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Sì… la vita è tutto un quiz
LA GRANDE TRUFFA DI
DOMENICA IN
Sono le 19.50 del 13 aprile 1997,
una normale domenica di primavera e come ogni settimana Mara Venier
nel corso della popolare trasmissione Domenica In compone una serie
di numeri di telefono, scelti a caso, per il gioco finale. Il gioco
è molto seguito dagli italiani perché si possono vincere cento
milioni, una bella cifra quindi

.Adamo in che anno avviene la grande truffa?
Siamo nel 1997, mentre negli Stati Uniti viene
pubblicata sul New York Times la prima foto a colori;
Dario Fo è insignito del Premio Nobel per la
letteratura; a Calcutta muore Madre Teresa; a Parigi
Lady Diana Spencer rimane vittima di un incidente
automobilistico sotto il Pont de l'Alma assieme al suo
compagno Dodi Al-Fayed e il Regno Unito restituisce alla
Cina la sovranità su Hong Kong, in Italia, nella tv
nazionale, si consuma il tentativo di una grande truffa
milionaria.
Cosa accade? Sono le 19.50 del 13
aprile, una normale domenica di primavera e come ogni
settimana Mara Venier nel corso della popolare
trasmissione Domenica In compone una serie di numeri di
telefono, scelti a caso, per il gioco finale. Il gioco è
molto seguito dagli italiani perché si possono vincere
cento milioni, una bella cifra quindi.
In che
consiste il gioco? È semplicissimo, praticamente si
tratta di un quiz con domande e risposte al telefono.
Mara Venier durante la diretta chiama i numeri di
telefono dei venti abbonati selezionati a caso
dall’Intendenza di Finanza e fa loro alcune domande
preparate dagli autori del programma.
Questa è
la parte finale, vorrei invece sapere la fase
preparatoria del quiz… Per fare in modo che non ci
siano truffe la domenica mattina gli autori consegnano
le domande all’intendente di Finanza in modo che non ci
siano variazioni tra le domande scritte e quelle che poi
vengono formulate nella trasmissione. I numeri
telefonici rimangono segreti fino ad una mezz’ora prima
dell’inizio del quiz, quindi solo pochissime persone
sanno le domande e le risposte e a parte Umberto
Baldini, nessuno in teoria dovrebbe conoscere i numeri
di telefono.
Finora tutto bene… A quel punto
le telefoniste della Rai, alcuni minuti prima del gioco,
compongono i numeri di telefono per controllare che
siano esatti e che i fortunati prescelti siano in casa,
dicendo loro di tenersi propri per il quiz e
riattaccando quando ottengono una risposta. Per fare in
modo che non ci siano ulteriori intoppi a Mara Venier
viene consegnata, su un foglio fotocopiato, dal
responsabile del Ministero delle Finanze, Umberto
Baldini la lista delle domande, delle risposte e dei
numeri telefonici, contestualmente all’inizio del gioco.
Ovvio sì, è normale… Arrivano le 19.50, Mara
inizia il gioco. La prima concorrente però non sa
rispondere per cui si passa al secondo concorrente un
certo Marco di Ostia, il quale invece, è a casa,
risponde ed è preparatissimo! Mara gli fa la domanda,
ovvero vuole sapere il titolo del nuovo album di Franco
Califano. Marco, forse confuso o preso dal panico, non
risponde a quella domanda, ma pronuncia: “Juliette
Mayniel” che non è assolutamente il titolo dell’album di
Califano. Quindi Marco di Ostia ha sbagliato e non ci
sarebbe nulla di male se…
Se…? Se quella
risposta, ovvero Juliette Mayniel, non si riferisca alla
domanda: “Come si chiama la madre di Alessandro
Gasmann?” Una domanda che non verrà mai fatta, perché è
stata cancellata pochi minuti prima dagli autori.
Qualcuno deve aver suggerito a Marco di dire quel nome e
quindi non ha ascoltato la domanda della Venier. Mara si
accorge immediatamente della truffa e dopo una frazione
di secondo urla fuori di sé: "Ma lei perché risponde a
una domanda che io non ho fatto? Alla domanda che
abbiamo deciso di non fare?"
Quindi? Quindi
finisce la trasmissione e inizia il giallo! Mara Venier
chiede spiegazioni, cerca di capire come possa essere
successo. Si chiude nel camerino degli studi della Dear,
intanto arrivano centinaia di telefonate di protesta.
Per tutelarsi la Rai inoltra immediatamente una denuncia
alle Autorità competenti.
Ma come mai era stata
cambiata la domanda? Perché da settimane qualcuno a
Domenica In aveva dei sospetti, da un po’ di tempo
infatti i concorrenti rispondevano esattamente a
risposte più che complicate, per cui gli autori stessi
variarono in fretta e furia l’elenco delle domande
sopprimendo quella relativa al nome della madre di
Alessandro Gassman.
