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VIAGGIO NEL PIACERE

IL MESTIERE ANTICO
Jakarta Mon Amour

..Jakarta è un’enorme metropoli, che ospita oltre 10 milioni di
persone di diverse etnie provenienti da tutta l’Indonesia. È una città
ricca di contraddizioni, qui esiste la povertà più povera e la ricchezza
sfrenata, passeggiando per la città si possono vedere enormi grattacieli
dove vengono ospitati uffici, alberghi con piscine sospese, discoteche e
centri massaggi a ridosso di agglomerati di capanne, dove una sterminata
popolazione vive nel fango, fogne a cielo aperto e in mezzo ai topi.
Comunque superato lo shock iniziale si può iniziare a godere di tutte le
attrattive che offre questa città, al di là dell’inquinamento e del forte
spaccato sociale tra i cittadini più abbienti e coloro che invece vivono
nella miseria.
Jalan Jaksa è un quartiere dove si vive 24 ore su 24
e dove ci si può immergere e divertirsi tranquillamente anche con un
budget risicato. Insomma un quartiere a buon mercato dove è possibile
trovare bar e locali notturni, bere cocktails e fare amicizie. Ovviamente
come in tutte le metropoli del mondo la criminalità da queste parti è un
fenomeno molto diffuso. Specialmente nella zona del porto, nell’area di
Kota uno dei luoghi più frequentati da turisti dove droga e prostituzione
vanno a braccetto.
Qui la prostituzione come in tutta l’Indonesia
è illegale ed è considerata un “reato contro la decenza e la moralità”, ma
le autorità chiudono un occhio anzi due ed è generalmente tollerata se la
ragazza in questione elargisce la mancia a chi di dovere. Purtroppo sia di
notte che di giorno si possono vedere ragazzine minorenni che svolgono
l’attività più antica del mondo e si calcola che da queste parti circa il
30 per cento delle prostitute indonesiane ha meno di 18 anni.
Di
solito lavorano in discoteche, locali pubblici, centri massaggi, negozi di
Karaoke, ma soprattutto nell’area dei bordelli. Ovviamente chi ha avuto la
sfortuna di visitarne qualcuno sconsiglia di andarci in quanto sono locali
dove le ragazze lavorano ammassate in situazione di grave sfruttamento,
abuso e in condizioni igieniche terribili. Purtroppo il paese è meta del
turismo sessuale ed è divenuto un problema d'ampia portata specialmente
nelle isole resort di Batam e Bali.
Nel nostro giro di
ricognizione, al Blu Bela Bar incontriamo Batari che in indonesiano
significa dea. In effetti è una bellissima ragazza molto più alta e
prosperosa della media. Truccatissima, bionda tinta e con due enormi
lampadari che pendono dalle orecchie, per il costo di una prestazione
sessuale, decide di farsi intervistare. La nostra conversazione è più
volte interrotta dalla suoneria del suo cellulare che intona l’inno
americano. Parla uno stentato inglese, ma riusciamo a capirci.
Ci
dice che qui la maggior parte delle ragazze di campagna sono spinte alla
prostituzione dalla stessa famiglia di appartenenza perché estremamente
povere e il loro guadagno serve per mantenere tutta la famiglia di solito
molto numerosa. Viene offerto loro l’opportunità di andare a lavorare
nelle grandi città. Altre invece vengono buttate sul marciapiede con la
forza e le minacce, poi violentate, costrette a prostituirsi e a
consegnare tutto l’intero guadagno serale ai loro protettori.
Batari è una prostituta di fascia alta, svolge la sua attività nelle ore
serali nei locali e discoteche mentre di giorno è ospite di un centro
massaggi. Di solito incontra i suoi clienti in un Relokalisasi, una sorta
di case residenziali specifiche per la prostituzione. Questi bordelli
vengono gestiti in base alle normative messe in esecuzione dal governo
locale e sono oggetto di continue retate da parte della polizia, dopo il
pagamento di una multa le prostitute vengono rimesse in libertà, divenendo
in tal modo una semplice fonte di reddito per lo Stato.
Lei
proviene da una famiglia medio alta, è diplomata ed ha deciso dopo la
scuola di fare questa attività per l’attrattiva di poter guadagnare molti
soldi e velocemente. Dice che tra un anno o due smetterà e raggiungerà una
sua cugina a Los Angeles. Lei guadagna all’incirca 30 milioni di rupie al
mese ossia 3500 dollari. Ogni prestazione varia dai 100 ai 400 dollari,
ovviamente dipende dal servizio e dal tempo.
È molto bella e
sorride quando parla di sue colleghe disposte a tutte pur di sbarcare il
lunario, mi dice addirittura che alcune fingono di essere vergini e
mettono in vendita la loro verginità attraverso un sito internet. La
piattaforma prevede anche la possibilità di contattare donne disponibili a
sottoscrivere il nikah siri, un matrimonio islamico che non richiede
riconoscimento civile. Una sorta di unione temporanea spesso praticato da
uomini ricchi ed alti funzionari, che sposano una donna con il consenso e
l’approvazione della “prima ed ufficiale” moglie.
Prima di andare
via mi dice ammiccando: “Sai qui in Indonesia c’è uno vecchio detto che
dice che se hai rapporti sessuali con altre persone al di fuori del
matrimonio, porta fortuna al proprio partner. Tu hai una compagna?”
Sorrido, mi alzo, pago le birre e non rispondo.
Cosa si fa per non
avere sensi di colpa!
FINE. .. |



ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
WEB REPORTAGE
© All rights
reserved FONTI
http://www.asianews.it/notizie-it/Jakarta,
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