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Pearl White
Regina dei serial
Attraente e di bell’aspetto è stata la regina incontrastata del
cinema muto americano degli anni '10 e in special modo per i film di
azione, dove ha consacrato il suo mito, in una carriera ricca di
oltre 230 interpretazioni (Green Ridge, 4 marzo 1889 –
Neuilly-sur-Seine, 4 agosto 1938).

Madame le sue origini? Il mio nome completo
è Pearl Fay White. Sono nata in una famiglia di
contadini del Missouri e sono cresciuta a Springfield.
Lì iniziai a interessarmi alla recitazione già al liceo
e partecipai alla compagnia filodrammatica del posto.
All'età di 6 anni, avevo già fatto il mio debutto sul
palco come "Piccola Eva" nella Capanna dello zio Tom.
Iniziò con il circo vero? Mio padre mi regalò un
cavallo e a 13 anni sbalordii il pubblico con le mie
acrobazie in spettacoli circensi, talvolta
pericolosissime. Proprio a seguito di un spericolato
esercizio caddi e mi procurai una lesione spinale che mi
costrinse a letto per parecchi mesi.
Poi continuò
come se nulla fosse successo. All'età di 18 anni
lasciai il circo e, nella speranza di arrivare a
Broadway, mi unii alla Trousedale Stock Company come
attrice part time. Lavoravo negli spettacoli serali
mentre di giorno continuavo il mio lavoro quotidiano per
aiutare la famiglia.
Molto presto fu in grado di
entrare a tempo pieno nella compagnia… Partecipai ad
un tour itinerante per gli stati del Midwest. Sempre nel
1907 mi sposai con il collega attore Victor Sutherland
ma non durò molto la convivenza. Presto ci separammo e
quindi di comune accordo giungemmo al divorzio.
A
ventuno anni la prima grande occasione… Nel 1910 i
fratelli Pathé mi offrirono di recitare in "The Girl
From Arizona", il primo film americano prodotto dalla
compagnia francese nel suo nuovo studio di Bound Brook,
nel New Jersey. Poi lavorai ai Lubin Studios e in altre
compagnie indipendenti fino a quando la Crystal Film
Company di Manhattan mi offrì il ruolo principale in
numerosi film brevi.
Possiamo dire che a 25 anni
era già famosa… Beh si ero già un’attrice popolare
quando il regista della Pathé Louis J. Gasnier mi offrì
a il ruolo di interprete in "The Perils of Pauline",
film basato su un racconto di Charles W. Goddard.
Interpretai "Pauline", un ruolo di azione per il quale
il mio fisico atletico si dimostrò assolutamente adatto.
Ebbe un enorme successo di pubblico, vero? The
Perils of Pauline era composto da venti episodi che
sviluppavano il concetto di "eroina in pericolo".
Divenni una celebrità di prima grandezza ed arrivai a
guadagnare l'astronomica cifra di 3000 dollari a
settimana. A questo grande successo ne seguì un altro
ancora più grande, "I misteri di New York".
A
quel punto tutti i produttori e registi la ritennero
indispensabile per i loro film d’azione… Guidando
aeroplani, sfrecciando su automobili, cavalcando cavalli
imbizzarriti, nuotando attraverso fiumi e altre sfide di
ogni genere, interpretai altri quattro serial di
successo basati sullo stesso tema. In questi film di
azione feci gran parte del lavoro di stunt-woman, con il
risultato di procurarmi numerose lesioni che mi
costrinsero a usare una vera controfigura nei film
successivi.
Ormai era diventata una donna
benestante… Nel 1919 incontrai e sposai Wallace
McCutcheon Jr., figlio di un produttore cinematografico
e veterano della Prima guerra mondiale. Era anche lui
attore e si era cimentato anche nella regia e nella
produzione però con scarso successo.
Anche questo
matrimonio non durò a lungo… Ci accorgemmo di non
essere compatibili e il divorzio arrivò due anni dopo
nel 1921.
Due anni dopo interpretò il suo ultimo
film americano… Su incoraggiamento dei miei amici
francesi decisi di lavorare per la Pathé, ed essendo una
persona curiosa di conoscere il mondo, apprezzandone le
diverse culture, mi stabilii nel quartiere parigino di
Montparnasse.
In Francia le vennero offerti
diversi ruoli ovviamente come protagonista. I film
muti potevano essere girati indifferentemente in
qualsiasi paese e dato che ormai ero una star conosciuta
in tutto il mondo, in Europa mi vennero offerte numerose
parti. Scelsi invece di recitare dal vivo in una
produzione di Montmartre intitolata "Tu Perds la Boule"
ed entusiasta di questo genere di spettacolo, nel 1925
accettai l'offerta di lavorare con l'attore di prosa Max
Wall nella "London Review" al Lyceum Theatre di Londra.
Intanto divenne anche una donna di affari. Quando
mi ritirai dai film nel 1924, avevo accumulato una
fortuna di 2 milioni di dollari. La povertà che avevo
sofferto durante l'infanzia mi rese una persona molto
rispettosa del denaro. Investii in un nightclub di
successo a Parigi, in un hotel con casinò a Biarritz
oltre che in una quantità di cavalli da corsa di razza.
La povera ragazza del Missouri era ormai diventata
una donna ricca e corteggiata. Vivevo in una casa
alla moda nell'esclusivo sobborgo parigino di Passy e
possedevo anche una villa a Rambouillet con una tenuta
di 54 acri. Divenni intima amica di Theodore Cossika, un
ricco uomo d’affari greco. Condividevamo il comune
interesse per i viaggi. Insieme acquistammo una casa
vicino al Cairo e insieme al mio nuovo compagno viaggiai
attraverso le affascinanti culture del Medio Oriente e
l'Asia.
Ma non è tutto oro quello che luccica…
Beh nel corso degli anni i dolori cronici, dovuti alle
lesioni riportate nei film di azione divennero
insopportabili, per cui iniziai a bere superalcolici e
fare uso di psicofarmaci. Nel 1933 mi ricoverarono in
ospedale.
Tornò mai negli Stati Uniti? Feci
delle visite occasionali negli Usa nel 1924, 1927 e
1937. Pensi che i produttori americani mi fecero diverse
proposte per tornare a recitare nei film sonori, ma ben
presto mi resi conto di non avere una voce adatta a
questo nuovo genere di recitazione.
Pearl White
non ha avuto figli. Affetta da cirrosi epatica, entrò in
coma il 3 agosto del 1938 e morì il giorno successivo
all'età di 49 anni nell'ospedale americano del sobborgo
parigino di Neuilly. Venne sepolta nel cimitero di Passy
dopo un piccolo funerale privato. La White lasciò la
maggior parte della sua fortuna, inclusi gioielli e
proprietà, a Theodore Cossika. Ha anche lasciato in
eredità denaro a suo padre, nipoti e nipoti, e ha donato
73.000 dollari in beneficenza. Il posto che Pearl
White occupa nel cinema è quello di una pietra miliare
sia nell'evoluzione dei generi cinematografici che del
ruolo della donna. Il suo film "I misteri di New York" è
stato scelto per essere conservato nello United States
National Film Registry. Tutti i suoi film vennero
realizzati in studi cinematografici della costa est
degli Stati Uniti e si ritiene che non abbia mai
visitato Hollywood. La Mecca del cinema le ha comunque
reso onore con una stella nella Walk of Fame di Los
Angeles al 6838 di Hollywood Blvd.
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IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A
CURA DI ADAMO BENCIVENGA REALIZZATA GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/Pearl_White
http://www.cinekolossal.com/star2/w/white/
© Adamo Bencivenga - Tutti i diritti riservati
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