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INTERVISTA IMPOSSIBILE

María Casarès
L’amante di Albert Camus
Attrice spagnola
è famosa per essere stata l’amante dell’autore della Peste. Lei gli
scriveva lettere infuocate: "Io sono bollente dentro, fuori. Tutto
brucia, anima, corpo, sopra, sotto, cuore, carne..." Ma lui la
tradiva con altre donne, addirittura il 30 dicembre 1959, scrisse
due lettere d'amore dando appuntamento a lei e a un’altra amante
nello stesso giorno. Ma un incidente d'auto cancellò gli
appuntamenti.. (La Coruña, 21 novembre 1922 – Alloue, 22 novembre
1996)

Madame le sue origini?
Provengo da una famiglia benestante, mio padre Santiago
era un avvocato di professione e fu Ministro della
Marina durante la seconda repubblica spagnola.
Come fu la sua adolescenza? Durante la guerra civile
lavorai in un ospedale, poi insieme alla famiglia fui
costretta a fuggire a Parigi. Frequentai il
conservatorio d'arte drammatica.
Era brava come
attrice? Avevo una voce alta e roca con un leggero
accento madrileno, ottenni via via ruoli sempre più
importanti e diventai famosa. Per il mio modo di
recitare prediligevo sempre ruoli classici e tragici.
Nel 1944 inizia la relazione con lo scrittore Albert
Camus… Una relazione clandestina perché Albert era
sposato con Francine Fauré, sua seconda moglie e padre
dei gemelli Jean e Catherine. Ci conoscemmo il 6 giugno
del 1944, il giorno dello sbarco alleato, in una Parigi
occupata dai nazisti in occasione delle prove dell'opera
teatrale di Albert Le Malentendu (Il malinteso). Lui
aveva 30 anni, era nato in un’Algeria poverissima e
analfabeta. Aveva da poco pubblicato il suo romanzo
L’Étranger, Lo straniero. Io invece avevo 21 anni, nove
meno di lui.
Cosa la colpì di lui? Non aveva
potuto fare a meno di notare il suo viso attraente, come
dire altero senza fatuità, con una sfumatura d’indolente
indifferenza. Apprezzai il suo modo di guardarmi, di
spogliarmi praticamente con lo sguardo. Aveva fascino,
quel fascino che ti fa rispondere sì senza che lui mi
avesse chiesto qualcosa.
Cosa accadde quel
giorno? Andammo insieme ad una riunione di amici
comuni a casa di Michel e Zette Leiris, poi uscimmo
insieme, avevamo bevuto più del solito, forse per
contrastare la reciproca timidezza. Mi ero seduta sul
manubrio della sua bicicletta, ma dopo pochi metri,
preoccupata dal suo zigzag, gli chiesi se la bicicletta
non avesse bevuto troppo. Lui mi rispose sorridendo che
stava solo cercando la Senna. Finimmo chissà quanto per
caso in rue Vaneau, dove Albert era ospitato a pagamento
nello studio di André Gide, allora in Algeria. Quindi
una casa tutta per noi……
Poi cosa successe?
Quando iniziò la nostra relazione sua moglie era in
Algeria, ma nell’ottobre del 1944, riuscì a tornare in
Francia e ricongiungersi col marito. In quell’occasione
decidemmo di separarci. Il nostro grande amore era
durato appena cinque mesi scarsi!
Ma il diavolo
fa le pentole e si scorda i coperchi… Esatto! Ci
incontrammo per caso sempre il 6 giugno, ma del 1948, in
Saint-Germain. Ognuno di noi due aveva un appuntamento,
ma gli amici ci aspettarono invano. Non ci lasciammo
più! Venimmo travolti da una passione pazzesca. Ci
abbandonammo l’uno all’altra incastonando la nostra
felicità come un diamante d’amore. Ero pazza di lui, gli
scrivevo frasi del tipo: "Io sono bollente dentro,
fuori. Tutto brucia, anima, corpo, sopra, sotto, cuore,
carne... Hai capito bene?" Oppure: “Aspetto il miracolo
perennemente rinnovato della tua presenza: credevo di
vivere male lontano da te, ma non è vero. Lontano da te
non riesco affatto a vivere.”
Sua moglie venne
mai a sapere di questa relazione? Beh come per ogni
moglie fu difficile da digerire, pensi tentò anche il
suicidio, ma a lungo andare, sono convinta che nutrisse
rispetto, stima e oso dire anche affetto per me. Del
resto era convinta che suo marito non sarebbe
sopravvissuto alla sua vita smodata senza la mia
presenza. In un certo qual modo ero il punto di
riferimento per lui e per la sua famiglia.
La
vostra intesa è stata sempre complessa e difficile…
Albert mi aveva soprannominata “Guerra e pace” perché
avevo un carattere focoso ed alternavo momenti di
impazienza violenta a dolcezze infinite. Comunque sì,
una relazione difficile, ma intensa, pensi che ci
scrivevamo tutti i santi giorni. Durò per 12 anni fino
alla morte di Albert, il 4 gennaio 1960. Mi aveva
scritto l’ultima volta il 30 Dicembre.
Cosa
successe quel 30 dicembre? Dalla sua villa di
Lourmarin, nel Vaucluse, dove si trovava con la moglie
Francine e i due figli, in procinto tornare a Parigi,
Albert scrisse due lettere, la prima a me e l'altra a
Catherine Sellers, anche lei attrice, al cui fascino
aveva ceduto più di recente. Mi scrisse che stava
tornando in auto e che mi avrebbe telefonato al suo
arrivo, per poi cenare insieme il giorno dopo. Ma anche
a Catherine aveva dato appuntamento lo stesso giorno,
forse la sua intenzione era quella di vedere prima lei
nel pomeriggio e successivamente me la sera. Ma quel
martedì per Albert non giunse mai… Il 4 gennaio, lunedì,
il giorno del rientro, l'auto guidata da Michel
Gallimard, suo amico e editore, andò a schiantarsi
contro un albero ed Albert perse la vita.
Lei
dopo si sposò vero? Mi sposai con André Schlesser un
amico di vecchia data con il quale avevo acquistato
tempo prima la tenuta La Vergne.
Tentò anche la
via del cinema… Adoravo il teatro e il cinema non
faceva per me, anche se poi partecipai ad alcune
pellicole immortali tra le quali capolavori come Amanti
perduti (Les Enfants du paradis) diretto da Marcel
Carné, Perfidia di Robert Bresson, Orfeo di Jean
Cocteau.
María Casarès muore a causa di un
cancro nel 1996. Non avendo avuto figli e per
ringraziare dell'accoglienza avuta, donò la sua tenuta
al comune di Alloue.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Mar%C3%ADa_Casar%C3%A8s
http://evvivamag.com/corrispondance-1946-1959-gallimard
http://www.pangea.news/la-divina-albert-camus-un-
amore-cristallo-puro-escono-le-lettere-maria-casares/
https://m.dagospia.com/un-amore-da-letteratura-i-
segreti-tra-camus-e-l-amante-in-
https://www.repubblica.it/venerdi/articoli/2017/
12/26/news/camus_e_maria_un_amore_sospeso_sull_ abisso-185252306/
Gabriella Bosco per “la Stampa” https://www.dagospia.com/
rubrica-2/media_e_tv/vita-breve-poliamorosa-albert-
camus-30-dicembre-1959-222922.htm


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