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MUSICA PASSIONE
La storia delle Canzoni
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Bufalo Bill
Il sogno americano
La storia di William Frederick Cody, in arte Buffalo Bill. Soldato, esploratore ed impresario. Classico personaggio del West che giocava a ramino, fischiava alle donne, credulone e romantico con due baffi da uomo
 





(Francesco De Gregori, 1976)


 

 

Adamo mi parli del brano Bufalo Bill…
Bufalo Bill è una canzone di Francesco De Gregori pubblicata nel marzo del 1976 dalla RCA Italiana su 45 giri con retro Atlantide e inserita nell’album omonimo. Il testo, la musica e l’arrangiamento sono dello stesso De Gregori. Tra i musicisti spicca il nome di Ivan Graziani che accompagna De Gregori con la chitarra. La copertina del 45 giri ripropone il medesimo tema dell'LP, un ritratto del pinup artist Gil Elvgren.

Di che parla la canzone?
È una classica ballata, isipirata dal film "La ballata di Cable Hogue" di Sam Peckinpah,
che si rifà alla figura di William Frederick Cody (Buffalo Bill), un soldato, esploratore e uno dei primi impresari di fama internazionale. In particolare inizia con la malinconica metafora dell'apertura degli orizzonti in America verso il lontano Ovest raccontando la situazione ottimistica di un'America ancora in fase di sviluppo nel momento preciso dell’abbandono del cavallo per il treno (il paese era molto giovane, i soldati a cavallo la sua difesa, il verde delle praterie dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio, il Dio che protegge la frontiera e costruisce la ferrovia).

Poi l’attenzione si sposta su Bufalo Bill.
Un classico personaggio del West (un ragazzo che giocava a ramino, fischiava alle donne, credulone e romantico con due baffi da uomo) ora al tramonto che viene schiacciato dalla prima automobile simboleggiata nel testo dalla figura di «Culo di Gomma famoso meccanico». A tale proposito spiega l’autore: “Al tempo il mondo era diviso tra quelli che andavano a cavallo e quelli che non ci andavano, e chi non ci andava probabilmente aveva il culo più molle.” Alla fine quando sarà evidente “La diminuzione dei cavalli e l’aumento dell'ottimismo” il personaggio, si ritroverà in un mondo che non gli appartiene più e, povero e inutile, sarà costretto a rappresentare l’attrazione del tempo che fu e firmare un contratto con il “circo Pace e Bene” per elemosinare qualche soldo esibendosi in spettacoli in giro per l’Europa.

Fu un successo vero?
L'album entrò nelle classifiche di vendita e vi rimase per 33 settimane, arrivando al primo posto nella settimana dal 20 al 27 giugno 1976. Nella classifica annuale si piazzò al nono posto preceduto da mostri sacri come i Pink Floyd (Wish you were here), Santana (Amigos), Lucio Battisti (La batteria il contrabbasso ecc.), Bob Dylan (Desire), Mina (Minacantalucio), Francesco Guccini (Via Paolo Fabbri 43) ecc…

In conclusione?
Questo disco, il più completo della sua intera produzione, parlo dell’album, segna senza dubbio la maturità artistica di Francesco De Gregori e la sua straordinaria capacità nel filtrare la realtà e le emozioni.



 








Il testo
Il paese era molto giovane,
I soldati a cavallo erano la sua difesa.
Il verde brillante della prateria
Dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio,
Del Dio che progetta la frontiera e costruisce la ferrovia.
A quel tempo io ero un ragazzo
Che giocava a ramino, fischiava alle donne.
Credulone e romantico, con due baffi da uomo.
Se avessi potuto scegliere fra la vita e la morte,
Fra la vita e la morte, avrei scelto l'America.
Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
La locomotiva ha la strada segnata,
Il bufalo può scartare di lato e cadere.
Questo decise la sorte del bufalo,
L'avvenire dei miei baffi e il mio mestiere.
Ora ti voglio dire: c'è chi uccide per rubare
E c'è chi uccide per amore,
Il cacciatore uccide sempre per giocare,
Io uccidevo per essere il migliore.
Mio padre guardiano di mucche,
Mia madre una contadina.
Io, unico figlio biondo quasi come Gesù,
Avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi,
Poi ti volti a guardarli e non li trovi più.
E mi ricordo infatti di un pomeriggio triste,
Io, col mio amico 'Culo di gomma', famoso meccanico,
Sul ciglio di una strada a contemplare l'America,
Diminuzione dei cavalli, aumento dell'ottimismo.
Mi presentarono i miei cinquant'anni
E un contratto col circo "Pacebbeene" a girare l'Europa.
E firmai, col mio nome e firmai,
E il mio nome era Bufalo Bill.










Bufalo Bill
Artista Francesco De Gregori
Tipo album Singolo
Pubblicazione 1976
Album di provenienza Bufalo Bill
Genere Musica d'autore
Etichetta RCA Italiana (TPBO 1191)1984











 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

http://bloglorolis.blogspot.com/2008/03/bufalo-bill.html
https://www.ondarock.it/pietremiliari_ita/degregori_bufalobill.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Bufalo_Bill/Atlantide#Bufalo_Bill
https://www.fabiosroom.eu/it/canzoni/bufalo-bill/
https://it.wikipedia.org/wiki/Bufalo_Bill_(album)
https://www.hitparadeitalia.it/schede/b/bufalo_bill.htm
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