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RACCONTI 
Adamo Bencivenga
Il fratello dello sposo
In un freddo bar di un paesino del
Nord Italia, Clara, giovane cassiera in procinto di sposare Simone,
incontra casualmente Giulio, il fratello maggiore del suo fidanzato.
Tra bicchieri di grappa e un tavolo riservato, Giulio insinua dubbi
sulla scelta di Clara, proponendole un’esperienza con lui prima del
matrimonio...

Clara vive in un piccolo
paesino del Nord Italia, ha 23 anni e lavora come
cassiera nel supermercato del paese. È sera, ha finito
il suo turno. Esce ed incontra per caso Giulio, il
fratello maggiore di Simone, il suo ragazzo e a breve
suo marito.
Clara: Ciao Giulio, ma che sorpresa!
Che ci fai da queste parti? Giulio: Passavo di qui e
mi sono ricordato che tu lavori in questo supermercato e
allora ho deciso di aspettarti… Clara: Scusa, ma tu
non lavori vicino alla stazione di servizio della Q8 a
qualche chilometro di distanza da qui? Giulio: Beh
sì diciamo che ho fatto un giro un po’ più lungo… in
caso se vuoi ti do un passaggio…
Clara ride… ma
non risponde, è alle prese col suo nuovo iPhone, regalo
di nozze anticipato di un suo cugino che vive ad Hong
Kong. Giulio: Allora come vanno i preparativi per il
matrimonio. Clara: Beh ormai manca davvero poco, tre
mesi e mezzo. Sto contando i giorni… Giulio: Sei
emozionata? Clara: Emozionata è dire poco, ma
soprattutto apprensiva. Voglio che sia tutto in ordine
per quel giorno. Pensa che sto andando dalla sarta a
fare l’ultima prova del vestito. Giulio: Ti
accompagno? Clara: Non mi sembra il caso. E poi non
so se il futuro cognato possa vedere il vestito prima
del giorno del matrimonio… mi dovrei informare…
Giulio: Allora prendiamo qualcosa insieme, ti va?
Clara guarda l’orologio. Clara: Beh sì dai è ancora
presto, con questo freddo prendo volentieri qualcosa di
forte…
Dopo qualche passo a piedi entrano in un
bar, fa freddo, Giulio sceglie un tavolo in fondo alla
sala, piuttosto riservato. Si siedono uno accanto
all’altra con le spalle al muro. Clara: Ancora più in
là ed entravamo nella toilette! Giulio: Qui non ci
arrivano gli spifferi gelidi quando aprono la porta.
Clara: Speriamo che il cameriere ci veda fin quaggiù.
Giulio: Sai che sarò il testimone di nozze di Simone?
Clara: Certo che lo so e mi fa piacere, del resto sei il
fratello maggiore e Simone non poteva fare una scelta
migliore. Lo sai vero che stravede per te? Giulio: E
a te dispiace? Clara: Perché dovrebbe? Io del resto
come testimone ho scelto mia cugina.
Entrambi per
riscaldarsi prendono una buona grappa barricata. Al
secondo bicchiere Giulio le chiede. Giulio: Ma sei
sicura di volerti sposare con Simone? Clara: Ma che
razza di domanda mi fai? E poi perché mai non dovrei
sposarmi con lui? Giulio: Non so, lui ha quasi dieci
anni più di te… Clara: Non credo che la differenza di
età sia un problema… Giulio: Ma tu, da quanto so, non
hai avuto molte esperienze in fatto di uomini. Clara:
Vedo che hai preso informazioni dettagliate sul mio
conto… Giulio: Ma che dici? Ci conosciamo da una
vita! Clara: Comunque Simone è un tipo affascinante,
gentile e premuroso come piace a me. Giulio: Certo
che lo so, è mio fratello! Clara: E poi lui è un
uomo pieno di amore e sinceramente non potevo trovare di
meglio, quando mi ha chiesto se avessi voluto sposarlo
ho fatto i salti di gioia. Giulio: Lo ami? Clara:
Questa è una parola grossa, diciamo che stiamo insieme
da tempo e tra noi c’è un rapporto perfetto. Giulio:
Quindi non lo ami? Clara: Se amore significa stare
bene con una persona allora lo amo. Giulio: Mi sembra
un po’ pochino… Da quanto mi ha detto Giulio, lui è
stato il tuo primo uomo, vero? Clara: Cosa vuoi
sapere se ero vergine la prima volta che abbiamo fatto
sesso? Giulio: Sì. Clara: E che c’entra questo?
