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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Bianca Pellegrini
La leggenda dell'amore eterno
Bella, nobile,
seducente con i suoi magnifici occhi verdi e i lunghi morbidi
capelli neri, s’innamorò a prima vista del coraggioso condottiero
Pier Maria de’ Rossi Conte di San Secondo. Benché sposati fecero
edificare un castello come alcova in cui ancora oggi, nelle notti di
luna piena, è possibile vedere la duchessa che vaga in cerca del suo
amante (Como, 1417 – Torrechiara, 1480 circa)

Madame le sue
origini? Sono nata a Como nel 1417 da una famiglia
nobile. Feci la dama di compagnia alla duchessa di
Milano Bianca Maria Visconti e andai in moglie al
cavaliere Melchiorre di Arluno, funzionario
amministrativo della famiglia di Filippo Maria Visconti
prima e di Francesco Sforza poi.
Alla corte dei
Visconti conobbe Pier Maria II de' Rossi… In quella
Corte mi formai culturalmente e nel 1440 all’età di 23
anni mi innamorai di lui.
Lei viene descritta
come una bellissima donna dagli occhi smeraldini e dal
soffice effluvio di capelli corvini. Non so perché
lui si innamorò di me, forse anche per il mio aspetto,
ma sicuramente so che ricevetti da lui un’attenzione
incondizionata.
Fu un amore travolgente vero?
Non potevo vivere senza di lui e quando Pier Maria fece
ritorno a Parma lo seguii, nonostante fossimo entrambi
sposati, lui da 12 anni con Antonia Torelli ed io fossi
già madre di una bimba Polissena avuta da mio marito.
Pier Maria fece edificare per me tra il 1448 e il 1460,
il castello di Torrechiara, che divenne il nostro luogo
di incontro.
Una vera alcova per amanti… Oh sì
pensi che Pier Maria ingaggiò il pittore bresciano
Benedetto Bembo per decorare la nostra stanza da letto,
la cosiddetta Camera d'Oro, i cui affreschi avrebbero
immortalato per sempre i suoi sentimenti per me. Lì, in
quella stanza privata, si consumò il nostro amore in
giorni e notti pieni di passione. Nacquero lì i nostri
due figli Ottaviano e Francesca.
Si dice che
entrambi foste di temperamento focoso. Lui era un
uomo decisamente passionale ed era pazzo di me. Per
dimostrarmi il suo amore oltre al castello mi dedicò
anche la rocca dei Rossi di Roccabianca, eretta fra il
1446 e il 1463, mia residenza invernale.
Scusi ma
sua moglie Antonia Torelli? Lei viveva insieme a
tutta la sua famiglia e i suoi dieci figli, sette maschi
e tre femmine, avuti da Pier Maria nella dimora nella
rocca di San Secondo.
Quando però Pier Maria
rimase vedovo non la chiese in sposa… Seppur non più
segreta, ero la sua amante e lo rimasi fino alla morte.
L'orefice parmense Francesco da Enzola coniò alcune
medaglie recanti la nostre effigi insieme.
Alla morte di Bianca, avvenuta nel 1480 circa, all'età
di 63 anni, venne sepolta nell'oratorio palatino di San
Nicomede del castello di Torrechiara dove, due anni
dopo, nel 1482, verrà tumulato anche il sessantanovenne
conte. La leggenda vuole che quel folle amore tra Bianca
e Pier Maria, così forte da superare limiti del tempo,
si aggiri ancora nelle stanze del castello, quando è
possibile vedere sia Pier Maria che recita un verso
dedicato all’amata: “Nunc et semper” (Ora e sempre), e
sia Bianca nelle notti di luna piena che vaga in cerca
del suo innamorato mandando, a chi ha la fortuna di
vederla, quel bacio che ancora vuole dare. Da questa
vicenda il castello di Roccabianca ha preso il nome di
Castello degli innamorati e degli amanti.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights reserved
FONTI:
http://www.leggendedelducato.it/portfolio/ bianca-pellegrini/
https://it.wikipedia.org/wiki/Bianca_Pellegrini
http://www.artspecialday.com/9art/2019/
05/13/torrechiara-castello-dama/


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