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GIALLO PASSIONE

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Jane Birkin & Serge Gainsbourg
La storia peccaminosa
Eros, alcool e follia. La complicità tra i due è totale e Jane realizza i suoi desideri più reconditi, tanto che una sera, davanti a due dozzine di ostriche e vino, dice a Serge: “Voglio fare la puttana! Lei è vestita con miniabito nero e stivali alti fino alla coscia.
10 minuti dopo sono fuori dal locale e scelgono il bordello più becero di Pigalle… ma rischiano di essere picchiati da due prostitute che scambiano Jane per una di loro che ha sconfinato nel quartiere sbagliato




 
Questa storia ha un prologo vero?
Beh direi di sì, tutto nasce il 19 ottobre del 1967 quando Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg si incontrano per la prima volta nello studio di registrazione Barclay, Avenue Hoche, a Parigi per incidere “Je t'aime... moi non plus”. Tra B.B., estroversa e seducente, e Serge, ombroso e introverso, è subito intesa. Vanno a cena in un ristorante di Montmartre: ballano, bevono, ridono. Quando il giorno dopo tornano in sala qualcuno asserisce che per rendere ancora più reali quei gemiti i due si lasciano andare ad un vero amplesso consumato lì in sala. Insomma inizia una relazione segreta che durerà tre mesi all’incirca. Lui, amante delle donne, lei sposata con il miliardario, Gunter Sachs.

Come entra Jane Birkin in questa storia?
Semplice, Brigitte Bardot è all'apice della fama e simbolo del desiderio per eccellenza. Dopo aver registrato il brano però ci ripensa e implora Gainsbourg di non pubblicare la canzone forse perché teme lo scandalo e soprattutto l’ira del marito. Sta di fatto che il nastro rimane ad ammuffire almeno per i tre mesi che i due rimangono insieme.

A quel punto?
Gainsbourg crede in quella canzone e allora cerca disperatamente un’altra partner, arrivando a proporla a varie cantanti, tra cui Marianne Faithfull, Valérie Lagrange, Mireille Darc ecc… Poi la scelta cade sull’attrice inglese. L’aveva conosciuta nel film Slogan. L’attrice inglese era reduce dal successo di Blow-Up di Michelangelo Antonioni, anche grazie alla scena in cui era apparsa a seno nudo. Nasce tra loro una forte simpatia che li porterà in poco tempo ad avere una vera e propria relazione decidendo insieme di andare ad abitare all'Hotel di rue des Beaux Arts, nella stessa stanza in cui il 30 novembre del 1900 era deceduto Oscar Wilde.

Quindi incisero insieme “Je t'aime... moi non plus”…
Risulterà sicuramente una interpretazione molto più efficace rispetto a quella della Bardot, un po’ troppo algida. Ancora oggi, dopo diversi decenni, il brano cantato dalla Birkin mantiene un impatto notevole e probabilmente mai superato nella sua narrazione dell'"amour physique". Comunque entrano in sala di registrazione nel dicembre del 1968 esattamente 58 settimane dopo la registrazione con la Bardot. Serge si presenta di nuovo allo studio Barclay, accompagnato questa volta dalla bella Jane. Lei esegue il brano cantando un’ottava sopra Brigitte, ma questa volta non c’è alcun amplesso! La canzone viene pubblicata l'anno successivo. Ovviamente provoca un enorme scandalo facendo di conseguenza vendere al disco più di cinque milioni di copie e rendendo la coppia assai celebre.

Serge Gainsbourg e Jane Birkin…
Lui è un geniale ed eclettico protagonista dello spettacolo francese, brutto ma affascinante col gusto del peccato e del proibito. Lei è una presenza fissa del jet-set dell’epoca, icona della moda con il seno al vento quando ancora era tabù, bella e sensuale. Insomma la coppia dello scandalo per eccellenza, i meravigliosi e spregiudicatissimi interpreti di Je t’aime… moi non plus, ovvero un successo senza precedenti.

