|
HOME
CERCA
CONTATTI
COOKIE POLICY 
INTERVISTA
IMPOSSIBILE 
Janis Joplin
Anima Fragile Anima
Ribelle
LA SUA VITA
IN BLUES
La cantante americana divenne nota verso la fine degli anni
sessanta. La sua carriera continuò fino alla morte per overdose
all'età di 27 anni. La rivista statunitense Rolling Stone la pone al
46º posto della lista dei 100 artisti più importanti della storia e
al 28º della classifica dei 100 cantanti più importanti di tutti i
tempi
(Port Arthur, 19 gennaio 1943 – Los Angeles, 4 ottobre 1970).

Janis le sue origini? Sono nata a
Port Arthur in Texas nel 1943. Mia madre Dorothy East
era una impiegata di un college, e mio padre, Seth
Joplin, un ingegnere della Texaco. Ero la sorella
maggiore di Michael e Laura. Da adolescente ero sempre
sovrappeso e con la pelle rovinata dall’acne. Insomma
una ragazzina piena di complessi che cercava rifugio
nella musica.
Sin da ragazza era appassionata di
blues. Veramente la mia passione era il disegno e
solo successivamente iniziai a cantare nel coro
cittadino e ad ascoltare artisti come Leadbelly, Bessie
Smith, Odetta e Big Mama Thornton. Mi appassionai al
blues e insieme ad alcuni amici, iniziammo ad esibirci
in pubblico.
Lei è sempre stata una donna
esuberante… Pensi che quando ero adolescente volevo
dare l’impressione di essere una ragazza disinibita,
giocavo a strip poker con i miei amici, mi spogliavo
mostrando le tette per gioco, ma le malelingue sono
sempre in agguato e iniziarono ad additarmi come una
puttana, anche se in realtà ero la più casta di tutte le
mie compagne di scuola, le cosiddette brave ragazze di
Port Arthur.
Si diplomò nel 1960… Frequentai
la Lamar University, di Beaumont, ma l’anno successivo
scappai in Texas ad Austin. In quel periodo vissi in un
edificio comunemente chiamato "The Ghetto". L'affitto
era di 40 dollari al mese. Qui ebbi esperienze
indifferentemente con ragazzi e ragazze. Forse a causa
della mia sessualità e dei miei ideali di uguaglianza
fra bianchi e neri subii frequenti vessazioni.
Addirittura fui votata come "l’uomo più brutto del
campus".
Nel 1962 si parla di una sua storia
burrascosa con uno studente sposato… Oh sì era Travis
Rivers. Una volta uscii assieme a lui e a sua moglie,
andammo al Mardi Gras di New Orleans. Qui ci ubriacammo
e iniziammo a litigare. Mi ritrovai a piedi, senza un
soldo, a decine di chilometri di distanza da casa e per
svoltare la situazione accettai delle avances da uomini
di passaggio e ci feci l’amore a pagamento.
Intanto continuava a suonare e cantare… Nel 1964 con
il futuro chitarrista dei Jefferson Airplane Jorma
Kaukonen registrammo alcuni standard blues di scarsa
qualità. I brani vennero incisi con un registratore a
bobine mono e in sottofondo si potevano sentire
fastidiosi rumori tra cui le battute della macchina da
scrivere della moglie di Kaukonen.
Poi la
California… e il ritorno in Texas… In California mi
guadagnavo da vivere esibendomi come cantante nei locali
di Venice e San Francisco. L’anno dopo però tornai in
Texas e mi aggregai a un gruppo Country/Western. Durante
una delle nostre esibizioni fui contattata
dall’impresario musicale Chet Helms. Mi disse che la
formazione californiana dei Big Brother and the Holding
Company era alla ricerca di una vocalist. Entusiasta
presi contatto coi Big Brother e mi unii al gruppo di
San Francisco.
Quindi tornò a San Francisco…
Presi casa vicino al Golden Gate Bridge, in una casa che
integrava l'architettura naturale e quella abitativa.
Con i Big Brother mi esibii in diversi concerti su e giù
per i locali della California e nel 1967 partecipammo al
Festival Pop di Monterey, dove eseguimmo
un'indimenticabile Ball and Chain.
Un successo
vero? La fusione tra la mia voce abrasiva e il ruvido
acid-blues della band si rivelò un successo. Divenimmo
subito popolari in tutta l'area di San Francisco.
Diventai ben presto uno dei simboli del rock al
femminile, e, a dispetto del mio fisico non proprio da
top-model, perfino un sex-symbol.
E’ vera la
storia con James Gurley, uno dei componenti della banda?
Approfittavo dell’assenza di sua moglie per fare sesso
con lui, sotto l’effetto del DMT. Ricordo una volta che
gli altri componenti della band rimasero sconvolti dalle
mie urla. Ero avida di sesso, lo facevo praticamente con
