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INTERVISTA IMPOSSIBILE





Elsa de’ Giorgi
L’amante di Italo Calvino
La storia d’amore tra il grande scrittore e l’attrice dei telefoni bianchi. Durante quei quattro anni d’amore lui le scrisse almeno 400 lettere poetiche e raffinate. Lei più grande di 7 anni era sposata con il conte Sandrino Conti Bonacossi, il quale dopo aver scoperto la relazione, in preda alla disperazione, si tolse la vita, impiccandosi, in un residence di Washington








(Pesaro, 26 gennaio 1914 – Roma, 12 settembre 1997)
 

 

Madame le sue origini?
Sono nata a Pesaro in un una famiglia di antica tradizione aristocratica, nobili di Bevagna e Camerino, patrizi di Spoleto.

A diciott’anni divenne attrice…
Fu il regista Mario Camerini, giurato di un concorso fotografico, a propormi il ruolo della protagonista in T'amerò sempre nel 1933.

Il regista si innamorò di lei…
Disse che avevo i caratteri del viso e le movenze di attrice consumata, comunque ero bionda con uno sguardo intenso e lui rimase estasiato dalla sua bellezza diafana.

Non si sentiva a suo agio in quel cinema vero?
Recitai in numerosi film in costume ma essendo antifascista non amai mai il cinema di regime. Preferii di gran lunga il teatro dove spaziavo anche come regista e scenografa.

Era sposata quando incontrò Italo Calvino…
Ero legata in matrimonio con il conte Sandrino Contini Bonacossi, partigiano e collezionista d’arte. Ci eravamo sposati nel 1948. Nella nostra villa del Circeo a Punta Rossa davanti un meraviglioso mare e circondati da una folta vegetazione mediterranea passavamo le vacanze estive ed eravamo soliti ricevere personalità della cultura tra i quali Alberto Moravia, Carlo Levi, Renato Guttuso, Anna Magnani, Pasolini e tanti altri.

Tra questi ...
Io ero sulla soglia dei quarant’anni mentre Italo, al tempo addetto stampa della casa editrice Einaudi, era ancora un ragazzo trentenne. Iniziammo a collaborare e lo invitavo spesso nella mia casa di Roma a Villa Ada. Al tempo avevo scritto un memoriale partigiano dedicato a mio marito, "I Coetanei"; ma il libro aveva bisogno di correzioni e miglioramenti, e trovai aiuto in Calvino.

Paola Olivetti, sorella di Natalia Ginzburg, le diceva: “Sei troppo bella per scrivere”…
Vero sì, scuoteva la testa e mi scoraggiava: “Tu la vita la devi vivere, insegnare vivendola, non scrivere. Vai a curvare le tue belle spalle. Lascia scrivere i brutti!”.

Qualche mese dopo scoppiò la scintilla…
Durante quei quattro anni, tra il ’55 e il ’58, mi scrisse oltre 400 lettere d’amore dedicandomi Il Barone Rampante" e "Fiabe Italiane". Mi diceva: “Cara, non ho scelta perché ti amo”. Fu una passione bruciante descritta nel mio libro Ho visto partire il tuo treno del 1992. Era innamorato pazzo e mi chiamava "Paloma" e "Raggio di Sole".

Cosa le scriveva Calvino?
Italo era un amante indomabile e appassionato e le sue lettere avevano un sapore letterario che sfociavano spesso nella sensualità e nell’erotismo: “Gioia cara, vorrei una stagione in cui non ci fossi per me che tu e carta bianca e voglia di scrivere cose limpide e felici. Ho più che mai bisogno di stare fra le tue braccia. Voglio amarti scrivendo, prenderti scrivendo, non altro.” Oppure: “Se mi mancasse il tuo amore tutta la mia vita mi si sgomitolerebbe addosso. Tu sei un’eroina di Ibsen, io mi credevo un uomo di Cechov. Ma non è vero, non è vero. Gli eroi di Cechov hanno la pateticità e la nobiltà degli sconfitti. Io no: o vinco o mi annullo nel vuoto incolore. E vinco, vinco, sotto le tue frustate. No, cara, non hai nulla dell’eroina dannunziana, sei una grande donna pratica e coraggiosa, che si muove da regina e da amazzone e trasforma la vita più accidentata e difficile in una meravigliosa cavalcata d’amore.”