Chi è lui?
Serge è nato nel 1928 a Parigi da genitori immigrati ebrei ucraini, suo padre è un musicista, sua madre un mezzosoprano. I suoi si sono sposati nel 1918 ad Odessa per trasferirsi poi nel 1921 a Parigi. Vivono in Rue de la Chine e nel 1928 hanno due gemelli, Liliane e Lucien. Lucien da adolescente inizia a studiare il pianoforte e frequenta l’istituto d’arte. Qui conosce la modella russa Elizabeth Levitsky. I due si piacciono e si sposano nel 1951 divorziando sei anni dopo. Intanto frequenta locali come chansonnier e in una di quelle occasioni adotta il nome d'arte Serge. Ormai famoso come cantante nel 1964 sposa Béatrice Pancrazzi, una donna aristocratica dall'indole possessiva. Poi nel 1967 incontra Brigitte Bardot durante il Sacha Show, programma televisivo condotto da Sacha Distel. Come detto la Bardot è sposata per cui la relazione è segretissima e breve. Quando si lasciano Serge accetta una proposta per fare l’attore e l’autore della colonna sonora del film Slogan, la protagonista femminile è Jane Birkin che all’ultimo momento ha sostituito Marisa Berenson.


Chi è Jane Birkin?
È nata a Londra, nell' elegante quartiere di Chelsea nel 1946. Discende da una famiglia che ha fatto fortuna con l'industria del merletto nel Nottinghamshire. Vanta discendenze nobili, una sua prozia, Winifred May Birkin, è stata amante del Principe di Galles, ovvero il futuro Edoardo VIII. Lei è la seconda figlia del maggiore David Birkin, comandante della Royal Navy ed eroe della seconda guerra mondiale, e dell'attrice e cantante Judy Campbell. Seguendo le orme della madre, all'età di 17 anni intraprende la carriera di attrice teatrale e cantante. Si sposa a 19 anni con il compositore inglese John Barry. Lui è un uomo maturo e all' apice del successo, in particolare per le colonne sonore che hanno contribuito a rendere James Bond un'icona della cultura pop. Con lui fa per la prima volta l’amore e da quel matrimonio nasce la loro figlia, Kate Barry, nata nel 1967 e morta a Parigi nel 2013, precipitando dal quarto piano del suo appartamento. Durante quella relazione Jane capisce di essere ossessionata dal sesso. Dice: «Non riuscivo a pensare ad altro. Ma non potevo dire a John che era sposato con una maniaca sessuale!» Del resto il marito non è un amante troppo focoso: «Quando ero incinta non voleva neanche toccarmi.» Il rapporto traballa. Lei decide di dedicarsi completamente alla carriera di attrice. Dopo l’esordio nel film “Non tutti ce l'hanno” di Richard Lester, ottiene una parte in Blow Up di Michelangelo Antonioni, ed è prorpio per la scena in cui compare in topless che Jane diventa un personaggio famoso. Poi si trasferisce in Francia e nel 1968 sul set del film Slogan conosce Serge.

Cosa succede dopo?
L'inizio di questo legame è un vero disastro, perché Jane è ancora un'innocente ventenne e per di più non conosce il francese, come lui non conosce l’inglese e oltretutto è uno snob navigato e borioso sicuramente non adatto alla ragazzina inglese. A detta di lei un vero stronzo arrogante e presuntuoso, ma soprattutto un vero anticonformista. Nonostante le premesse e seguendo la logica dei poli opposti che si attraggono, tra i due inizia una vera relazione che porta Serge a lasciare la moglie incinta e Jane a lasciare definitivamente suo marito John Barry.

Com’è il primo incontro tra i due?
La prima serata è un tour nella Parigi notturna, da un locale all' altro, che finisce ineluttabilmente nella camera di Serge all'Hilton. Jane ne è appagata lo descrive come un uomo sensuale e sessualmente meraviglioso, ma anche brillante e unico. È a quel punto che Serge propone a Jane di reinterpretare “Je t'aime... moi non plus”, e lei accetta superando gli ostacoli dovuti innanzitutto al fatto che quella canzone è legata a Brigitte Bardot e in secondo luogo alla lingua. Nel 1971 hanno una figlia, Charlotte, anche lei diventerà una discreta attrice e cantante.

