|
HOME
CERCA
CONTATTI
COOKIE POLICY

INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Norma Talmadge
La diva ricca del muto
Attrice e produttrice cinematografica statunitense. dell'epoca
del muto. Considerata tra le immortali del cinema muto e tra le vamp
più ricche in assoluto nel panorama mondiale (Jersey City, 2
maggio 1894 – Las Vegas, 24 dicembre 1957).

Madame la sua infanzia? Nacqui a Jersey
City, nel New Jersey. La mia infanzia fu segnata dalla
povertà. Mia madre Margaret era una donna forte e
volitiva dal carattere vivace e indomabile, invece mio
padre Fred Talmadge era un disoccupato e alcoolizzato
cronico. Una mattina di un giorno di Natale uscì di casa
dicendo che andava a comprare del cibo ma non fece ma
più ritorno, lasciando la moglie sola e senza soldi ad
allevare le tre figlie ancora piccole.
Cosa fece
sua madre? Mamma si diede da fare lavorando come
lavandaia, vendendo cosmetici, insegnando disegno e
affittando le stanze della nostra casa, riuscendo così a
crescere noi tre figlie da sola a Brooklyn.
Lei
era la maggiore e la più carina delle tre… Sì in
effetti mia madre confidava sulla mia bellezza e quando
le raccontai che una nostra compagna di classe aveva
posato come modella lei decise di contattare quel
fotografo per avere anche io un book fotografico.
Desiderava che lei diventasse attrice vero?
Veramente spinse tutte e tre le sue figlie ad entrare
nel cinema, spronandoci continuamente a fare soldi e a
reinvestirli, anche se in realtà nessuna di noi tre era
interessata a far parte di quel mondo.
Lei era la
maggiore e la più carina… Mia madre mi portò negli
studi della Vitagraph a Flatbush, molto vicini a casa
nostra. Era molto intraprendente e riuscì a fare in modo
di superare i cancelli dello studio e di incontrare il
direttore del casting.
Poi cosa successe?
Ovviamente ci fece buttare fuori. Tuttavia, fui notata
dalla scenografa Breta Breuill. Colpita dalla mia
bellezza mi fece ottenere una piccola parte di una
ragazza che viene baciata sotto il telone di un
fotografo nel film The Household Pest.
Grazie al
continuo appoggio della scenografa tra il 1911 e il 1912
interpretò piccole parti in più di 100 film. Alla
fine riuscii ad ottenere un posto fisso nella compagnia
per lo stipendio di 25 dollari la settimana. Il mio
primo ruolo come attrice sotto contratto fu in
Neighboring Kingdom al fianco del comico John Bunny.
Il primo vero successo? Venne con la prima
versione sul grande schermo di Racconto di due città di
Charles Dickens, un film di tre ore complessive che
venne fatto uscire a puntate con cadenza settimanale. In
quel film interpretavo il piccolo ruolo di Mimì, una
cucitrice che accompagna Sidney Carton alla
ghigliottina.
Grazie alla varietà di ruoli
interpretati - dalla balia di colore, alla goffa
cameriera, alla giovinetta sfrontata - iniziò ad
attirare l'attenzione del pubblico e della critica...
Nel 1913 ero ormai la più promettente giovane
attrice della Vitagraph. Lavorai spesso con il divo
dell’epoca ovvero Antonio Moreno.
Nel 1915 la sua
carriera fece un grosso passo in avanti… Presi parte
al lungometraggio L'invasione degli Stati Uniti, un film
drammatico di propaganda anti-tedesca.
A quel
punto intervenne nuovamente sua madre… L'ambiziosa di
mia madre Peg pensò che il mio potenziale recitativo
avrebbe potuto portarmi ancora più lontano per cui mi
fece firmare un contratto di due anni con la National
Pictures Company per la realizzazione di otto film con
uno stipendio di 400 dollari la settimana. Così
nell’estate del 1915 lasciai la Vitagraph con oltre 250
film all’attivo.
Con tutta la la famiglia
Talmadge a seguito partì per la California… Purtroppo
il primo film Captivating fu un vero disastro e portò la
National Pictures Company al fallimento.
A quel
punto? Il fallimento mise nei guai l’intera famiglia.
Mia madre ovviamente non si diede per vinta e alla fine
dopo vari provini firmai un contratto temporaneo con la
Fine Arts Company di Griffith. Nel 1916 lavorai nella
commedia The Social Secretary che mi diede l'opportunità
di mettere in mostra la mia bellezza interpretando una
ragazza che cercava di evitare le sgradite attenzioni
dei suoi colleghi di lavoro uomini.
Ci racconti
l’incontro con Joseph Schenck, impresario e ricco
proprietario di sale cinematografiche. Scaduto il
contratto con tutta la famiglia tornai a New York.
Durante una festa incontrai per caso Joseph. Lui aveva
intenzione di produrre film in proprio e mi convocò il
giorno seguente nel suo ufficio.
Qui scattò la
scintilla vero? Oh sì, mi proposte immediatamente di
sposarlo e di fondare insieme una compagnia di
produzione.
Due mesi dopo il lieto evento… Il
20 ottobre del 1916 convolammo a nozze.
Perché
lo chiamava con il nomignolo Daddy. Lui aveva sedici
anni più di me.
Gli affari iniziarono ad andare a
gonfie vele… Fondammo la Norma Talmadge Film
Corporation, che diventò subito un'impresa molto
redditizia. Lui voleva che diventassi la più grande
stella di tutti i tempi. Per realizzare questo
meraviglioso sogno mi mise a disposizione le migliori
storie, i costumi più opulenti, le scenografie più
sfarzose, gli attori più talentuosi, i registi più
abili.
Come andò? Ben presto le donne di
tutto il mondo volevano assomigliare alla romantica
Norma Talmadge e si accalcavano per vedere i miei
stravaganti film girati sulla costa occidentale.
Dicono che fosse una donna piena di fascino… Ero
molto amata dal pubblico, per i miei vestiti eleganti, i
capelli nero corvino e soprattutto perché nella scena
incarnavo le virtù della donna forte straziata dalla
sofferenza e racchiusa nel proprio sentimento.
I
suoi migliori successi li ottenne a fine carriera…
Nel 1924 girai Segreti (1924), poi Lady, una vera
signora nel 1925, The Dove e La signora delle camelie
nel 1927, La donna contesa nel 1928 e Notti di New York
nel 1929.
L'avvento del sonoro fu una tragedia…
Non riuscii a conciliare la recitazione del silent-movie
con la padronanza del parlato. Provai con il mio unico
film sonoro Madame Du Barry del 1930, ma non ebbi il
successo sperato. Quindi decisi di ritirarmi.
Ricchissima si consolò tra feste e ricevimenti nella sua
splendida villa a Beverly Hills… Divorziai da Joseph
Schenck per sposare l’attore George Jessel dal quale mi
separai nel 1939 per sposare lo psicanalista Carvel
James. Insieme a Carvel dal 1946 mi trasferii a Las
Vegas nel Nevada.
Non ha avuto figli.
Muore d'infarto nel 1957.
|

IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A
CURA DI ADAMO BENCIVENGA REALIZZATA GRAZIE A:
http://www.cinekolossal.com/star2/t/talmadge/
© Adamo Bencivenga - Tutti i diritti riservati
LEGGI LE ALTRE INTERVISTE
IMPOSSIBILI


Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti

|
|