E Mara Venier? Nei giorni
successivi continua a ripetere che non si possono
prendere in giro milioni di italiani e che il fatto è di
una gravità inaudita: “Questo è uno scandalo vero. Ma
come, io gli chiedo il titolo dell'ultimo album di
Califano e quello mi risponde Juliette Mayniel?
Evidentemente non hanno fatto in tempo ad avvisarlo che
la domanda era stata cambiata. Era talmente sicuro che
non mi ascoltava nemmeno. Mi dispiace, ma io ho avuto la
reazione più istintiva che si possa avere in queste
situazioni: l'ho gridato a tutti che c'era un imbroglio.
Come potevo restare lì senza aprire bocca? E' uno
schifo!”
A quel punto cosa succede? Il giorno
dopo il Procuratore incaricato dell’inchiesta convoca
nei suoi uffici l’intendente di Finanza. Chi se non lui
era in grado di conoscere l’esatto meccanismo della
preparazione del gioco e quali fossero le falle di quel
meccanismo. Del resto Baldini aveva il compito di
estrarre i nomi dei concorrenti presi a caso dall'elenco
del telefono. E davanti al procuratore che lo tiene
sotto torchio per sei ore, l’integerrimo notaio di
Domenica In a notte fonda ammette e confessa.
Cosa? Confessa di essere l’artefice della truffa e di
avere avuto due complici nella vicenda, vale a dire quel
Marco di Ostia che si è prestato a rispondere al quiz
nella finta telefonata e un intermediario, un
commercialista ed ex archivista del ministero delle
Finanze che ha fatto da tramite. La truffa consisteva
nel contattare il concorrente “scelto a caso”
dall’elenco telefonico con la prospettiva di vincere un
premio milionario. Secondo, ovviamente, una rigida
divisione a seconda dei rischi: 50 milioni al
funzionario dell'Intendenza di Finanza che svolgeva il
ruolo di garante durante il quiz, 30 milioni al
mediatore e 20 milioni al concorrente.
Sull’episodio specifico cosa dice l’Intendente? Di
aver comunicato le risposte giuste al famoso Marco, non
sapendo invece che gli autori del programma gli stavano
tendendo una vera e propria trappola. Qualcosa
evidentemente va storto, lui mangia la foglia e dice a
Mara Venier di non fare quella telefonata, ma di saltare
immediatamente al concorrente successivo perché quel
concorrente era già stato chiamato la settimana
precedente. Cosa ovviamente non vera. A quel punto gli
autori del programma insistono per quella telefonata
dicendo a Mara di rispettare l’elenco delle chiamate.
Per attenuare la sua posizione cosa dice Baldini?
Dice che è la prima volta che succede, che lui è sempre
stata una persona onesta. Non sa spiegarsi come si sia
lasciato convincere a fare quella cosa. E poi frasi di
rito tipo che ha vergogna di se stesso, che non sapeva
se farlo o meno quel gioco, che ha tentennato fino
all'ultimo, che non si è reso conto di quello che faceva
e soprattutto della gravità.
Ovviamente, visti i
sospetti degli autori, i magistrati non gli credono…
Il magistrato si convince che la truffa è più vasta,
indaga e si fa dare l’elenco di tutti i vincitori
accertando altri tre episodi molto sospetti durante i
quali i finti concorrenti vinsero rispettivamente 80, 80
e 180 milioni. Quindi lo accusa di truffa e corruzione
in concorso con altri rinviandolo a giudizio. Intanto la
Rai si tutela e decide di sospenderlo dall' incarico di
garante dei giochi, lo stesso ministero avvia
un'indagine amministrativa interna ed anche la Bnl,
sponsor del quiz a premi di Domenica in si tutela e si
costituisce parte civile. Tra le altre cose si viene a
scoprire che Baldini, in realtà, come ha ribadito il
Consiglio nazionale del notariato, non è mai stato un
notaio ai sensi della legge notarile, ma un funzionario
delle Entrate della Regione Lazio.
Come finisce
questa brutta storia? La sentenza della II sezione
del tribunale di Roma, condanna a un anno di reclusione
il «notaio» rimandando in seconda istanza il giudizio
sul risarcimento dei danni a Rai e Bnl da stabilirsi in
sede civile.
E la settimana successiva alla
truffa in diretta cosa accade a Domenica In? La
domenica successiva Mara Venier è costretta a riproporre
il gioco, lo fa con un garante donna, ma dice agli
autori con aria amareggiata: "Basta, non lo voglio fare
più... ma lo dobbiamo fare per forza? Non mi diverto
più, non è più come prima. E' come se i ladri fossero
entrati in casa mia". .
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/
archivio/repubblica/1997/04/14/la-grande-
truffa-di-domenica-in.html
https://ricerca.repubblica.it/repubblic
/archivio/repubblica/1997/04/16/il-notaio- confea-in-lacrime.html
https://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_
07/notaio_domenica_in_condannato YOUTUBE
https://www.youtube.com/watch?v=QeVq-6pzVAA
https://www.youtube.com/watch?v=UcXqyV_zDXE


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