano
le loro ricchezze.
Dicono che fosse una donna
esibizionista e qualcuno l’ha anche definita
scandalosamente esagerata. Oh sì, vestivo in modo
creativo con l’intento di provocare scandalo e
ammirazione. Mi tingevo i capelli con colori audaci, una
volta li tinsi di giallo limone ovvero il colore della
mia carrozza. E poi mi piaceva truccarmi in modo pesante
per esaltare gli occhi e incipriami il viso per dare
alla mia pelle un aspetto scintillante. Insomma mi
piaceva ostentare la mia bellezza, mostrare il mio seno
perfetto che valorizzavo dipingendo di rosso l’areola
attorno ai capezzoli.
Più volte apparve nuda in
pubblico. Durante un ballo in maschera mi travestii
da Eva, ovvero apparvi completamente nuda. Inoltre
sempre nuda presi parte ad un’operetta di Jacques
Offenbach “Orfeo all'inferno”. Quella sera in teatro
c'erano tutti i nomi della nobiltà francese e fu un
incredibile successo! I giornali il giorno dopo
scrissero che con la mia presenza avevo abbellito il
teatro.
Le piaceva essere famosa? Vivevo solo
per quello. Nel 1867 nei locali di Parigi servivano una
bevanda soprannominata "Lacrime di Cora Pearl. Alfred
Delvau mi omaggiò sul suo giornale scrivendomi: "Lei è
oggi, signora, la fama, la preoccupazione, lo scandalo e
il brindisi di Parigi. Ovunque parlano solo di lei ..."
Ci racconta dell'affaire Duval? Avevo trentasette
anni quando mi trovai coinvolta in una relazione che
alla fine avrebbe portato al mio declino. Alexandre
Duval era un giovane ricco di dieci anni più giovane di
me. Si innamorò pazzamente di me al punto tale da
spendere tutta la sua fortuna regalandomi gioielli,
cavalli e denaro. Pensi che una volta mi donò un libro
di cento pagine in cui ogni pagina era inserita una
banconota da mille franchi.
Lo accettò? No,
anzi, preoccupata per il modo con cui stava dissipando
le sue fortune lo congedai. Lui non resistette al dolore
e tentò di suicidarsi sparandosi. Lottò per mesi tra la
vita e la morte, alla fine si riprese, ma il tragico
evento si rivelò disastroso per la mia reputazione.
Tutti i giornali ne parlarono ed io alla fine fui
indotta dalle autorità a lasciare Parigi. Prima mi recai
a Londra, poi a Monaco e a Nizza.
Sorsero delle
difficoltà finanziarie… Praticamente venni
abbandonata da tutti, il mio amante, fratello di
Napoleone, mi scrisse una lunga lettera di per sé
commovente, ma di fatto mi diceva di non poter più
sostenere la nostra relazione sia emotivamente che
finanziariamente. Lentamente fui costretta a liquidare
la mia fortuna. Nel 1873 vendetti la mia casa in rue
Chaillot e poi il castello nel Loiret. Nel 1883 per
mantenermi fui costretta ad esercitare il mestiere più
antico del mondo come una puttana comune. Presi un
appartamento sopra il negozio di un carrozziere vicino
agli Champs-Elysées, dove ricevevo i clienti.
Disperata ricattò i suoi vecchi amanti vero? Scrissi
“Le Mémoires de Cora Pearl” e prima di pubblicarla
inviai le pagine ai miei ex amanti offrendo loro di
anonimizzare i loro nomi in cambio di un cospicuo
compenso. Qualcuno accettò e i nomi furono alterati ad
arte.
Subito dopo la pubblicazione delle sue
memorie, Pearl si ammalò gravemente di cancro
intestinale. Morì l'8 luglio 1886. La sua morte venne
annunciata con diversi necrologi apparsi sui giornali di
Londra e Parigi. Fu sepolta nel cimitero di Batignolles,
(lotto numero 10, fila 4), in una tomba affittata per
cinque anni. Dopo quei cinque anni, ciò che restava del
suo corpo fu trasferito in un ossario e la tomba fu
riutilizzata.
Qualche anno dopo Julian Arnold,
una sua vecchia amica scrisse nelle sue memorie: “Fuori
da un casinò a Monte Carlo ho incontrato una donna
seduta sul paracarro che piangeva pietosamente. Sembrava
avere circa cinquant'anni, bella ... ma molto sporca.
Lei mi disse che era stata cacciata dal suo
appartamento, i suoi pochi averi sequestrati dal padrone
di casa al posto dell'affitto. Non aveva un posto dove
andare ed era affamata e infelice. Ebbene, quella donna
era Cora Pearl!”
|

INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights reserved
FONTI:
https://en.wikipedia.org/wiki/Cora_Pearl
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/vita
ossessioni-amanti-cora-pearl-bella-cortigiana-171096.htm
http://www.aletes.it/cora-pearl-le-memoires-cortigiana/


Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti

|
|