Adamo di che parla il brano di Venditti?
Il
brano, pubblicato in formato 45 giri insieme ad un altro grande
successo del cantautore romano, 'Ci vorrebbe un amico', racconta
le emozioni provate dallo stesso Venditti in un'estate romana di
fine anni Sessanta in cui anche lui si apprestava ad affrontare
l'esame di Maturità al liceo classico Giulio Cesare di Corso
Trieste, a Roma.
In particolare?
Il
testo ripercorre le vicende di quella notte d'estate prima degli
esami. E mentre due ragazzi, che non si vedono da una settimana,
stanno facendo l’amore (non fermare ti prego le mie mani, sulle
tue cosce tese, chiuse come le chiese, quando ti vuoi
confessare) Roma vive la sua vita notturna: suoni di sirene,
ambulanze e polizia, probabilmente qualcuno ha perso la vita,
altri sono finiti in prigione, le mamme e i papà si svegliano
per i neonati "col biberon in mano", le nonne insonni vegliano
alle finestre, i Mondiali di calcio in tv, gli attori giovani si
svegliano presto per fare la fila a Cinecittà per i provini e
quattro ragazzi hanno concluso la loro esibizione ed escono dal
Folkstudio con gli strumenti in mano (Io mi ricordo, quattro
ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla).
Chi sono quei quattro ragazzi?
Non è
difficile pensare ai quattro amici (Antonello Venditti, Giorgio
Lo Cascio, Francesco De Gregori e Ernesto Bassignano) che si
esibivano nel locale romano ancora così giovani che “come i pini
di Roma” la vita non li spezza e neanche le innocue bombe delle
sei, chiaro riferimento ai cornetti che i ragazzi mangiavano
prima di tornare a casa alle prime luci dell'alba rispetto alla
situazione politica e ai movimenti studenteschi dell'epoca. Sono
felici e parlano di banalità e qualcuno si chiede come fanno le
segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati.
Poi cosa succede?
Il ragazzo torna a
casa e solo ora si accorge che il giorno dopo deve dare gli
esami, ma non riesco a non pensare a Claudia, la sua ragazza,
mentre gli aerei volano "tra New York e Mosca" (riferimento alla
Guerra Fredda, l’aereo era l’unico modo per oltrepassare la
cortina di ferro). Poi i ricordi svaniscono e quel ragazzo
innamorato e alle prese con il diploma è cresciuto ed è
diventato un cantautore di successo, che guarda le luci
accendersi sul palco ma forse "ancora con la voglia di
cambiare", proprio come al tempo degli esami di Maturità.
Ha avuto successo il brano?
Altroché,
questo brano continua ad accompagnare generazioni di studenti ed
è diventato l’inno della Maturità che i ragazzi cantano alla
vigilia della prima prova degli esami di Stato e che ha ispirato
anche il titolo dell’omonimo film del 2006 di Fausto Brizzi con
Nicolas Vaporidis e Giorgio Faletti. Nella classifica dei
singoli dell’anno si classificò solo al 22esimo posto, ma
l’album dal titolo Cuore arrivo quarto preceduto solo da “Va
bene, va bene così” di Vasco Rossi, “Puzzle” di Gianna Nannini e
“La donna cannone” di Francesco De Gregori.
…


Il testo
Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra
E
un pianoforte sulla spalla
Come pini di Roma, la
vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra
Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi
sposare dagli avvocati?
Le bombe delle sei
non fanno male,
È solo il giorno che muore, è
solo il giorno che muore
Gli esami sono
vicini
E tu sei troppo lontana dalla mia stanza
Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto
Stasera al solito posto, la luna sembra strana
Sarà che non ti vedo da una settimana
Maturità, t'avessi preso prima
Le mie mani sul
tuo seno
È fitto il tuo mistero
Il tuo peccato
è originale come i tuoi calzoni americani
Non
fermare ti prego le mie mani
Sulle tue cosce tese
chiuse come le chiese
Quando ti vuoi confessare
Notte prima degli esami, notte di polizia
Certo qualcuno te lo sei portato via
Notte di
mamma e di papà col biberon in mano
Notte di
nonno alla finestra
Ma questa notte è ancora
nostra
Notte di giovani attori, di pizze
fredde e di calzoni
Notte di sogni, di coppe e di
campioni
Notte di lacrime e preghiere
La
matematica non sarà mai il mio mestiere
E gli
aerei volano in alto tra New York e Mosca
Ma
questa notte è ancora nostra
Claudia non tremare
Non ti posso far male
Se l'amore è amore
Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti
amici intorno
Mi viene voglia di cantare
Forse
cambiati, certo un po' diversi
Ma con la voglia
ancora di cambiare
Se l'amore è amore, se l'amore
è amore
Se l'amore è amore, se l'amore è amore
Se l'amore è amore

Anno: 1984
Interpreti: Antonello Venditti