Non capisco. Ma che fai? Ti preoccupi per tuo fratello?
Giulio dubbioso rimane per qualche secondo in
silenzio. Poi chiama di nuovo il cameriere. Giulio:
Secondo me prima del matrimonio avresti dovuto avere
qualche altra esperienza. Clara: Senti Giulio se ti
riferisci a quella cosa in particolare posso
tranquillamente affermare che tra noi l’intesa sessuale
va a gonfie vele… Giulio: E come fai a dirlo se non
hai mai provato altri… Clara: Scusa se mi permetto,
ma tra gli altri ci saresti tu? Giulio: Perché no?
Del resto non sei ancora sposata per cui saresti ancora
in tempo… Clara: Non capisco, spiegami un po’ questa
teoria… Se si è fidanzati non si tradisce?
In
quel momento arriva il cameriere, Clara sta
centellinando ancora il suo primo bicchiere di grappa
mentre Giulio ne ordina un terzo. Clara: Comunque se
il problema è l’età, tu sei ancora più vecchio di tuo
fratello. Giulio: Non mi riferivo a quello, ma al
modo di fare l’amore… alla sintonia mentale e fisica, al
giusto dosaggio… sì ok anche alle dimensioni, perché no?
Alle volte si crede di avere il massimo, ma…” Clara:
Mi stai dicendo che tutto questo, prima del grande
passo, dovrei provarlo con te? Giulio: Che male c’è?
In fin dei conti siamo quasi parenti e tutto rimarrebbe
in famiglia… Clara: E tua moglie cosa ne penserebbe?
Glielo hai chiesto? Giulio: Lei è più che soddisfatta
delle mie performance… anche se ora come sai è incinta…
Col nostro primo figlio ha avuto una gravidanza
difficile ed ora non vuole assolutamente che la sfiori…
Clara: Poverino, ti capisco, l’astinenza è una brutta
cosa… tanto che andresti a letto con la tua futura
cognata. Tutto fa brodo vero? Giulio: Non è un fatto
solo di astinenza è che tu mi piaci e mi fai un effetto
incredibile! Clara: Giulio non mi dire… ma allora ci
stai provando sul serio! Secondo me questa grappa non è
genuina… ti ha dato alla testa! Ora capisco perché mi
stavi aspettando all’uscita del supermercato. Giulio:
È un po’ che ci penso ed oggi mi sono deciso, che male
c’è? Del resto è la mia ultima chance, come sai ti ho
sempre desiderata e penso che dopo sposata posso
tranquillamente mettere da parte ogni mia speranza…
Clara: Se è per questo non mi hai solo desiderata… ti ho
conosciuto prima di Simone. Giulio: È successo troppo
tempo fa per ricordarmelo… eri davvero una ragazzina
acerba e senza tette. Clara: Ricordo quella sera,
ancora non stavo con Simone, abbiamo ballato e poi tu mi
ha baciata dentro quel locale, ma nulla di più. Avevo
sempre avuto un debole per te. Eri davvero un bel
ragazzo, atletico e possente… Giulio: Perché ora non
lo sono? Clara: La mia amica Caterina mi aveva detto
che eri il centravanti della squadra di pallanuoto del
paese. Io non lo sapevo, insomma mi piacevi… ed io non
ho fatto nulla per evitare quel bacio. Giulio: Poi
però quando ti ho rincontrata qualche mese dopo e ti ho
chiesto di uscire tu mi hai dato buca. Clara: Se non
lo ricordi te lo dico io il motivo! Ti eri messo con
Caterina ed avevi combinato il guaio e vi siete dovuti
sposare in fretta. Giulio: Ma questo è successo
dopo… Clara: No mio caro, ricordo bene come sono
andati i fatti. Senti a proposito come va la gravidanza?
Giulio: Bene bene, ma Caterina non vede l’ora di
partorire anche se è solo di tre mesi.
Giulio
ordina la sua quarta grappa, poi fissa attentamente
Clara negli occhi ed abbassa la voce. Giulio: Vuoi
sentire l’effetto che mi fai? Clara: Ma tu sei matto!
