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INTERVISTA IMPOSSIBILE

Arabella Churchill
L’amante del Duca
Fu una delle
amanti di Giacomo II d'Inghilterra, e madre di quattro suoi figli,
il cui cognome fu FitzJames Stuart, cioè "Figli di James Stuart"
(23 febbraio 1648 – Londra, 30 maggio 1730)

Siamo nel 1685 in un accogliente salotto
londinese, nel cuore della residenza di Arabella
Churchill. La stanza, situata in una dimora nobiliare, è
illuminata dalla luce morbida di candele disposte su un
tavolo di quercia intarsiato. Le pareti, rivestite di
pannelli di legno scuro, sono decorate con arazzi che
narrano scene di caccia, un richiamo alla passione che
unì Arabella al Duca di York, James. Arabella
Churchill è qui di fronte a me seduta su un divano
damascato, il suo portamento è rilassato, segno di una
donna che ha navigato con grazia le complessità della
corte senza perdere la sua autenticità. Indossa un abito
di seta nero e il suo trucco quasi impercettibile
accentua la pallida carnagione, mentre un tocco di
rossetto deciso dona calore alle labbra.
Arabella emana un fascino discreto, lontano
dall’ostentazione delle bellezze di corte. La sua voce
misurata, porta con sé un accento che tradisce le sue
radici inglesi, ma è il suo spirito vivace e la sua
capacità di conversare con sincerità e arguzia a
catturare l’attenzione. Non è una donna che si impone
con la bellezza, ma con un carisma naturale, fatto di
intelligenza, lealtà e una sorprendente umiltà. È una
figura che, pur avendo vissuto all’ombra di grandi
poteri, ha saputo ritagliarsi un posto nella storia con
grazia e resilienza, mantenendo un equilibrio tra il
ruolo di amante reale e quello di madre e moglie.
Madame la sua origine? Sono figlia di Sir Winston
Churchill, antenato omonimo del famoso primo ministro,
ed Elizabeth Drake. Grazie alla fedeltà di mio padre
alla causa realista sin da adolescente mi permise di
accedere alla corte degli Stuart subito dopo la
Restaurazione.
La sua grazia
l’aiutò molto vero? Non mi consideravo bella, ma
appartenevo ad una famiglia molto in vista per cui
divenni la damigella d'onore della duchessa di York Anna
Hyde, mentre mio fratello minore John divenne paggio del
duca Giacomo.
Il Duca Giacomo non si rivelò del
tutto insensibile alle sue grazie… Frequentavo tutta
la famiglia reale per cui non era difficile incontrare
il Duca. Se non ricordo male iniziò a corteggiarmi
intorno al 1665. Avevo appena compiuto diciassette anni.
Qualcuno, tipo il conte di Gramont, si stupì di
quelle attenzioni… Il Conte di Gramont, un nobile
francese che frequentava la Corte degli Stuart, mi
riteneva poco attraente. Secondo lui ero troppo alta,
dal colorito pallido e tutta pelle e ossa. Per questo
motivo sì stupì quando il Duca iniziò a corteggiarmi.
Come del resto si stupì suo fratello Carlo II,
letteralmente sconcertato dalla predilezione di Giacomo
per le donne normali, al punto che scherzando disse al
confessore di Giacomo di imporgli una grave penitenza.
Come successe? Riuscii a conquistare il cuore del
Duca grazie alle mie attenzioni che gli mostrai dopo un
incidente di caccia. Ero davvero preoccupata per le sue
condizioni di salute! Da quel giorno iniziammo a
frequentarci e lui mi disse che possedevo uno spirito
intelligente e vivace in grado di intrattenerlo
piacevolmente.
Era felice? Per me, ragazza
semplice, fu davvero una gioiosa sorpresa essere oggetto
di una così alta preferenza".
Immagino che
quella semplice amicizia si trasformò in una relazione
intima… Rimanemmo insieme per lunghi dieci anni. Ebbi
dal Duca quattro figli, i quali non potendo fregiarsi
del nome Stuart, assunsero il cognome di Fitzjames,
ovvero "I figli di Giacomo" in lingua normanna:
Henrietta; James FitzJames che si stabilì in Spagna
acquisendo il titolo di Duca d'Alba; Henry che divenne
duca di Albermale e conte di Rochford; Arabella che
divenne suora.
Poi cosa accadde? La relazione
con Giacomo ebbe termine quando il Duca ascese al trono,
ma non si dimenticò di me. Ricevetti subito dopo una
generosa rendita e il 1° giugno del 1680 a Holy Trinity
Minories sposai il colonnello Charles Godfrey, il quale
divenne un protetto del duca di Marlborough, ovvero mio
fratello.
Fu un matrimonio felice vero?
Vivemmo insieme felicemente per 40 anni. E mi donò tre
bellissimi figli. Francis Godfrey; Charlotte Godfrey ed
Elizabeth Godfrey.
Godfrey morì nel 1714,
all'età di 67 anni. Arabella Churchill fu molto longeva
e morì nel 1730 a 82 anni.
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IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Arabella_Churchill


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