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INTERVISTA IMPOSSIBILE
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Marina Ripa di Meana
Larger than life: una vita oltre le convenzioni
Maria Elide Punturieri, detta Marina, è stata un personaggio televisivo, stilista, scrittrice e attivista italiana, conosciuta anche per i matrimoni con Alessandro Lante della Rovere e Carlo Ripa di Meana. Eccentrica, mondana, anticonformista, ribelle, lussuosa, irriverente. Una donna che è stata tutto, ha avuto tutto e ha vissuto al massimo






(Reggio Calabria, 21 Ottobre 1941, Roma, 5 gennaio 2018)


 

Madame le sue origini?
Sono nata a Reggio Calabria da Lionello Punturieri e Vittorina Bedoni, il mio nome da ragazza è Maria Elide Punturieri. La mia adolescenza l’ho trascorsa a Reggio Calabria e per finire gli studi sono sbarcata a Roma. Poi ho aperto un atelier di alta moda in Piazza di Spagna, a Roma, insieme alla mia amica Paola Ruffo di Calabria, la futura regina del Belgio.

Le conoscenze e l’atelier le consentirono di diventare protagonista assoluta della vita mondana romana dagli anni sessanta in poi…
Beh sì ero abbastanza conosciuta, ma devo dire che salii alla ribalta delle cronache conquistando le copertine delle riviste quando mi sposai a Roma, il 10 giugno del 1964, con il duca Alessandro Lante della Rovere. Avevo appena vent’anni e lui apparteneva alla prestigiosa famiglia aristocratica romana, che annoverava tra i suoi membri ben due papi, Giulio II e Sisto IV. Quel matrimonio fu breve e dopo alcuni anni si sgretolò tra l’indifferenza di entrambi, ma nonostante tutto accadde una cosa meravigliosa ovvero: la nascita di mia figlia Lucrezia.

In quel periodo artisti famosi facevano la coda per essere ammessi nel suo salotto…
Conobbi tra i tanti Moravia, Schifano, Pasolini e soprattutto il pittore Franco Angeli, un artista maledetto, con il quale ebbi una tormentata e pericolosa relazione segreta. Un amore a dir poco folle! Divenni la sua musa e pensi che, per procurargli la cocaina, arrivai perfino a prostituirmi.

Ha voglia di raccontare la circostanza?
Fu abbastanza semplice! Mi feci pagare da un ragazzo giovane e bello. Era un costruttore ricchissimo! Dopo l’amore gli dissi tra il serio e lo spiritoso: “Mo’ mi paghi”. E lui pagò! Ben cinque milioni di lire!" Poi ci andai una seconda volta…

Gli scandali la portarono a separarsi da suo marito e poi a divorziare…
Fu un periodo non facile, intrapresi una serie di relazioni sentimentali tra le quali quella con Roman Polanski e non ultima quella con il giornalista Lino Jannuzzi.

Intrattenne anche un rapporto a tre vero?
Oh sì nella mia vita scapestrata ho avuto anche un menage à trois con due artisti molto famosi. Vivevamo in simbiosi e il rapporto prevedeva che non ci dovessimo dividere mai. Andavo a prendere mia figlia Lucrezia a scuola o il tè da Babington ed erano sempre tutti e due con me".

Dal Duca al Marchese…
Esatto, nel 1982 mi sposai in seconde nozze con il marchese Carlo Ripa di Meana, i miei testimoni furono gli scrittori Alberto Moravia e Goffredo Parise, mentre il testimone di Carlo fu il leader socialista Bettino Craxi.

Lante della Rovere o Ripa di Meana?
Dopo il matrimonio, per alcuni anni, continuai a farmi chiamare Marina Lante della Rovere. Solo dopo un ingiunzione del Tribunale di Roma mi feci chiamare Marina Ripa di Meana

Quello fu il periodo delle sue ospitate televisive…
Collaborai con Maurizio Costanzo fino a quando durante una puntata della trasmissione Grand'Italia tirai una torta in faccia allo stesso Costanzo. In seguito partecipai come opinionista a diverse trasmissioni. Mi chiamavano perché facevo audience visto il mio carattere esuberante, i miei cappellini eccentrici, le mie scarpe da scandalo e la mia natura assolutamente anticonformista nonché per la mia sensibilità in favore della tutela del paesaggio, dell'esaltazione del bello e della difesa degli animali.

A proposito di Craxi qualcuno al tempo vociferava di una forte attrazione reciproca…
Tra noi vi era un intenso legame affettivo tanto che continuai a frequentare Bettino anche durante la sua latitanza a Hammamet.

Fu protagonista anche di due film vero?
Beh più che protagonista fui la sceneggiatrice delle mie due autobiografie tratte dai miei best seller, ovvero “I miei primi 40 anni”, il film fu diretto da Carlo Vanzina, e “La più bella del reame”, il film fu diretto da Cesare Ferrario, con protagonista in entrambe i film di una splendida Carol Alt.

Era impegnata in diverse attività…
Beh sì, di certo non mi annoiavo. Ho scritto una decina di libri, ho diretto un film, il thriller Cattive ragazze nel 1992 con protagonista Eva Grimaldi. Nel 1990 lanciai e diressi per due anni il mensile Elite, pubblicato dalla Newton Compton Editori. Nel 1995 divenni Ambasciatrice in Italia dell'International Fund for Animal Welfare per il quale realizzai una campagna pubblicitaria completamente nuda, con una folta peluria sul pube e la scritta: “L'unica pelliccia che non mi vergogno di indossare”. Partecipai a svariate campagne contro lo sterminio dei cuccioli delle foche, contro l'uso per moda delle pelli e delle pellicce, contro le corride, contro gli esperimenti nucleari francesi.

Malata di cancro dal 2002, muore il 5 gennaio 2018 a Roma, all'età di 76 anni scegliendo volontariamente la sedazione palliativa profonda continuata. La salma è stata cremata nel crematorio del cimitero di Prima Porta di Roma. Suo marito Carlo è deceduto, sempre a causa di un cancro, appena due mesi dopo.

Diceva di lei: "Posso frequentare tutti l'importante è che siano persone intelligenti".
“Ho vissuto bene perché sono sempre andata incontro alle mie necessità, alle mie debolezze e ai miei desideri".
"L'importante è non farsi addomesticare, io sono sempre stata me stessa".
Su Agnelli raccontava: "Arrivò a casa mia sull'Appia Antica, si affacciò alla porta della mia camera da letto e trovandomi a letto con altri due uomini disse: “Siamo già in troppi”, e se ne andò via".
A proposito del rapporto con la figlia Lucrezia: “Mai avuto un grande istinto materno e non sono capace di essere una nonna tradizionale. Ma adesso siamo unite, sa capirmi. Ora capisce le delusioni degli uomini, la fatica che si fa. L'ho cresciuta da sola".


























 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA GRAZIE A
https://it.wikipedia.org/wiki/Marina_Ripa_di_Meana
https://www.repubblica.it/cronaca/2018/01/05/news/morta_marina_ripa_di_meana-185872649/?refresh_ce
https://www.thesocialpost.it/2018/10/18/marina-ripa-di-meana-retroscena-e-scandali-di-una-vita-anticonformista/
http://www.today.it/gossip/bollori/marina-ripa-di-meana-confessioni-hot-a-letto-con-due-uomini.html

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