La coppia Jane e Serge diventa simbolo della libertà sessuale in un Paese ancora bigotto…
La canzone “Je t' aime... moi non plus” fa lievitare la fama dei due come una coppia spregiudicata, ma anche i loro comportamenti non sono da meno. La complicità è totale e massima, Jane realizza i suoi desideri più reconditi, tanto che una sera, dopo due dozzine di ostriche e un po’ di vino di troppo, lei vuole andare in un bordello per giocare a fare la puttana, insomma per esibirsi per lui! Dieci minuti dopo sono fuori dal locale, lei è vestita con miniabito nero e stivali alti fino alla coscia, la fantasia stava diventando realtà e allora scelgono il bordello più becero di Pigalle, ma rischiano di essere picchiati da due prostitute che scambiano Jane per una di loro che ha sconfinato nel quartiere sbagliato. Allora risalgono di fretta in taxi e si rifugiano in un albergo, ma il titolare scambia Serge per un maniaco sessuale e pedofilo, in effetti Jane dimostra meno della sua età, credono sia minorenne.

Poi però subentra un senso di insoddisfazione per entrambi…
Lui sembra diventare indifferente. Lei ha bisogno di essere necessaria e sentirsi desiderata dal suo uomo. Lui è troppo egoista per farlo ed è sempre ubriaco. L' alcol a mano a mano lo trasforma in una persona diversa. Farnetica, fa paura, diventa violento, le fa scenate per un nonnulla e di gelosia per Roger Vadim durante le riprese di “Una donna come me”, film in cui Jane recita accanto all'ex grande amore di Serge, ovvero Brigitte Bardot. Jane è confusa.

Quindi?
Durante una serata in un ristorante esclusivo di Parigi litigano, lei gli lancia una torta in faccia, lui reagisce colpendola con uno schiaffo, le fa un occhio nero! Poi lui esce dal locale, lei lo ricorre, lo supera e si getta nella Senna. Saranno i pompieri a salvarla! Lui soffre di cuore, ma si fuma tre pacchetti di sigarette al giorno, lei gli regala una bambola gonfiabile perché ormai non si sente più indispensabile neanche per fare l’amore!

Poi cosa succede?
Succede quello che deve succedere in questi casi. Un giorno il regista Jacques Doillon inizia a corteggiare Jane e lei quasi non ci crede che possano esistere uomini che danno ancora attenzione alle donne. Forse accetta le avance, forse ci va a letto, di sicuro ci fa l’amore e questo le dà la forza e il coraggio di lasciare Serge. Siamo nel 1980 Serge è sconvolto, sbanda. È ferito. Incredulo. Non vuole perderla, sa che Jane è ancora innamorata di lui, ma il suo orgoglio gli impedisce di farsi avanti, di chiedere scusa per il suo comportamento che l’ha buttata nelle braccia di un altro. E alla fine la perde del tutto perché Jane sposerà Jacques Doillon e avrà nel 1982 la sua terza figlia Lou.

E Serge cosa fa?
Nonostante la dipendenza dall'alcool, l'imminente cecità e i sintomi di una cirrosi continua a comporre colonne sonore e dalla relazione con la modella Caroline von Paulus, in arte Bambou, nasce il suo quarto figlio, Lucien, detto Lulu. Fedele a se stesso nel 1984 durante una trasmissione televisiva brucia una banconota da 500 franchi per ribellarsi al sistema fiscale troppo pressante e in un'altra ospitata televisiva dichiara a Whitney Houston, ospite con lui del programma, l'intenzione di voler portarla a letto alla fine della trasmissione. La notte del 2 marzo 1991, nella sua casa di Rue De Verneuil, Serge, poco più che sessantenne, muore a causa di un attacco cardiaco. Viene sepolto pochi giorni dopo nel cimitero di Montparnasse.


Esce ora in Italia Munkey Diaries. Diario 1957-1982 (Edizioni Clichy, pagg. 376) di Jane Birkin nel quale l'attrice inglese a 71 anni, si mette a nudo rivelando i dettagli più intimi della sua vita privata ed in effetti il libro non è altro che la pubblicazione integrale del suo diario: dal primo matrimonio all'amore (mai finito) per Serge Gainsbourg.
 











 





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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
Alessandro Gnocchi per “il Giornale”
https://www.dagospia.com/
https://www.vanityfair.it/people/gossip/
https://it.wikipedia.org/wiki/Jane_Birkin
https://it.wikipedia.org/wiki/Serge_Gainsbourg


FOTO GOOGLE IMAGE












 
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