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PERSONAGGI D'ARTE LE DONNE DI MICHELANGELO
Michelangelo e l'amica Vittoria Colonna
Il genio e la poetessa
Fu vero amore tra
l’artista bisessuale e l’elegante e
raffinata nobildonna? Mantennero per molti
anni una stretta corrispondenza epistolare,
di cui restano oggi due missive dell’artista
e cinque della marchesa
Adamo ma chi era Vittoria
Colonna?
La Marchesa di Pescara, nata nel 1492
apparteneva alla nobile famiglia romana dei Colonna, in quanto
figlia di Fabrizio Colonna e di Agnese di Montefeltro. I Colonna
erano, in quegli anni, alleati della famiglia D'Avalos e, per
suggellare tale alleanza, Vittoria fin da bambina fu promessa
sposa di Fernando Francesco che poi sposò il 27 dicembre 1509 ad
Ischia, nel Castello Aragonese.
Come andò il
matrimonio?
Sebbene combinato riuscì anche dal punto
di vista sentimentale, anche se i due coniugi non trascorsero
molto tempo insieme a Ischia dove si erano stabiliti. Dopo
diversi anni in guerra nel 1525 Fernando Francesco rimase
gravemente ferito e fu catturato dai francesi. Vittoria partì
subito per raggiungerlo, ma la notizia della sua morte la colse
mentre era in viaggio. Cadde in depressione e meditò il suicidio
ma riuscì a riprendersi anche grazie alla vicinanza degli amici.
Chi erano i suoi amici?
Vittoria
crebbe e fu educata a Napoli, in ambiente d’assoluta élite
umanistica. Da grande era diventata una sensibile poetessa e si
era circondata dei migliori artisti e letterati del secolo, tra
cui Michelangelo Buonarroti, Ludovico Ariosto, Bernardo Tasso,
Annibale Caro, Pietro Aretino, Pietro Carnesecchi e molti altri.
Lei lasciò delle opere?
Il suo
“Canzoniere”, di cui non permise la pubblicazione, fu edito
postumo nel 1558. Si tratta di una raccolta di sonetti tramite i
quali cantò l’amore per il marito e il dolore per la sua morte.
Attenta allo spirito della Riforma protestante, non abbandonò
comunque l’ortodossia cattolica, condividendo con l’amico
Michelangelo un intenso dialogo intorno ai temi religiosi.
Quando conobbe Michelangelo Buonarroti?
Il loro primo incontro fu all’incirca nel 1536. Al tempo aveva
intenzione di fare un viaggio in Terra Santa, per questo motivo
si era trasferita a Ferrara per poi proseguire per Venezia ed
imbarcarsi, ma la salute malferma impedì il viaggio per cui nel
1539 rientrò a Roma dove intensificò l'amicizia con
Michelangelo, che la stimò enormemente e su cui ebbe una grande
influenza, anche religiosa.
Esiste una fitta
corrispondenza tra i due…
Mantennero per molti anni
una stretta corrispondenza epistolare, di cui restano oggi due
missive dell’artista e cinque della marchesa.
Fu
amicizia o vero amore?
Beh noi sappiamo quanto
Michelangelo amasse sia le donne che gli uomini e sappiamo
inoltre che tra i due ci fu un’intensa relazione in un momento
particolarmente delicato del percorso creativo del maestro che
coincide con l’esecuzione del “Giudizio finale”.
Le due persone amate da Michelangelo furono appunto Vittoria e
Tommaso de’ Cavalieri
Michelangelo dedicò a Tommaso
sonetti molto belli, platonici e di una raffinata sensibilità
mentre quelli dedicati a Vittoria risultano più freddi alle
volte astiosi, in uno di questi addirittura la chiama “amico” al
maschile. Comunque da quello che sappiamo Vittoria fu l’unica
amicizia femminile dell’artista.
Un rapporto
tormentato quindi…
Forse Michelangelo vede in lei
quell’ambiguità di cui ha bisogno, lei invece è mite, discreta,
sdegnosa di ogni polemica. In fondo, in entrambi risiedeva
l’identico dolore della solitudine. Lui costretto a vivere a
Roma, lei con la memoria rivolta al suo sposo morto giovane. È
indubbio che Michelangelo prova per Vittoria sentimenti
viscerali, tanto da dedicarle anche dei sonetti:
"Per
fido esempio alla mia vocazione
nel parto mi fu data la
bellezza
che d’ambo 1’arti m’è lucerna e specchio
ascender senza Grazia è pensier vano".
Michelangelo desiderò ardentemente di ritrarla…
Non
sappiamo se effettivamente l’abbia ritratta, ma sappiamo che
Michelangelo il 6 febbraio del 1545 dipinse per lei un magnifico
Crocifisso di cui si ha un disegno a carboncino su carta
custodito nel British Museum di Londra. In seguito dipinse per
Vittoria Colonna una "Deposizione" con il Cristo che veniva
tolto dalla Croce da due Angeli.
Chi era
Sebastiano del Piombo che la ritrasse magnificamente?
Era un pittore veneziano amico di Michelangelo. Quell’opera
risale agli anni Venti del Cinquecento e restituisce alla donna
un’immagine intensa di una vedova che ama il marito, al di là
della morte identificandola ad Artemisia, regina della Grecia
antica, famosa nella storia per il suo straordinario dolore alla
morte del marito Mausolo. Si racconta che Artemisia si rattristò
tanto da preparare una bevanda con le sue ceneri e ossa tritate.
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Vittoria Colonna Nascita: Marino, aprile
1490 o 1492 Morte: Roma, 25
febbraio 1547 Luogo di sepoltura:
Collegiata di Sant'Andrea a Paliano
Dinastia: Colonna Marchesa di Pescara
Padre: Fabrizio I Colonna Madre:
Agnese di Montefeltro Consorte:
Fernando Francesco d'Avalos Religione:
Cattolica
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://www.stilearte.it/il-genio-e-la-poetessa-fu-amore-quello-tra-michelangelo-gay-e-vittoria-colonna/
http://noivastesi.blogspot.com/2015/01/vittoria-colonna-e-michelangelo.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_Colonna
FOTO GOOGLE IMAGE
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