Una storia difficile e a tratti furiosa.
Ci incontravamo clandestinamente in vecchi alberghi di Roma, lui mi chiamava lievito della mia vita, colore della mia retina, profumo, sole, o più teneramente raggio di sole. Alle volte Italo prendeva il primo treno in partenza da Torino diretto a Termini, senza dirmi nulla, altre volte ero io a viaggiare su a Nord. Spesso decidevamo di incontrarci a metà strada in piccoli alberghi vicino le stazioni. Erano notti turbolenti di amore, letture colte e litigi. Una notte lui consumò tutto l’inchiostro che aveva per implorare perdono dopo un litigio.

Calvino non era sposato vero?
No, lui non era sposato, si legherà in matrimonio cinque anni dopo la fine della nostra storia nel 1964 con una donna argentina, dalla quale ebbe una figlia Giovannea e si trasferirà a Parigi.

La vostra relazione finì sui giornali di cronaca…
Purtroppo sì. Nonostante i miei sforzi e i continui accorgimenti la nostra relazione divenne di dominio pubblico. Il trentuno luglio del 1957, mio marito dopo aver appreso la notizia scomparve misteriosamente. Poi seppi che si era rifugiato in America, quando ricomparve, un anno dopo, mi chiese il divorzio, ma io rifiutai. Non mi rimase che interrompere la relazione con Italo.

Negli ultimi anni si batté per far capire quanto quella relazione incise sul percorso stilistico del suo amante….
Fu lo stesso Italo a scrivermi: "Amore mio, non avrei mai pensato che innamorarmi di te, incidesse così profondamente in me, fino a toccare, ad aprire una crisi anche nella strumentazione più tecnica del mio lavoro, cioè nel mio stile."
Il diciannove settembre 1985, alla morte di Italo Calvino, Elsa de' Giorgi si espresse così: "Gli intellettuali muoiono soltanto quando decidono di morire."

Dopo una vita piena di soddisfazioni, il 6 settembre 1985, all'età di 61 anni, Calvino viene colto da un ictus nella sua villa toscana di Castiglione della Pescaia. Viene ricoverato all'ospedale Santa Maria della Scala e muore il 19 settembre 1985, un mese prima di compiere 62 anni, a causa di una sopraggiunta emorragia cerebrale. Italo Calvino riposa nel grazioso cimitero-giardino di Castiglione della Pescaia, di fronte all'Arcipelago Toscano. Elsa de’ Giorgi morirà dodici anni dopo esattamente il dodici settembre nella sua casa di Roma. I due, dopo quella meravigliosa storia d’amore non si incontreranno più.





















 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

https://www.ilfoglio.it/lettere-rubate/2017/12/23/news/lamore-di-calvino-per-elsa-de-giorgi-quando-comincio-a-sognare-una-vita-sugli-alberi-170323/
http://libreriamo.it/libri/la-lettera-damore-di-italo-calvino-a-elsa-de-giorgi/
Italo Calvino ed Elsa De Giorgi, un amore immortale
http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/04/27/Cultura/ITALO-CALVINO-AUTOCENSURO-IL-SUO-AMORE-PER-ELSA-DE-GIORGI_123700.php
http://libreriamo.it/libri/italo-calvino-ed-elsa-de-giorgi-un-amore-immortale/
http://appuntario.blogspot.it/2015/09/io-elsa-de-giorgi-e-italo-calvino.html
http://ilbalconedicartapesta.blogspot.it/2012/02/italo-calvino-e-i-bikini-di-elsa.html




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