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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Wallis Simpson
La Regina di Edoardo VIII
Colta, brillante,
elegante, pur borghese e americana, si muove tra porcellane e
servizi da tè con la grazia di un’autentica regina. Wallis
Simpson non è bella, ma sofisticata, disinibita, con un passato alle
spalle a dir poco avventuroso, legato a leggende d’arte di seduzione
apprese in qualche bordello orientale. La sua storia sa di
charme e di fascino, di intrigo e adescamento, condita da spie,
nazisti, tradimenti e voglia di arrivare a tutti i costi. (Blue
Ridge Summit, 19 giugno 1896 - Bois de Boulogne, 24 aprile 1986)

Madame le sue
origini? Il mio nome era Bessie Wallis Warfield e
nacqui da una famiglia di notai del Sud degli Stati
Uniti a Blue Ridge Summit, una piccola cittadina della
Pennsylvania.. Mio padre, Teackle era originario del
Maryland, mia madre, Alice, era originaria della
Virginia.
La sua famiglia era molto agiata, sin
da bambina visse nel lusso… Diciamo che non ho mai
avuto problemi economici, ma il lusso del quale lei
parla deriva senz’altro dalle mie scelte successive e
soprattutto dai miei due matrimoni che hanno
notevolmente accresciuto il mio benessere.
Si
sposò a vent’anni… Nel 1916 mi sposai con Earl
Winfield Spencer jr, un ufficiale dell'aviazione della
United States Navy. Purtroppo dopo il matrimonio scoprii
quanto il mio novello sposo non fosse uno stinco di
santo. Avevo sposato un uomo alcolizzato dedito al
doppio gioco nella vita privata e nel lavoro e spia.
Comunque lo seguii in Estremo Oriente e ne approfittai
per visitare la Cina all'epoca.
Secondo alcuni
suoi biografi in Cina apprese le tecniche del massaggio
erotico e qualcuno disse anche che lei arrotondasse il
bilancio familiare facendo l’escort d’alto bordo… Le
tecniche le appresi da professioniste che lavoravano nei
saloni di massaggi nei vari hotel della Cina. Ero
affascinata dai segreti orientali e posso solo dire,
dopo avermi incontrata, gli uomini non mi dimenticavano
facilmente. Per il resto posso solo smentire di aver
fatto la prostituta nei bordelli.
Però ebbe una
importante relazione extraconiugale… Come le ho detto
con Earl le cose non andavano per nulla bene e in quel
periodo ebbi una relazione con il conte Galeazzo Ciano,
futuro genero di Benito Mussolini. Purtroppo rimasi
incinta e l’aborto mi rese sterile.
Si parla di
una relazione travolgente Ci fu un’attrazione molto
particolare, ma sapevamo perfettamente che la nostra
storia non sarebbe continuata fuori dai confini cinesi.
Tornata negli Stati Uniti vi separaste, ma lei
non perse tempo... Il 10 dicembre 1927 fu sancito il
divorzio e nel luglio dell’anno successivo convolai a
nozze con Ernest Aldrich Simpson, direttore d'una grande
azienda di trasporti marittimi. Purtroppo il rapporto
iniziò a incrinarsi quando sopravvennero problemi
finanziari ed Ernest dovette licenziare diversi
dipendenti delle sue imprese.
Ma lei in quel
periodo aveva già conosciuto il principe di Galles…
Incontrai Edoardo il 10 gennaio 1931, poi lo rividi
successivamente nel corso di vari ricevimenti finché nel
1934 divenni la sua amante. Ci univano lo snobismo,
l'amore per il lusso e l'ambizione di emergere ovunque.
Ripassiamo un po’ di storia? Chi era Edoardo?
Era il figlio primogenito del re Giorgio V e della
principessa Victoria Mary di Teck, quindi erede al trono
d’Inghilterra.
Anche molto chiacchierato dai
giornali scandalistici… Peccati di gioventù!
L’estrema disinvoltura con la quale frequentava donne
sposate o divorziate destò scandalo a corte.
Viveste la relazioni in assoluto riserbo… Purtroppo
la notizia si sparse rapidamente e la nostra relazione
fu fortemente osteggiata dalla casa reale britannica a
causa della mia origine non aristocratica e del mio
burrascoso passato matrimoniale, un divorzio alle spalle
e un altro in arrivo…
Le cronache parlavano di
lei come un’avventuriera e un’arrivista sociale. Quando
conobbe Edoardo lei aveva un’altra relazione vero?
