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MUSICA PASSIONE
La storia delle Canzoni 
Le Canzoni di Sanremo
Al di là
Nonostante la presenza in gara di "24mila baci" al festival
trionfa la canzone melodica (Luciano Tajoli e Betty Curtis, 1961)

.Adamo chi vinse Sanremo nel 1961? Vinsero
Luciano Tajoli e Betty Curtis con la canzone Al di là
scritta da Mogol e composta da Carlo Donida.
Inizialmente la canzone era stata assegnata a Tony
Dallara che preferì invece presentarsi al festival con
una canzone scritta da Gino Paoli. Fu il primo ed unico
Festival vinto dai due artisti, ed il primo dei quattro
totali in cui primeggiò l'emergente paroliere Mogol
(alias Giulio Rapetti). Grazie alla vittoria il brano fu
ammesso all'Eurovision Song Contest 1961, dove fu
proposto dalla Curtis e si classificò al 5º posto.
Come andarono le vendite? Piuttosto male. Nessuna
delle due versioni raggiunse la prima posizione e nella
classifica dell’anno Luciano Tajoli si classificò al
43esimo posto e Betty Curtis al 63esimo. Entrambe
surclassate da hit di successo di quell’anno tra le
quali: “Nata per me” di Adriano Celentano, “Legata a un
granello di sabbia” di Nico Fidenco, “La Novia” di Tony
Dallara, “Come sinfonia” di Pino Donaggio, “Il Pullover”
di Gianni Meccia, “24 mila baci” di Adriano Celentano,
“Chitarra romana” di Connie Francis, “Parlami d'amore
Mariù” di Peppino Di Capri e tante altre.
Cover?
Vi furono diverse cover del brano vincente tra cui
quella di Milva, Emilio Pericoli, Claudio Villa e quella
del ’75 reinterpretata da Mal.
Com’era la
canzone? Una composizione molto melodica molto
sanremese. La versione della Curtis risultò molto più
urlata e moderna per quei tempi e quella di Tajoli più
romantica e tradizionale.
Come fu quell’edizione?
L'undicesimo Festival si svolse al Salone delle feste
del Casinò di Sanremo dal 26 gennaio al 6 febbraio 1961
e, per la prima volta, fu condotto da una coppia di
donne, Lilli Lembo, annunciatrice televisiva, e Giuliana
Calandra, attrice, quest'ultima sostituita nella serata
finale dall’attore teatrale Alberto Lionello. Le prime
due serate vennero trasmesse in diretta alla Radio dalle
ore 22 e in Tv registrate dopo il Telegiornale della
notte; la serata finale venne trasmessa in contemporanea
Radio e Tv alle ore 22.
I Partecipanti?
Parteciparono 42 cantanti con 24 brani in gara. Al
secondo posto si classificarono i giovani Adriano
Celentano e Little Tony con “24mila baci”, entrambi
esordienti, al terzo Milva e Gino Latilla con “Il mare
nel cassetto”. Tra gli esordienti parteciparono anche
Bruno Martino, Giorgio Gaber, Edoardo Vianello, Cocky
Mazzetti, Gianni Meccia, Gino Paoli, Umberto Bindi, Tony
Renis e Pino Donaggio.
Chi fu in quell’anno il
vincitore morale? Di sicuro i veri trionfatori del
festival furono Adriano Celentano e Little Tony, ma
anche Pino Donaggio e Teddy Reno con il brano “Come
sinfonia” e Mina con le sue “Mille bolle blu”.
Fu
l’edizione dei cantautori… Arrivarono ben 10 brani
che rientravano in quella particolare categoria che la
stampa definirà “cantautorato” coniando un nuovo termine
appositamente per l’occasione. Tra gli altri
appartenevano a questa categoria: Bruno Martino
cantautore da night, Giorgio Gaber che presenta una
canzone a metà tra la rumba ed il rock, Maria Monti,
Edoardo Vianello, Pino Donaggio con una delle più belle
canzoni presentate alla manifestazione "Come sinfonia",
Umberto Bindi, Gianni Meccia con la sua ironica
"Patatina", Tony Renis con la surreale "Pozzanghere",
Gino Paoli e Adriano Celentano che presenta uno
scatenato rock.