Giulio: Non immagini quanto sia eccitato ed è tutto
merito tuo… Clara: In caso non sarebbe un merito, ma
una colpa... Giulio: Ti sottovaluti! Clara:
Comunque non ho fatto niente per provocarti… Giulio:
Dici? È da quando siamo entrati qui che ti guardo la
scollatura. Ho sempre desiderato il seno morbido e
abbondante…
Istintivamente Clara si copre.
Giulio: Non farlo ti prego. Clara: Beh certo
Caterina non è dotata da quelle parti, mi sono sempre
chiesta come faccia ad allattare… Giulio: Appunto,
ora puoi capire benissimo l’effetto che mi fai… Dio che
darei ora per vedere come sono i tuoi capezzoli. Grandi
e scuri vero? Clara: Smettila Giulio! Giulio:
Vuoi sentirlo? Clara: Ma tu davvero sei fuori…
Giulio: Dai un attimo solo, così ti rendi conto…
A quel punto Giulio con un gesto veloce afferra con
forza la mano di Clara e in meno di un secondo la porta
sotto il tavolo appoggiandola sui suoi pantaloni.
Giulio: Stringilo dai, senti quanto è duro e quanto ti
desidera… Clara: Giulio ti prego, ci potrebbero
vedere… Giulio: Pensa a lui ora. Clara: Sono
imbarazzata ti prego lasciami la mano… Giulio: Lo
vorresti vedere vero? Clara: Tu sei pazzo! Giulio:
Dai non ti distrarre, apri la lampo. Clara: Guarda
che il cameriere ci sta vedendo… Giulio: Ma non c’è
nessun cameriere… Allora davvero sei inesperta… Mi
deludi. Clara: Ma io sono paralizzata! Giulio: Dai
ti prego… Clara: Giulio per favore lasciami la mano o
mi metto ad urlare. Giulio: Stringilo solo un
attimo. Clara: Cazzo Giulio, non qui! Giulio: E
dove? Clara: Dove vuoi, ma non qui.
Giulio
desiste e lascia la mano di Clara. Giulio: Hai
sentito quanto ti desidero? Clara: Che situazione
imbarazzante, pensa solo se qualcuno che conosciamo ci
avesse visto… Giulio: Tranquilla non ci ha visto
nessuno, allora dove? Clara: Dove vuoi, ad un patto
però, visto che mi vuoi far vedere l’effetto che ti
faccio, lo vedo soltanto ed a distanza. Non mi chiedere
di fare altro, ok? Giulio: E che gusto c’è? Clara:
Me lo hai detto tu che sono inesperta e che mi devo
rendere conto di altre dimensioni… Se vuoi è così.
Prendere o lasciare.
A quel punto Giulio non se
lo fa ripetere due volte. Si alza, paga le cinque grappe
e poi chiama Clara, rimasta seduta, ed escono dal bar.
Per il timore di essere visti camminano a distanza.
Clara lo segue, Giulio per l’eccitazione e soprattutto
per le quattro grappe barcolla vistosamente. Dopo un
centinaio di metri, lui si ferma davanti ad una porta di
una cantina all’apparenza in disuso. Aspetta Clara, si
guarda intorno e poi la prende con forza per un braccio
e la tira dentro. Clara: Ma che cos’è questo posto?
Giulio: Tranquilla, è di un mio amico. Qui non ci
disturba nessuno. Clara: Ma questo è un posto penoso!
È tutto sporco qui dentro! Giulio: E cosa ti
aspettavi una suite a cinque stelle? È solo un luogo di
fortuna. Clara: Senti io vado via. Giulio:
Aspetta, me lo hai promesso! Cazzo non riesco ad aprire
la lampo, dai aiutami, non rimanere impalata, datti da
fare! Lo vuoi vedere o no?
Clara vuole solo fare
in fretta, posa la borsa sul pavimento sporco, si toglie
il cappotto, si inginocchia e lo aiuta. Apre la lampo e
poi si allontana a debita distanza. Giulio: Che te ne
pare? Clara: Oddio Giulio, ma è enorme! Che strana la
natura, chi tanto chi niente! Giulio: Visto che non
dicevo bugie? Clara: Davvero ti ho fatto questo
effetto? Eppure non ho niente di sexy, vestita
praticamente da lavoro. Giulio: Te lo avevo detto… è
tutto merito tuo! Anzi delle tue tette! Ti gratifica
vero? Clara: Mi sembra tutto così strano, il bar, tu
che ci provi con me, questo posto squallido ed ora che
mi mostri il tuo coso… Giulio: Dai vieni qui…
Clara: E no mio caro, i patti sono patti. Ora che l’ho
visto possiamo andare. Giulio: Dai un attimo ancora…
Clara: Mi fai fare tardi, devo andare dalla sarta. E
comunque te l’ho già detto prima, non ti aspettare che
faccia qualcosa con te. Se vuoi fai da solo. Giulio:
Sarebbe penoso farlo da solo davanti ad una bella donna
come te. Dai almeno scopri le tette, fammi vedere…
Clara: Ecco vedi? Non dovevo venire, lo sapevo che
sarebbe finita così…
Clara si volta prende la
borsa, ma non fa in tempo a finire la frase. Giulio la
prende da dietro e le stringe i fianchi. In un attimo le
toglie camicetta e reggiseno. Giulio: Dio che belle!