Ero legata sentimentalmente a Joachim von Ribbentrop,
ambasciatore di Hitler e futuro ministro degli Esteri
tedesco Ci eravamo conosciuti negli Stati Uniti, lui era
un bellissimo ragazzo con il fisico da playboy, conteso
da tutte le signorine americane più altolocate in attesa
di matrimonio.
Lei era ancora sposata e per
ottenere il divorzio dovette dimostrare che il suo
secondo marito era adultero e lei fedele. Ci riuscì?
Ero pur sempre la sposa promessa dell’ex re di
Inghilterra per cui Ernest, il mio secondo marito, fu
trovato in un albergo in compagnia di una certa Mrs
Kennedy, una signora che molti giornali definirono una
ragazza squillo, per cui non ebbi problemi ad ottenere
il divorzio.
Due anni dopo, nel 1936, alla morte
del padre Giorgio V, Edoardo salì al trono… Ci
amavamo molto per cui Edoardo dopo l’ascesa al trono
avrebbe voluto ufficializzare il nostro legame e
successivamente sposarmi visto che nel frattempo avevo
divorziato dal mio secondo marito.
Cosa accadde?
La decisione di convolare a nozze con un'americana
pluridivorziata con due ex mariti ancora in vita causò
una crisi costituzionale nell'Impero britannico. In
quanto re, Edoardo era capo della Chiesa anglicana per
cui il mio primo matrimonio in chiesa non poteva essere
cancellato da una sentenza civile di divorzio, quindi
Edoardo rimaneva a tutti gli effetti un
amante-concubino. Tutto ciò spinse Edoardo alla
decisione di abdicare per poi assumere il titolo di duca
di Windsor, con il trattamento di Altezza reale che gli
spettava in quanto principe di sangue. Insomma alla fine
Edoardo rimase l'unico monarca britannico ad avere
volontariamente rinunciato al trono.
Vi sposaste?
Ci sposammo sei mesi dopo in Francia. Le nostre foto
erano su tutti i rotocalchi dell’epoca. Diventammo una
coppia molto popolare per via anche della nostra vita
brillante e mondana e per il nostro stile, eravamo
considerati vere e proprie icone di eleganza e glamour.
A quei complimenti generosi ogni volta rispondevo: «Non
sono bella, ma quello che so fare è vestirmi meglio di
chiunque altro».
Sapeva quanto fosse importante
l’arma della moda e della seduzione… Vestivo per
affermare la mia posizione sociale. Ero magra come un
chiodo e capace di mangiare solo un uovo sodo a pasto
quando ritenevo d'essere ingrassata troppo. In quel
periodo Schiaparelli, Givenchy, Dior e Paco Rabanne
facevano a gara per farmi indossare le loro creazioni.
Durante la seconda guerra mondiale cosa accadde?
In seguito allo scoppio delle ostilità nel 1939, mio
marito fu inviato in Francia al comando di una
postazione militare. All'arrivo dei tedeschi,
abbandonammo Parigi, prima per Biarritz, poi in giugno
riparammo in Spagna, ma la situazione si era fatta molto
pericolosa in Europa per cui Edoardo accettò l’incarico
di governatore delle Bahamas, ruolo escogitato dal
governo britannico per tenere il Duca al sicuro.
Come andò alle Bahamas? Odiavo Nassau che definivo
"la nostra Sant'Elena" e per lunghi cinque anni cercai
di ammazzare la noia facendo una vita lussuosa e
mondana.
Fu accusata di simpatie filo naziste e
dichiaratamente razziste… Fui fortemente criticata in
patria per la sua vita dispendiosa, mentre nel resto del
mondo erano in vigore misure di austerità legate alla
guerra. Fui accusata di razzismo perché in alcune
lettere inviate a mia zia definii la gente locale come
«pigri e affamati negri». Poi nel 1941 il Primo Ministro
inglese Winston Churchill protestò ferocemente quando
scoprì che insieme a mio marito era salita a bordo dello
yacht del magnate svedese Axel Wenner-Gren, un uomo
dichiaratamente filo-tedesco.
Poi la guerra
finì… Finalmente e con tanta gioia tornammo a Parigi
e riprendemmo la nostra vita sociale e mondana
frequentando i caffè parigini e organizzando ricevimenti
e feste nelle nostra case di Parigi e New York,
incontrando personalità e artisti del tempo.