tutti, ma soprattutto mi innamoravo di chiunque
incontrassi. Ricordo che in un tour in Canada con i
Grateful Dead, ebbi 65 rapporti sessuali in 5 giorni.
Nel 1968 incise Cheap Thrills, il secondo album del
gruppo… Tra i brani una cover di Summertime di
Gershwin. L’album scalò immediatamente le classifiche
raggiungendo il primo posto. La rivista Rolling Stone lo
collocò al 338 posto nella lista dei 500 album più
grandi di sempre.
Nel 1969 fece il grande salto
iniziando la carriera da solista… Scelsi come gruppo
d'accompagnamento la Kozmic Blues Band, con il quale
pubblicai l'album I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama!
Poi cambiai gruppo scegliendo la Full-Tilt Boogie Band:
l'album Pearl fu pubblicato nel gennaio 1971 ed entrò
subito in classifica al n. 1 mantenendo la posizione per
9 settimane.
Condivise apertamente l'ideale
Peace & Love vero? Era l’ideale del movimento hippy e
partecipai con altri cantanti e gruppi musicali al
Festival di Woodstock e al concerto in memoria di Martin
Luther King sempre tenendo in alto la bandiera
dell'uguaglianza fra bianchi e neri.
Nel 1969
dopo il concerto in Florida fu fermata dalla polizia…
Fui schedata e denunciata dalle forze dell’ordine per
disturbo dell'ordine pubblico e linguaggio volgare e
osceno tenuto sul palco. Successivamente la corte
decretò in mio favore, in quanto esercitavo la libertà
di espressione
Lei si dichiarò apertamente
bisessuale, non facile per quei tempi… Ebbi amanti di
entrambi i sessi tra cui Leonard Cohen, Kris
Kristofferson, Country Joe McDonald, Jimi Hendrix e
Peggy Caserta. Ufficialmente sono stata fidanzata con
Peter De Blanc e con lo scrittore Seth Morgan.
Leggendo la sua biografia deduco che l’alcol sia stato
una costante nella sua vita. Il mio feticcio era la
bottiglia di Southern Comfort con cui venivo spesso
fotografata. Ero interiormente triste, mi sentivo
infelice, alternavo il mio male di vivere con entusiasmi
esagerati. Avevo cominciato a ubriacarmi a 14 anni, ero
ubriaca anche alla cerimonia di consegna dei diplomi. A
causa dell’alcol mi sono ammalata di infezione renale ed
a causa della droga sono finita dove sono ora...
Il 4 ottobre 1970 Janis Joplin fu trovata morta
nella stanza di un Hotel di Los Angeles a Hollywood:
l'esame autoptico ipotizzò una morte accidentale causata
da overdose di eroina. Fu trovata 18 ore dopo il decesso
con il viso riverso sul pavimento, con fuoriuscite di
sangue, ormai coagulato, dal naso e dalla bocca; il
corpo era incuneato fra il comodino e il letto, e da ciò
si deduce la mancanza di qualsiasi riflesso teso a
evitare l'ostacolo. Già Janis era morta di eroina,
molta, moltissima, sufficiente per ucciderla nella
solitudine desolata di un motel di Los Angeles. Ma
forse, come avrebbe detto Eric Burdon degli Animals al
momento di commemorarla, Janis morì di «overdose di
Janis». Perché era tanto, era troppo.
Il corpo
dell'artista fu cremato al Westwood Village Memorial
Park Cemetery e le sue ceneri furono sparse nell'oceano
Pacifico. Finiva così, a soli 27 anni, l'esistenza
inquieta di Janis Joplin e si spense definitivamente la
sua voce appassionata e straziante, unica e inimitabile
in tutta la storia del rock. Riconosciuta e
ricordata per l'intensità delle sue interpretazioni, nel
1995 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame e
nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla
carriera.
Il suo amante Richard Kermode la
ricordò così: “Di sicuro l’eroina non smorzava l’ardore
erotico di Janis, era come se volesse continuare a
scopare senza mai fermarsi. Io non ci riuscivo, era
un’assurdità. Così i nostri coiti diventavano un
semplice groviglio fisico e una faccenda dolorosa,
proprio come piaceva a lei.”
|

IMMAGINE GENERATA DA IA INTERVISTA A
CURA DI ADAMO BENCIVENGA REALIZZATA GRAZIE A:
http://www.kainowska.com/sito/janis-
joplin-il-sesso-lo-stile-la-droga-
il-lato-oscuro/
http://www.ondarock.it/rockedintorni/
janisjoplin.htm
https://www.corriere.it/spettacoli/
18_gennaio_15/janis-joplin-oggi-
avrebbe-75-anni-chi-era-donna
-che-si-prese-rock-19b90f0a-f9a4-11e7-908c-
5ec0ce9694cc.shtml
https://it.wikipedia.org/wiki/Janis_Joplin
© Adamo Bencivenga - Tutti i diritti riservati
LEGGI LE ALTRE INTERVISTE
IMPOSSIBILI


Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti

|
|