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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Agnès Sorel
Signora della bellezza
Conosciuta con il soprannome di Dame de beauté è
stata una nobildonna francese favorita del re Carlo VII di Francia,
al quale diede quattro figlie e morì dando alla luce l'ultima. È
stata oggetto di numerosi dipinti e opere d'arte contemporanei, tra
cui La Vergine e il bambino circondati dagli angeli di Jean Fouquet.
È considerata la prima amante reale di un re francese ufficialmente
riconosciuta
(1422 circa – Le Mesnil-sous-Jumièges, 9 febbraio 1450)

Madame le sue
origini? Sono nata nel 1422, da una famiglia della
piccola nobiltà di provincia, al servizio della nobiltà
angioina. Miol padre era Jean Sorel, signore di Coudun
nei pressi di Compiègne, e mia madre era Caterina di
Maignelais, castellana di Verneuil-en-Bourbonnais.
Dove trascorse la sua adolescenza? In Piccardia
ricevetti una buona educazione presso il castello di
Maignelay-Montigny nell'Oise, dove studiai per rivestire
a corte l'incarico di damigella di compagnia di Isabella
di Lorena, moglie del re di Napoli, Renato d'Angiò.
Dicono fosse molto bella… e viene descritta come
donna assai intelligente, coltissima, affascinante e
dolce A corte fui presto notata dal re Carlo VII e
nel 1444 passai dal rango di damigella d'onore
d'Isabella di Lorena a quello di prima donna ufficiosa
del regno di Francia.
Dicono che fu lei a fare
uscire il re da una profonda depressione. Portai
nella sua vita una ventata di novità ed ebbi lo statuto
di favorita ufficiale del re, il che era una grossa
novità a corte, poiché fino ad allora le amanti dei re
di Francia dovevano rimanere nell'ombra.
Carlo
VII però aveva anche altre amanti… Si parla di una sorta
di harem Ben presto rimasi la sua unica favorita
oscurando persino la regina. A lui piaceva il mio modo
di pormi, le mie stravaganze e l’arte di vivere. Pensi
che fui la prima donna ad abbandonare veli e pettorine
inventando la scollatura a spalle nude.
Quelle
scollature provocarono scandalo a Corte, vero? Ben
presto altre donne mi seguirono e diventarono di moda
anche se vennero definite troppo licenziose e segno di
dissolutezza. Vi fu anche l’intervento dell'arcivescovo
di Reims, Jean Juvénal des Ursins, il quale consigliò al
re di correggere la moda delle "aperture frontali
attraverso le quali si vedono i capezzoli e i seni delle
donne".
Carlo era innamorato di lei… Solo nel
primo anno della nostra relazione mi regalò gioielli per
un valore di ventimila e seicento scudi, tra i quali il
primo diamante tagliato noto in quel tempo. Divenni la
miglior cliente di Jacques Cœur, grand'argentiere del re
e mercante internazionale di preziosi.
Dicono
che fosse molto abile nello sfruttare la sua influenza
sul sovrano… Imposi al re numerosi amici come
consiglieri a corte. Riuscii a farmi concedere dal re i
feudi di Beauté-sur-Marne, Vernon, Issoudun,
Roquecezière e Loches.
Ma non era benvoluta da
tutti… Il Delfino, futuro Luigi XI, non mi sopportava
e sosteneva che il mio comportamento e la mia presenza
schernissero sua madre. Un giorno addirittura m'inseguì,
spada in pugno, per gli appartamenti reali, tanto che
riuscii a sfuggirgli solo rifugiandosi nella camera da
letto del re. Seccato da tanta impertinenza, Carlo VII
scacciò il figlio da corte, inviandolo a governare il
Delfinato.
Diede quattro figlie al re… Ero
felice di servire sua Maestà e la patria. Quasi alla
fine della quarta gravidanza, mi trasferii vicino al re,
che combattendo contro gli inglesi, aveva stabilito il
suo quartier generale a Rouen. Mi stabilii nell'abbazia
di Jumieges, vicino a Rouen, ove diedi alla luce mia
figlia, la quarta, nata prematura.
Pochi giorni
dopo il parto Agnese venne colpita da un "flusso di
ventre", e dopo poche ore morì di febbre puerperale
raccomandando la sua anima a Dio ed alla Vergine Maria.
Ebbe solo il tempo di lasciare in eredità i suoi
numerosi gioielli al re Carlo VII. Desolato, il re
dispose l'esecuzione di due splendide tombe in marmo:
una, contenente il cuore di Agnese, a Jumiège, l'altra,
contenente il corpo, a Loches.
La rapidità del
suo decesso fece credere che si fosse trattato di un
avvelenamento. Solo nel 2004 si è fatta luce su
questo giallo storico; è stata eseguita dall’Ospedale
universitario di Lille un’autopsia sui resti e ne é
emerso un avvelenamento da sali di mercurio. In poche
parole fu l’ingestione di questo metallo pesante a
provocare la morte. Fra i principali indiziati si
trovano soltanto persone a lei molto vicine: ovvero il
Delfino Luigi, sua cugina Antonietta di Maignelais, che
tre mesi dopo la sua morte ne prese il posto nel letto
del re e il Medico Robert Poitevin, cui andò una parte
della sua eredità.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights reserved
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Agnese_Sorel
https://www.vanillamagazine.it/agnes-sorel-
la-scandalosa-amante-di-carlo-vii-assassinata- con-il-mercurio/


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