Hai una quarta vero? Ecco vedi, ci avrei giurato! Hai i
capezzoli grandi come piacciono a me! Poi senza
perdere tempo infila la sua mano sotto la gonna e le
scosta le mutandine. Giulio: Ma sei eccitata! Cavolo
sei tutta bagnata! Clara: Giulio sono sudata,
lasciami stare ti prego! Giulio: Ma quale sudore! Non
sono un ragazzino, conosco la differenza! Questo è
nettare! Clara: Giulio per favore andiamo…
In
meno di un attimo lui la sbatte contro la parete, le
bacia avidamente il seno e poi scivolando con la lingua
lungo i fianchi, la bacia tra le cosce. Giulio: Oddio
sai di buono! Altro che sudore! Clara: Vabbé sì, mi
sei sempre piaciuto e tu lo sai, altrimenti non ci
avresti provato così sfacciatamente, ma ora per favore
andiamo…
Ma Giulio non sente, anzi la prende per
i fianchi e la solleva di penso. Lei è allibita non
tanto per la passione travolgente di lui, ma perché in
fondo non ha mosso un dito per sottrarsi. Giulio:
Dai, appoggia le gambe sui miei fianchi. Un attimo
dopo è già dentro di lei. Giulio: Oddio, sei
stupenda tesoro! Clara: Praticamente mi stai
violentando. Giulio: E non ti piace? Senti come
scivola bene? Sei bagnata al punto giusto! Clara: Tu
sei un porco. Giulio: Oh sì dimmelo e dimmi che ti
piace, urlalo. Clara: Sì che mi piace, cavolo.
Giulio: Lo senti? Clara: Si che ti sento! Giulio:
Ti sei bagnata al bar vero? Clara: Sì, anche se ero
imbarazzata. Giulio: Morivi dalla voglia… Clara:
Ti prego, fai veloce, non fermarti… Giulio: Urla ti
prego! Fammi sentire che hai bisogno di me! Clara: Ma
ti rendi conto che sto scopando col fratello del mio
fidanzato? Giulio: Ed io mi sto facendo la sua futura
sposa! Clara: Ti prego non dirmelo, ma non smettere…
Giulio: E perché mai? È ancora più eccitante… Clara:
L’ho sempre saputo che fossi un porco, ma non credevo
fino a questo punto. Giulio: E tu invece sei una
donna meravigliosa. Ti scoperei tutta la notte sai…
Clara: Sì dai concentrati… Giulio: Non credevo
davvero che fossi così calda. Non sono il solo vero?
Clara: Questo non te lo dirò mai! Giulio: Ma ho fatto
bene ad insistere vero? Clara: Sarebbe stato un
peccato se non lo avessi fatto. Giulio: Dimmi la
verità non aspettavi altro vero? Clara: Non lo so, ma
ora sono in Paradiso. Giulio: Ti scoperò ogni volta
che vorrai… Clara: Una volta provato è difficile
rinunciarci… Giulio: Sarai sempre la mia troia vero?
Clara: Sarò sempre tua, anche dopo sposata… Giulio:
Dai ora, sto per venire… Ecco ci sono! Clara: Giulio
per l’amor del Cielo non venirmi dentro, ti prego. Non
prendo la pillola!
Un frammento di secondo dopo
esplodono contemporaneamente. Giulio caccia un urlo
simile ad un rantolo di liberazione. Clara è stravolta
chiude gli occhi, il cuore le batte forte. Le loro
labbra si incollano come calamite. Poi lui si
inginocchia.
Giulio: Fatti pulire, voglio che
ritorni vergine, bella e candida per mio fratello.
Clara: Ma hai fatto il bravo? Sei venuto fuori?
