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								MUSICA PASSIONE    
			 
			
			Una lacrima sul viso 
			
			"Da una lacrima sul viso ho capito molte 
			cose" 
			
			Una lacrima sul viso è un segno universale. Sin dai tempi più 
			antichi, filosofi e scienziati hanno cercato di spiegare il pianto 
			come una componente di un linguaggio umano condiviso di 
			manifestazione emotiva (Bobby Solo, 1964)  
			 
								    
			
				
					
      				    
      
                            
                              
                            
                            .Adamo mi parli della canzone “Una lacrima sul 
						viso”? È una canzone composta da Mogol e Bobby Solo 
						presentata al Festival di Sanremo e interpretata dallo 
						stesso Bobby Solo, in abbinamento con il cantante 
						statunitense Frankie Laine, che la eseguì in inglese con 
						il titolo For Your Love.
  Era il 1964 vero? Fu 
						la rivelazione del festival che garantirà al nostro 
						Elvis nazionale l'ingresso tra i big della musica 
						italiana ed una carriera lunga e gloriosa.
  Chi 
						era Bobby Solo? Roberto Satti in arte Bobby Solo era 
						nato a Roma da una famiglia originaria del nord-est, sin 
						dall'adolescenza si era interessato di musica, 
						avvicinandosi al rock e diventando un fan di Elvis 
						Presley. Dopo aver imparato a suonare la chitarra iniziò 
						a comporre le prime canzoni. Poi con la famiglia si 
						trasferì a Milano e qui venne notato da Vincenzo 
						Micocci, che gli propose un contratto per la Dischi 
						Ricordi.
  Qui avvenne la prima grana… Già. Al 
						momento della stipula del contratto, il padre del 
						cantante minacciò fuoco e fiamme se il suo cognome fosse 
						stato in qualche modo inserito in un progetto di musica 
						giovanile ovvero il rock. A quel punto Roberto decise di 
						chiamarsi semplicemente Bobby, ma la segretaria della 
						Ricordi, quando le dissero di compilare il contratto: 
						“Scrivi Bobby, Bobby solo" capì male e scrisse Bobby 
						Solo. 
  Dalla firma del contratto a Sanremo il 
						percorso fu breve… Prima della partecipazione al 
						Festival la Ricordi lo mandò a fare “Ribalta per 
						Sanremo”, una manifestazione che si teneva al Teatro 
						Lirico di Milano nella quale c’erano anche Ricky Gianco, 
						Remo Germani e altri. Quella voce dai toni bassi piacque 
						subito all’organizzatore di Sanremo Ravera, il quale gli 
						chiese se avesse un brano già pronto. Lui prese la 
						chitarra e intonò «Forse dietro quella duna, quando 
						spunterà la luna» sulla melodia del ritornello di Una 
						lacrima sul viso. A quel punto Mariano Rapetti, Capo 
						Stampa della Ricordi, gli disse: «La musica è bella, ma 
						le parole sono molto banali, ci penserà Giulio, mio 
						figlio». Allora chiamò al telefono il figlio, il quale 
						in pochi minuti buttò giù il testo. 
  Ma Roberto 
						Satti non era ancora iscritto alla Siae come autore… 
						Infatti, ecco perché il brano porta ancora oggi le firme 
						per il testo di Mogol e per la musica di un prestanome, 
						il primo arrangiatore della canzone, un certo Lunero 
						(pseudonimo di Iller Pattacini). 
  Sul palco 
						sanremese avvenne la seconda grana… Durante il 
						Festival Bobby Solo ebbe un improvviso abbassamento di 
						voce dovuto ad una laringite che gli impedì di cantare 
						in diretta. A quel punto gli organizzatori decisero di 
						farlo cantare in playback. Fu il primo caso della storia 
						di Sanremo perché al tempo era assolutamente vietato 
						l’utilizzo del playback.
  E cosa accadde? Beh 
						puoi immaginare le polemiche… Fu ovviamente squalificato 
						e probabilmente gli costò la vittoria finale, ma gli 
						venne permesso ugualmente di esibirsi senza però 
						partecipare alla votazione finale. Vittoria che il 
						cantante romano conquistò l’anno successivo col brano 
						"Se piangi, se ridi", che fu vista come una sorta di 
						compensazione. 
  Fu comunque un successo! Il 
						brano fu immediatamente popolare tanto che rimase per 
						ben otto settimane nella prima posizione della 
						classifica dei dischi più venduti. Il successo superò 
						anche i confini nazionali arrivando a vendere oltre due 
						milioni di copie in diverse lingue. Fu anche tradotto in 
						tedesco con il titolo "Du hast ja tranen in den augen". 
						 Fu fatto anche un film… Visto il successo, nello 
						stesso anno, il brano si trasformò in un film omonimo 
						diretto da Ettore Maria Fizzarotti che vide tra gli 
						interpreti anche Nino Taranto oltre, ovviamente, a Bobby 
						Solo che interpretava un cantante americano dal nome di 
						Bobby Tonner.
  Di cosa parla il testo? Descrive 
						i sentimenti d'un uomo che scopre, da una lacrima sul 
						volto, i sentimenti di una ragazza. Da quella scoperta 
						sboccerà l'amore reciproco.
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								L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA E' STATO 
			REALIZZATO  GRAZIE A: .http://www.marcoliberti.it/2015/04/una-lacrima- 
			sul-viso-un-successo-firmato-solo-mogol.html 
			http://www.canzoneitaliana.it/una-lacrima-sul-viso 
			https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio 
			/repubblica/2015/08/23/una-lacrima-sul-viso-e-un 
			-mistero-irrisolto48.html. 
			
			
			
				 
				  
                        
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