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INTERVISTA IMPOSSIBILE

LE MUSE AMANTI DI PICASSO RITRATTE NEI SUOI QUADRI
“Per me ci sono solo due tipi di
donne: dee e zerbini”. Pablo Picasso adorava le donne, le
condizionava, le manipolava, le tradiva, le costringeva a
confrontarsi una con l’altra, le disprezzava, le distruggeva, le
disegnava, le dipingeva, le ritraeva. Erano decine, giovanissime e
bellissime, modelle, ballerine, pittrici. Russe, francesi, spagnole.
Ebbe un impatto impressionante sulla vita di molte donne che
rimasero stregate dalla sua intensità. Noi di LiberaEva le abbiamo
intervistate

Françoise Gilot
Joie de Vivre
Di 40 anni più
giovane di Picasso, fu la sesta amante più importante dell’artista
spagnolo. Fu la sua compagna e musa dal 1943 al 1953. Disse: “Sono
l’unica amante di Picasso che non si è fatta distruggere da lui.”
(Neuilly-sur-Seine, 26 novembre 1921)
Françoise nacque a
Neuilly-sur-Seine da Emile e Madeleine Renoult-Gilot.
Suo padre era un uomo d'affari e un agronomo e sua madre
era un'artista dell’acquerello. Decise all'età di
cinque anni di diventare una pittrice. Studiò
letteratura inglese all'università di Cambridge e al
British Institute di Parigi. Si laureò alla Sorbona con
una laurea in Filosofia nel 1938 e all'Università di
Cambridge con una laurea in inglese nel 1939. Nel 1943
espose per la prima volta le sue tele a Parigi.
Nella primavera del 1943, a 21 anni, Françoise incontrò
Pablo Picasso, lui ne aveva 61. Picasso la vide per la
prima volta in un ristorante. Il pittore rimase subito
stregato dalla bellezza della donna, lei aveva già
posato per pittori famosi tra i quali Henrì Matisse.
In quel periodo Picasso era legato sentimentalmente
con la fotografa Dora Maar e sposato legalmente con la
ballerina russa Olga Khokhlova, nonché padre di una
figlia avuta dalla sua amante ragazzina Marie-Thérèse
Walter. La moglie era pazza e lo assillava
continuamente, per cui la storia rimase clandestina per
diverso tempo poi nel 1946 lui lasciò la compagna e
insieme a Françoise andarono a vivere insieme.
Picasso le dedicò numerose opere tra le quali “Joie de
vivre” del 1946 in cui la donna è ritratta in Costa
Azzurra in un periodo particolarmente felice della vita
dell’artista. Non si sposarono mai ma ebbero due figli:
Claude, nato nel 1947 e Paloma , nata nel 1949.
Lei diventò una discreta pittrice e sebbene influenzata
da Picasso nell’arte cubista, sviluppò un suo stile
evitando i bordi taglienti e le forme angolari che
talvolta Picasso usava.
Anche Françoise, come le
precedenti amanti, non riuscì a convivere con
l’infedeltà del pittore e nel 1953 decise di lasciarlo.
In una recente intervista ha dichiarato “Sono l’unica
amante di Picasso che non si è fatta distruggere da
lui”. Ed era vero! Considerando che Marie Thérèse Walter
si impiccò, Jacqueline Roque si sparò, Olga Chochlova e
Dora Maar persero la ragione. Solo lei è rimasta viva e
vegeta!
È stata l’unica donna a lasciarlo,
del resto il rapporto era diventato insostenibile a
causa del carattere egoista e della forte personalità
dell’artista che non ammetteva venisse contraddetto.
Credeva fosse invincibile, ma poi quando si rese conto,
per trattenerla a sé, le chiese un terzo figlio.
Françoise rifiutò perché, sebbene lo amasse ancora,
sapeva benissimo che sarebbe diventata la sua schiava.
Dopo la rottura con Picasso, Françoise sposò nel
1955 l'artista Luc Simon. Ebbero una figlia, Aurelia, ma
la loro relazione durò solo sette anni e divorziarono
nel 1962. Nel 1969 conobbe, in California, in casa di
amici comuni, lo scienziato, pioniere americano dei
vaccini contro la polio, Jonas Salk. Lo sposò l'anno
seguente a Parigi.
Nel 1964, 11 anni dopo la
loro separazione, Françoise scrisse “Life with Picasso”,
un libro che vendette oltre un milione di copie in
dozzine di lingue. Picasso tentò in tutti i modi di
interrompere la pubblicazione. Lei vinse la battaglia
legale e da quel momento in poi lui si rifiutò di vedere
i figli e per vendetta minacciò di boicottare i
proprietari delle gallerie parigine che esponevano le
opere di Françoise, e fece anche in modo che i giornali
pubblicassero solo le recensioni negative sui suoi
dipinti. Tutti i profitti del libro furono usati per
aiutare Claude e Paloma a diventare formalmente eredi
legali di Picasso.
Françoise dichiarò più volte:
“Pablo fu la più grande passione della mia vita. Non ho
mai più vissuto né amato così intensamente. La nostra
relazione è scritta dentro di me con lettere di fuoco.”
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
© All rights reserved
FONTI:
https://en.wikipedia.org/wiki/Fran%C3%A7oise_Gilot
https://www.panorama.it/cultura/arte-idee/
francoise-gilot-amante-pablo-picasso/


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