Giulio: Tesoro quando me lo hai detto sono uscito
immediatamente… Clara: Ok speriamo bene, alzati ora,
devo andare dalla sarta. Giulio: Dimmi che ti è
piaciuto. Clara: Non mi hai sentita? Giulio:
Voglio che tu me lo dica a parole. Ho bisogno di
certezze. Clara: Allora ti dico che sei uno stronzo,
praticamente mi ha violentata, ma non posso
rimproverarti di nulla, sei stato magnifico! Giulio:
Grazie tesoro.
*****
Dopo quel
giorno Clara e Giulio si rivedono in gran segreto in
quella cantina che è diventata la loro alcova d’amore.
Stravolti da quella passione ogni volta fanno sesso
sempre più intenso ed appagante…
Clara: Tesoro
dobbiamo darci un taglio, lo sai vero… Giulio: Credi
sia possibile, sei diventata la mia droga… Clara:
Anche tu, oggi quando ero al lavoro guardavo sempre
l’ora… Giulio: Eri impaziente vero? Dimmi quanto ti
piace? Clara: Si dai dai, spingi ti prego, voglio
sentirti fino in pancia… Giulio: Amore mio, sei
diventata avida… Clara: Te lo avevo detto, una volta
provato è difficile rinunciare… Giulio: Non mi
lascerai vero? Clara: Non ho nessuna intenzione, ma
dobbiamo essere più accorti, non possiamo vederci
praticamente ogni giorno… Giulio: Io non posso fare a
meno di te. Clara: E Caterina che dice, sospetta?
Giulio: Ma no, lei ha altro a cui pensare. Clara: Ci
fai l’amore? Giulio: Ma che dici? In quelle
condizioni… Clara: Sì, ma ci sono tanti modi per
farlo… Te lo prende in bocca? Giulio: Tu pensi che
dopo che sono stato con te abbia ancora voglia?
Clara: Sto pensando a dopo… Non ti voglio spartire con
nessuna, ok? Giulio: E Simone? Clara: Non vede
l’ora che venga il giorno delle nozze. Giulio: Senti
a proposito, voglio fare l’amore il giorno prima…
Clara: Ma sei pazzo? Verranno tutti i miei parenti da
fuori, sarò impegnata… Giulio: Non me ne frega nulla,
dobbiamo farlo a tutti i costi, inventati una scusa,
lascia il vestito dalla sarta… ritagliati almeno un
quarto d’ora per me… Voglio prenderti come non ti ho
presa finora, quello sarà il mio regalo di nozze.
Clara: Ma avrò il parrucchiere, come faccio? Giulio:
Non lo so, ricordati che poi non ti vedrò per due
settimane… ma devi per forza fare il viaggio di nozze?
Clara: Dai tesoro passerà in fretta. Adesso prendimi
ancora ti va? Giulio: Sei incredibile…
Il
loro rapporto segreto prosegue finché dopo circa due
mesi e tre settimane di ritardo Clara decide di
prendersi qualche ora di permesso e fare il test: è
incinta! Non sa cosa fare, chiama Giulio. Clara:
Giulio devo assolutamente vederti! Giulio: Puttanella
non resisti più vero? Purtroppo ora sono al lavoro, se
alle cinque ti fai trovare dove sai, ti do la giusta
razione… Clara: Cazzo Giulio! Non scherzare, non è
per questo che ti chiamo, purtroppo è una cosa seria.
Giulio: Non posso ora venire da te, te l’ho detto,
sono al lavoro. Cosa succede? Dimmelo ora. Clara:
Sono incinta!
Un attimo di silenzio, poi Giulio
esplode in una grassa risata. Giulio: Tutto qui?
Credevo che Simone ci avesse scoperti! Che paura mi hai
fatto prendere! Clara: Ma come? Giulio forse non hai
capito: sono incinta di te! Giulio: E allora? Che
problema c’è? Di cosa ti preoccupi? Clara: Ma hai
capito bene quello che ti ho detto? Giulio: Certo, mi
sembra una bellissima notizia! Clara: Tu sei tutto
scemo! Perché ridi? Giulio: Scusa, ma il mese scorso
avrai fatto l’amore con Simone, no? Clara: Sì certo…
Giulio: Quante volte? Clara: Due credo. Giulio: Lo
avete fatto completo e senza protezione? Clara: Sì,
ma lui non è venuto dentro. Giulio: E allora? Tutto è
possibile, no? Tranquilla tesoro… c’è sempre un rimedio
come vedi… Clara: Ma il figlio è tuo! Giulio:
Lascia stare, tu pensa che sia suo. Clara: Ma non è
vero! Giulio: Pensi che i tempi possano coincidere?