Madame, mi perdoni, ma non posso esimermi dal chiederle
se durante quel periodo lei abbia avuto altre relazioni
diciamo clandestine. Prima di rispondere direttamente
alla domanda le debbo premettere che il rapporto con mio
marito fu molto particolare e soprattutto nei nostri
momenti intimi. Ebbene, Edoardo godeva ad essere
umiliato e mortificato e implorava le percosse per
eccitarsi» e che alle volte facevo ricorso a un frustino
per meglio soddisfare le sue voglie.
La ringrazio
per questa dettagliata premessa… Già tenga conto, che
la mia spiccata femminilità richiedeva un maschio vero
per cui non nego di avere avuto amanti intimi.
Uno di questi fu per caso Guiyu Marcus Trundle? Guiyu
era un ex pilota d’aviazione, ingegnere alla Ford, noto
ai giornali per essere stato un uomo pieno di charme, di
bellissimo aspetto, ben educato ed eccellente ballerino.
Il bel pilota non fu né il primo né l’ultimo di una
lunga schiera. Eppure, Edoardo per lei ha abdicato al
trono di uno dei regni più influenti dell’epoca moderna…
Io amavo mio marito!
A Parigi il rapporto con
Edoardo diventò sempre più noioso… L’affascinante
uomo che aveva rinunciato al trono per amarmi oramai era
solo un labile ricordo. Ogni giorno che passava,
diventava sempre più irritante e limitato. Era diventato
troppo metodico per i miei gusti: l’incontro mattutino
alle 11.30, il pranzo con gli amici, il golf
pomeridiano, l’appuntamento alle 19.00 con una bottiglia
di malto invecchiato 25 anni, alle 19.30 dai
parrucchieri e la cena alle 21.00. Ciò che un tempo mi
aveva affascinata, in quel periodo mi esasperava.
Al tempo si parlava di un certo Herman Rogers…
Sapevo che non avrei mai potuto divorziare da lui ma se
avessi potuto farlo avrei di certo sposato il mio
vecchio amico Herman Rogers con quale avevo passato dei
meravigliosi e segretissimi momenti della mia vita. Ma
un bel giorno lui pensò bene di sposarsi invitandomi
durante la sua luna di miele nel suo yacht a Montecarlo.
Accettai a malincuore ma mi sentii completamente persa.
Per fortuna in quell’occasione incontrati Jimmy Donahue,
l’erede Woolworth, dichiaratamente gay.
Iniziò a
frequentarlo vero? Fu una folle e improbabile
relazione. Lui aveva vent’anni meno di me e mi copriva
di gioielli, tra cui un magnifico anello con uno
zaffiro, pellicce, fiori, lettere d’amore, ma
soprattutto un rapporto senza complicazioni e serate
pazze rimanendo in discoteca fino all’alba. Quando mio
marito si stancava lo mandavo a casa dicendogli:
“togliti dai piedi, zanzara”.
Edoardo non
sospettava nulla… Ripeto Jimmy nella nostra cerchia
di amici era considerato gay per cui innocuo e spesso si
univa a noi per cene, cabaret e feste a tarda notte.
Diventammo inseparabile e la sua compagnia mi faceva
sentire giovane e viva ed ovviamente io lo ripagavo con
generosi assegni. Lui trovava le donne repellenti, ma
questo non gli impedì di procurarmi piacere a suo modo
sottoponendomi a lunghe nottate di sesso orale. Era
fantastica, una volta presa dall’entusiasmo gli dissi:
“A pensarci bene, ho rinunciato a un re per una regina!”
Poi la storia con Jimmy finì… Con mio marito
continuammo a frequentare amici tra Parigi e New York,
ma, visto le antipatie del popolo inglese evitammo
sempre Londra. Non andai al funerale di Giorgio VI e
alla successiva incoronazione di Elisabetta II
preferendo guardare la cerimonia in televisione da
Parigi.
Tornò a Londra nel 1972… Purtroppo
sì… Alla fine del 1971 ad Edoardo venne diagnosticato un
cancro alla gola e venne sottoposto a trattamenti di
cobaltoterapia e il 28 maggio 1972 morì nella nostra
casa di Parigi. Aveva 77 anni. Il suo corpo tornò nel
Regno Unito, dove venne deposto nella St. George's
Chapel nel castello di Windsor. In quell’occasione
tornai a Londra e venni ospitata a Buckingham Palace.
La duchessa di Windsor si ritirò a vita privata
nella sua villa nel Bois de Boulogne. Sofferente di
demenza senile, Wallis Simpson morì nel 1986, 14 anni
più tardi e venne sepolta accanto al marito a Windsor,
nella cappella reale, col titolo di "Wallis, duchessa di
Windsor". .
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
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FONTI:


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