Novità? Non si svolse nelle
canoniche tre serate consecutive nel fine settimana, ma
su quattro serate le ultime due delle quali nei due
sabati a seguire. Il primo fu la presentazione dei brani
finalisti, il secondo la finale vera e propria dopo una
settimana di cosiddetto "Votofestival" il sistema di
votazione legato alle schedine dell'Enalotto.
Note di colore? Luciano Tajoli, il vincitore, era un
autentico veterano, ma esordiente per il festival in
quanto, sin dalla prima edizione, era in attesa di
cantare a Sanremo, ma per via della sua zoppia causata
dalla poliomielite era stato giudicato, da parte dei
funzionari della Rai, non adatto da mostrare in video.
Mina, data per favorita, non andò oltre il quarto
posto. L'emozione le giocò un brutto scherzo: durante la
seconda serata, sulla nota finale di un acuto mentre
cantava il brano “Io amo tu ami”, le si spezzò la voce;
la cantante scoppiò a piangere e si allontanò dal
palcoscenico senza neppure finire la canzone. Delusa e
amareggiata, promise che non avrebbe mai più partecipato
ad un festival, promessa che avrebbe mantenuto.
Adriano Celentano, all'epoca ventitreenne, si presentò
alla manifestazione con una licenza speciale concessa
dal comandante della caserma di artiglieria di Torino
dove stava svolgendo il servizio di leva. Sempre
Celentano durante la sua esibizione mostrò la schiena al
pubblico, provocazione inaudita per quei tempi. Gino
Paoli fu il primo cantante ad esibirsi al Festival senza
indossare il tradizionale smoking e con la cravatta
slacciata. Umberto Bindi sfoggiò un vistoso anello al
dito mignolo, che attirò l'attenzione della stampa e del
pubblico sulla sua sospetta omosessualità. Johnny
Dorelli pochi giorni prima della manifestazione fu
costretto a rinunciare per un appendicite e venne
sostituito da Sergio Renda. Domenico Modugno bloccato
a casa e ingessato per una rovinosa caduta annunciò per
tempo che non avrebbe partecipato al Festival. Betty
Curtis, l’altra vincitrice, dovette accontentarsi del
brano da interpretare essendo stata l'ultima cantante a
scegliere la canzone. E infine il caso del brano
"Legata ad un granello di sabbia" di Nico Fidenco che fu
scartato dalle selezioni iniziali, ma poi si rivelò un
grande successo nell'estate dello stesso anno.
Il
regolamento? Le canzoni furono portate da 20 a 24 e
venne introdotto il meccanismo del “Votofestival”
popolare attraverso l'Enalotto, tramite il quale
arrivarono ben tre milioni di voti. Vennero presentate
dodici canzoni per sera, per i primi due giorni. Al
termine di ogni serata i giurati decisero le sei canzoni
finaliste. Durante la terza sera ebbe luogo la finale,
ma vista l’introduzione del nuovo meccanismo di voto, il
vincitore venne proclamato il sabato successivo. Ogni
canzone venne eseguita nella stessa sera da due
interpreti diversi accompagnati dalle orchestre di Bruno
Canfora e Gianfranco Intra.
Come mai vi fu
l’introduzione del referendum popolare per stilare la
classifica finale? Semplice. La Siae si era lamentata
per il modo in cui era stata stilata la classifica
dell'anno precedente. Per mettere a tacere la protesta e
voci si combine Ezio Radaelli, l'organizzatore, escogitò
una nuova formula affidando la votazione al giudizio
popolare attraverso la schedina dell'Enalotto.
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L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA E' STATO
REALIZZATO GRAZIE A: .https://it.wikipedia.org/wiki/Festival
_di_Sanremo_1961 https://www.discogs.com/Sandler-Young-The-Very-
Best-Of-Sandler-Young/release/6419297.
https://www.hitparadeitalia.it/schede/a/al_di_la.htm
https://www.italiacanora.net/t1134-festival-
di-sanremo-1961-i-cantanti-le-canzoni-i-testi
https://bubinoblog.altervista.org/la-storia-
del-festival-sanremo-1961-11-edizione-cantautori-
linvasione-dei-nomi-nuovi-4-serate-cura-sante-longo/.

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