Clara: Credo di sì. Giulio: Te lo avevo detto, rimane
tutto in famiglia… Io e Simone ci assomigliamo come due
gocce d’acqua e neanche l’esame del DNA scoprirebbe
l’arcano! Clara: Ma tu sei pazzo! Dobbiamo dirglielo!
Giulio: Mi sa che la pazza sei tu! Vuoi mandare a monte
il matrimonio? Clara: Certo che no! Giulio: Vuoi
rovinare questa nostra relazione? Clara: Mai e poi
mai. Giulio: E allora non fare la cretina, comunque
se lo desideri accomodati pure. Spiffera ai quattro
venti che ti fai tuo cognato. Clara: Non sono
cretina, sono solo onesta. Giulio: Beh, forse vuoi
solo scaricarti la coscienza e mettere in crisi più di
duecento persone, compresi i miei genitori, i tuoi,
quelli di Caterina, gli amici, tutto il parentato e
soprattutto Simone. Pensaci bene a quello che fai!
Clara: Ma io ho l’obbligo di dirlo a Simone. Giulio:
Ok, se le cose stanno così, ovviamente io non sono il
padre e chissà tu da chi ti sei fatta scopare! Clara:
Stronzo! È successo la prima volta ricordi? Io non
volevo che venissi dentro. Anzi me lo avevi giurato e
come una stupida ci ho creduto. Giulio: Non sapevo
che non prendessi la pillola e poi me lo hai detto
troppo tardi. Clara: Non mi dovevo fidare… Giulio:
Tesoro bello, ma credi davvero che l’abbia fatto
apposta? È successo tutto qui ed ora da persone
responsabili dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco.
Clara: Non mi lasciare da sola. Giulio: Amore mio non
sarai mai sola. Lo sai che ti amo vero? Purtroppo il
destino ci ha fatto rincontrare a tempo scaduto ed ora
non possiamo mandare tutto all’aria. Clara: Non sono
d’accordo, se si vuole c’è sempre tempo!
Clara a
quel punto scoppia in un pianto a dirotto e interrompe
la comunicazione. Quel pianto non si arresterà più
neanche il giorno del matrimonio. Eccola ora vestita di
bianco con suo padre che la sta portando all’altare, la
chiesa è gremita, lei vede da lontano, in completo
bianco, il suo Simone. È davvero uno sposo perfetto
anche se ancora non sa che la sua futura sposa porta in
grembo una nuova vita.
Mentre si avvicina
all’altare Clara cammina lentamente, ha ancora dei
dubbi, pensa di essere ancora in tempo e che potrebbe
confessare tutto e far saltare il matrimonio. Quando
scorge il suo amante in completo nero poco distante
dallo sposo ha un attimo di sbandamento, dice a suo
padre di fermarsi. L’organo suona la marcia nuziale. Lei
è impietrita, non riesce a fare un altro passo. Il padre
la sorregge. Lei guarda entrambi i suoi uomini, davvero
si somigliano e si convince che nessuno mai potrebbe
scoprire il suo segreto. Alla fine va, cammina con
fatica, ma cammina verso l’altare tra due file di
invitati decisa a pronunciare quel fatidico sì.
Mille pensieri le frullano in testa. Fissa Giulio poi
guarda Caterina con la pancia grossa. Si chiede se le
due dolci creature, che portano entrambe in grembo,
sapranno mai di essere sorelle. Ma i suoi occhi sono
solo per Giulio. Si chiede come lo dovrà considerare,
padre oppure zio di sua figlia, cognato o semplicemente
amante. Ecco ora sta pronunciando quel fatidico sì. Si
fa forza. Di certo non sa quello che succederà al
ritorno dal viaggio di nozze, anzi forse lo sa… Del
resto ora vorrebbe essere lì, abbracciata al suo amante,
in quella cantina squallida e sporca come il loro amore,
ma ora deve sbrigare quella pratica e subito dopo
comunicare a suo marito di essere incinta e che a breve
sarà padre, in modo che tutto torni al proprio posto.
FINE |


Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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RACCONTI DI ADAMO BENCIVENGA
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