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MUSE D'ARTE

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INTERVISTA IMPOSSIBILE

 





 
Simone de Beauvoir
"Sei il mio primo amore assoluto"
Scrittrice, saggista, filosofa, insegnante e femminista  francese. Fu un'esponente dell'esistenzialismo e compagna di Jean-Paul Sartre. Nel 1953 fu protagonista di un triangolo amoroso con il regista CLAUDE LANZMANN al quale scriveva: "Sei il mio primo amore assoluto, quello che si conosce una volta o mai. Jean-Paul Sartre l'ho amato, certo, ma senza una vera reciprocità..."





(Parigi, 9 gennaio 1908 – Parigi, 14 aprile 1986)
 

 

Madame le sue origini?
Sono nata a Parigi alle quattro del mattino del 9 gennaio 1908, da Françoise Brasseur e l’avvocato Georges Bertrand de Beauvoir, in una famiglia benestante.

La sua infanzia?
Mia madre era cattolica osservante e ricevetti un'educazione molto rigida e severa. Trascorsi un’infanzia serena accanto a mia sorella Henriette-Hélène nonostante la situazione economica difficile che colpì la mia famiglia, poiché mio nonno materno Gustave andò in bancarotta. La mia famiglia fu costretta ad abbandonare il bell'appartamento di Boulevard Montparnasse per uno più piccolo e modesto in Rue de Rennes.

All'età di dieci anni inizia ad appassionarsi alla scrittura…
Mi dedicai totalmente allo studio e soprattutto alla letteratura classica francese, alla letteratura contemporanea e ai capolavori dei surrealisti. Frequentai il Liceo di Neuilly e l'Istituto Cattolico di Parigi. Nel 1926, mentre mi preparavo agli esami di ammissione all'Università, entrai a far parte del movimento socialista e allo stesso tempo frequentai alcuni corsi di filosofia presso la Sorbona.

Alla Sorbona incontrò vari giovani filosofi…
Conobbi Lévi-Strauss, Raymond Aron, Merleau-Ponty, Paul Nizan e Jean-Paul Sartre. Tra me e Jean-Paul nacque subito un forte legame intellettuale e sentimentale. Rimanemmo insieme per tutta la vita nonostante non ci unimmo mai in matrimonio.

Ottenuta al laurea in Lettere e Filosofia si dedicò all’insegnamento
Esercitai la professione di docente a Marsiglia, Rouen e Parigi poi dopo il 1943 mi dedicai solo all’attività di scrittrice. Con Jean Paul viaggiammo molto e incontrammo mostri sacri della letteratura del tempo come: Ernest Hemingway, Franz Kafka, Marcel Proust, Virginia Woolf, André Gidé, Martin Heiddeger, Edmund Husserl.

La sua prima opera pubblicata fu "L'invitata”…
Raccontavo come l’arrivo di un terzo personaggio può turbare e destabilizzare l’equilibrio di una coppia. Nel 1944 scrissi il mio secondo romanzo, "Il sangue degli altri", in cui affrontai il tema della guerra e della resistenza.

Nel ’45 fondò "Les Temps Modernes"…
Insieme a Jean-Paul ed a tanti altri… era una rivista in cui pubblicai numerosi articoli che prendevano in esame la filosofia esistenzialista e gli eventi che si susseguirono nell'età contemporanea.

Nel 1949 scrisse il saggio, "Il secondo sesso" e nel 1967 "La donna spezzata"….
Due opere sulle condizione femminile, nel primo saggio ho voluto analizzare l'aspetto sociale e morale e nel secondo ho raccontato la storia di tre donne che vivono una situazione di crisi.

La rivoluzione studentesca la trova al fianco dei cuccioli del maggio francese…
Sostenni quella rivolta partecipando anche alle manifestazioni organizzate dal movimento femminista.

Nonostante fosse impegnata sentimentalmente con Sartre ebbe una relazione con lo scrittore americano Nelson Algren…
Con Jean Paul vivevamo una situazione affettiva di coppia aperta. Con Nelson fu una cosa inaspettata, mi sconvolse che mi amasse, comunque anch' io lo amavo tanto, anche se tra noi non c’era una vera e propria intimità.” Quella relazione fu abbastanza complicata a causa del fatto che Nelson non riusciva a sopportare la mia relazione (soprattutto cerebrale) con Sartre. Del resto quello era il mio amore necessario e nessuno mai avrebbe potuto spezzarlo.

Nel 1953 visse un’altra travolgente storia d’amore…
Mi innamorai di Claude Lanzmann, al tempo lui aveva 28 anni ed io 45. Lui era un regista e ci eravamo conosciuti l’anno prima nei locali della rivista Les Temps Modernes. Fu una passione senza freni!

È vero che gli scriveva lettere appassionate?
Oh sì… La prima lettera gliela scrissi dal piccolo albergo dove alloggiavo, il Doelen, ad Amsterdam: “Vorrei ora stare tra le tue braccia e restarvi all’infinito. Sono tua moglie per sempre. Mio caro bambino, tu sei il mio primo amore assoluto, quello che accade solo una volta (nella vita) o forse mai.”

In una lettera di quel periodo rivela al suo amante di non essere mai stata sessualmente soddisfatta dal suo compagno Jean-Paul Sartre…
Gli scrissi che non c’era mai stata una vera e propria intimità e che avevo provato le vere gioie del sesso solo con lui aggiungendo: «Pensavo che non avrei mai detto le parole che ora mi vengono spontaneamente quando ti vedo... ti adoro. Ti adoro con tutto il mio corpo e l'anima... Sei il mio destino, la mia eternità, la mia vita». Poi lo rassicuravo: “Sì, caro piccolo mio, sei il mio primo amore assoluto, quello che si conosce una volta o mai.”

Lanzmann fu il solo partner con cui lei riuscì a convivere…
Esatto, durante tutta la nostra relazione, vivemmo nell' appartamento all' 11 bis della rue Victor-Schoelcher, a Parigi.

Nel 1974 Simone diventa Presidente della Lega per i diritti delle donne. Negli anni Ottanta scrive "La terza età" in cui affronta tematiche come la malattia, la vecchiaia e la morte e La cerimonia degli addii, in cui racconta i suoi ultimi dieci anni di vita con Jean-Paul Sartre, deceduto il 15 aprile 1980. Simone de Beauvoir muore a Parigi il 14 aprile 1986 all'età di settantotto anni, accanto alla figlia adottiva Sylvie Le Bon de Beauvoir, conosciuta quando era studentessa di filosofia, ammaliata dalla pensatrice. Viene sepolta con al dito l’anello d'argento che Nelson Algren, l’amante americano, le aveva regalato la mattina dopo la loro prima notte d' amore. Le sue spoglie riposano accanto a quelle del suo compagno di vita Jean-Paul Sartre.



















 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

http://biografieonline.it/biografia-simone-de-beauvoir
http://www.corriere.it/cultura/18_gennaio_22/se-mio-destino-lettere-d-amore-simone-de-beauvoir-giovane-claude-lanzmann-db80fbf4-ff65-11e7-bc53-0ecb891ad633.shtml
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/triangolo-si-rsquo-senza-gelosia-1953-poliamorosa-simone-165406.htm



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