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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Grace Elliott
La vera Cortigiana
Una vera e
propria cortigiana. Di origini scozzesi, bellissima e intelligente,
moglie del ricco Dottor Elliott ed amante del duca d'Orléans e di
Giorgio IV (Edimburgo, 1758 – Hauts-de-Seine, 1823)

Madame le sue origini?
Il mio nome è Grace Dalrymple Elliot. Sono di origini
scozzesi. Sono nata nella casa dei nonni materni ad
Edimburgo. Ero la figlia più giovane dell'avvocato e
poeta Hew Dalrymple e di Grisel Craw. I miei genitori si
separarono quando ero una bambina ed io crebbi in un
convento francese.
Tornò in Scozia già
adolescente… Al mio ritorno, mio padre mi introdusse
nella società di Edimburgo. Dicevano che ero molto bella
e veniva spesso invitata nei migliori salotti
dell’epoca. Venivo elogiata per il mio bel viso e per la
figura snella oltre alla mia intelligenza e la mia dote
istintiva di saper dialogare e di intrattenere
sfoggiando la mia cultura.
Tutte queste
caratteristiche, divennero ben presto un valido aiuto
che la portarono a conquistare il re… Oh sì, ma prima
mi unii in matrimonio con il ricchissimo medico John
Elliott, di 20 anni più vecchio di me. Era il 1771 ed io
avevo poco più di tredici anni.
Come andò il
matrimonio. Ripeto ero molto giovane e lui troppo
anziano per me. Dopo due anni mi innamorai di Lord
Valentia. Mio marito mi fece seguire e scoprendo la
nostra relazione. A quel punto fuggii con Lord Valentia
lasciando Edimburgo e provocando un enorme scandalo. Mio
marito nel frattempo fu nominato baronetto ed anche per
la sua influenza ci fece causa ricevendo 12.000 sterline
di risarcimento. Il successivo divorziò non placò i
pettegolezzi e l’ira della mia famiglia e visto che ero
sulla bocca di tutti mio fratello mi rapì e mi confinò
in un altro convento francese.
A salvarla questa
volta fu un suo benefattore… Fu Lord Cholmondeley, il
quale mi condusse di nuovo a Londra. Ci unimmo
sentimentalmente per tre anni poi iniziai la mia
brillante vita di cortigiana e divenni amica, confidente
ed amante di diversi uomini importanti e ricchi.
A ventiquattro anni ebbe una relazione con il
principe di Galles… Era il 1782, nacque tra noi una
vera e propria passione. Il principe che divenne
successivamente Giorgio IV mi diede in dono una figlia:
Georgina Seymour, ma venne battezzata a St Marylebone
come 'Georgina Frederica Augusta Elliott, figlia di Sua
Altezza Reale, il Principe di Galles George & Grace
Elliott'
Ci sono molti dubbi su quella paternità,
vero? Dapprima il futuro re ammise la sua
responsabilità, ma visto che la bambina era scura in
carnagione, quando gli fu mostrata per la prima volta,
il principe osservò: "Per convincermi che questa è mia
figlia, devono prima dimostrare che il nero è bianco".
E lei? Da che mondo è mondo una madre è
sicura di chi sia il padre della propria figlia anche se
a corte si diceva che il padre di mia figlia fosse lo
stesso Lord Cholmondeley. Poi ci fu il principe
Guglielmo che rivendicò la paternità sostenendo che
Georgina gli assomigliasse. Altri ancora pensavano che
il padre potesse essere George Selwyn.
Il
principe di Galles però si stancò di lei… La nostra
fu una passione bruciante e finì presto. Fu proprio
Giorgio, due anni dopo, a presentarmi al duca d'Orléans
nel 1784. Dopo i suoi pressanti corteggiamenti iniziammo
una relazione e nel 1786 ci stabilimmo definitivamente a
Parigi, dove restammo per tutta la rivoluzione.
Divenne una delle amanti riconosciute di Orleans. In
cambio della mia compagnia, il duca mi concesse una casa
in Rue Miromesnil e una proprietà a Meudon, a sud di
Parigi, ma non gli giurai mai la fedeltà assoluta per
cui in quel periodo frequentai anche il Duca di
Fitz-James e il Principe di Conde.
Tra voi ci
furono dei dissidi per così dire politici… Il duca si
schierò con i rivoluzionari, prese il nome di Philippe
Égalité, votando persino per l'esecuzione di suo cugino,
il re. Mentre io parteggiai per la monarchia e divenni
una devota sostenitrice di Luigi XVI e della sua
famiglia. La loro esecuzione nel 1793 mi devastò anima e
mente.
Immagino che fu un periodo drammatico…
Il mio cuore era legato alla Francia anche se in quel
periodo era immersa in un regno di terrore e la paranoia
pervase tutto il popolo, al punto che nonostante il suo
sostegno alla rivoluzione, il duca venne perseguitato in
quanto di sangue reale.
La storia col duca finì
inesorabilmente… Dal mio canto impegnai tutta la mia
capacità di persuasione per aprire gli occhi al duca di
Orléans, e gli palesò tutto il suo orrore per la viltà e
lo spergiuro del suo voto contro il re. Ma soffrii per
lui quando lo vidi perduto. Ancora una volta, mi
supplicò di abbandonarlo e di andare a mettermi in
salvo. Gli dissi chiaramente che non l’avrei mai fatto,
a nessun prezzo: avevo deciso di salvarlo, o sarei morta
con lui.
Lei venne imprigionata, vero? Pensi
che, nonostante le mie idee offrii ospitalità ai
patrioti della Rivoluzione per salvargli la vita ed a
rischio della mia nascosi nella mia casa tanti amici
nobili che stavano tendando di fuggire in Inghilterra.
Venni arrestata per una lettera sospetta in cui si
affermava che avevo aiutato il marchese de Champcenetz,
a sfuggire alla condanna a morte a Parigi. Condivisi la
cella con Madame du Barry, che un tempo era stata
l'amante del re Luigi XV.
Come ne uscì? Anche
se molti dei miei amici trovarono la morte, tra cui
Madame du Barry, io riuscii a salvarmi nonostante fossi
stata arrestata quattro volte. Comunque riuscii ad
evitare la ghigliottina e venni rilasciata dopo il
periodo del Terrore e la morte di Robespierre.
Cosa fece? Rimasi a Parigi e lentamente ricominciai
la mia vita di sempre, frequentando salotti conobbi
Napoleone Bonaparte, lui si innamorò di me, ne divenni
l’amante, ma respinsi la sua proposta di matrimonio.
Morì da donna ricca presso Ville-d'Avray, l'odierna
Hauts-de-Seine, nel 1823. È sepolta nel cimitero di Père
Lachaise
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Grace_Elliott
https://en.wikipedia.org/wiki/Grace_Elliott


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