Adamo mi parli di Oh Che Sarà?
Immagino che
ti riferisca alla canzone di Ivano Fossati cantata da Fiorella
Mannoia, pubblicata in Italia nel 1989.
Oh sì
proprio quella. È una cover vero?
Il titolo
originario è O que será ed è un brano di Francisco "Chico"
Buarque de Hollanda. Il cantautore brasiliano lo compose per il
film Donna Flor e i suoi due mariti nel 1976, trasposizione
cinematografica del romanzo omonimo del più grande scrittore
brasiliano, Jorge Amado.
Immagino piacque
immediatamente a Ivano Fossati…
Fossati tradusse il
testo avvalendosi della collaborazione di Anna Lamberti Bocconi.
Poi il brano venne concesso a Fiorella Mannoia che lo
interpreterà con lo stesso Fossati e sarà inciso nell'album
della cantante romana "Di terra e di vento". La Mannoia ne fece
anche un 45 giri e tuttora è un suo cavallo di battaglia nei
concerti live.
Ho avuto modo di ascoltare la
canzone e penso che sia di una bellezza assoluta!
Fossati, traducendo questo pezzo, riuscì a mantenere intatta la
magia e l’incantesimo del testo. Sai, negli anni, molte canzoni
del compositore brasiliano sono state tradotte per il mercato
italiano ed eseguite da vari artisti come Mina, Mia Martini,
Patty Pravo, Ornella Vanoni ed Enzo Jannacci ma "Oh che sarà" è
sicuramente quella più riuscita.
Il contenuto?
Beh sfido chiunque ascolti “O Que será” a non scorgere
in essa il velo di malinconia che riempie le note della canzone.
L’autore brasiliano scava in quell’umanità dove il degrado, la
povertà e la vita di strada la fanno da padrona andando comunque
avanti grazie allo spirito di sopravvivenza che è all'origine
dell'animo umano.
… “Dove lo stato non esiste,
dove non c'è regola né governo” …
Appunto, ma
soprattutto dove non è possibile avere un giudizio né una
ragione per venirne fuori. Nessuno ha il diritto di giudicare
perché in quelle situazioni di totale abbandono non c’è decenza
e rimedio, né censura e vergogna. Stiamo parlando del ghetto
dell’anima e in quel ghetto come è possibile giudicare il dai e
dai delle prostitute?
Chi è Chico Buarque?
Chi conosce il lavoro e la musica di Chico Buarque sa
che dietro i suoi componimenti si celano spesso interpretazioni
più profonde che richiamano tematiche legate all’attualità, alla
storia e alla politica. Per anni costretto all'esilio appunto
per le sue canzoni, racconta di un popolo brasiliano sottomesso
dalla dittatura e la sua incapacità di spiegare perché ciò
avvenga ovvero perché l’essere umano vada contro la sua stessa
natura, uccidendo un suo simile, ferendolo, torturandolo. Ed in
effetti tutto ciò non trova un senso (não faz sentido).
C’è degrado ma anche rimedio in fin dei conti…
Lui esalta il suo popolo attraverso i propri
bassifondi, lo celebra, addirittura lo esalta scendendo sempre
più giù fino ad affondare le mani negli strati più bassi, dove
puttane, profeti ubriachi, poeti, banditi e infelici confondono
i propri destini e nella loro disperata sete di giustizia sono
percorsi da una forza maggiore che è il segreto stesso della
vita.

Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=fqyTiFrOQ8k
https://www.youtube.com/watch?v=McIM5CBOdTE
https://www.youtube.com/watch?v=nOSlwvJkhu8
https://www.youtube.com/watch?v=uSiG6JXGQyo

Il testo
E Oh, che sarà, che sarà
che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe
che vanno combinando
in fondo al buio
che gira nelle teste, nelle parole
che
accende le candele nelle processioni
che va parlando forte
nei portoni
e grida nei mercati che con certezza
sta nella
natura nella bellezza
quel che non ha ragione
nè mai ce
l'avrà
quel che non ha rimedio
nè mai ce l'avrà
quel
che non ha misura
Oh, che sarà, che sarà
che vive
nell'idea di questi amanti
che cantano i poeti più deliranti
che giurano i profeti ubriacati
che sta sul cammino dei
mutilati
e nella fantasia degli infelici
che sta nel
dai-e-dai delle meretrici
nel piano derelitto dei banditi
Oh, che sarà, che sarà
quel che non ha decenza
nè mai ce
l'avrà
quel che non ha censura
nè mai ce l'avrà
quel
che non ha ragione
Ah che sarà, che sarà
che tutti i loro
avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a
sfidare
che tutte le campane andranno a cantare
e tutti
gli inni insieme a consacrare
e tutti i figli insieme a
purificare
e i nostri destini ad incontrare
persino il
Padreterno da così lontano
guardando quell'inferno dovrà
benedire
quel che non ha governo
nè mai ce l'avrà
quel
che non ha vergogna
nè mai ce l'avrà
quel che non ha
giudizio

O que Será, originale
Que andam suspirando pelas
alcovas
Que andam sussurando em versos e trovas
Que andam
combinando no breu das tocas
Que anda nas cabeças, anda nas
bocas
Que andam acendendo velas nos becos
Que estão
falando alto pelos botecos
Que gritam nos mercados, que com
certeza
Está na natureza, será que será
O que não tem
certeza, nem nunca terá
O que não tem conserto, nem nunca
terá
O que não tem tamanho
O que será que será
Que
vive nas idéias desses amantes
Que cantam os poetas mais
delirantes
Que juram os profetas embriagados
Que está na
romaria dos mutilados
Que está na fantasia dos infelizes
Que está no dia a dia das meretrizes
No plano dos bandidos,
dos desvalidos
Em todos os sentidos, será que será
O que
não tem decência, nem nunca terá
O que não tem censura, nem
nunca terá
O que não faz sentido
O que será que será
Que todos os avisos não vão evitar
Porque todos os risos vão
desafiar
Porque todos os sinos irão repicar
Porque todos
os hinos irão consagrar
E todos os meninos vão desembestar
E todos os destinos irão se encontrar
E o mesmo Padre Eterno
que nunca foi lá
Olhando aquele inferno, vai abençoar
O
que não tem governo, nem nunca terá
O que não tem vergonha
nem nunca terá
O que não tem juízo
O que será que me
dá
Que me bole por dentro, será que me dá
Que brota à flor
da pele, será que me dá
E que me sobe às faces e me faz corar
E que me salta aos olhos a me atraiçoar
E que me aperta o
peito e me faz confessar
O que não tem mais jeito de
dissimular
E que nem é direito ninguém recusar
E que me
faz mendigo, me faz suplicar
O que não tem medida, nem nunca
terá
O que não tem remédio, nem nunca terá
O que não tem
receita
O que será que será
Que dá dentro da gente e
que não devia
Que desacata a gente, que é revelia
Que é
feito uma aguardente que não sacia
Que é feito estar doente
de uma folia
Que nem dez mandamentos vão conciliar
Nem
todos os unguentos vão aliviar
Nem todos os quebrantos, toda
alquimia
Que nem todos os santos, será que será
O que não
tem descanso, nem nunca terá
O que não tem cansaço, nem nunca
terá
O que não tem limite
O que será que me dá
Que
me queima por dentro, será que me dá
Que me perturba o sono,
será que me dá
Que todos os tremores que vêm agitar
Que
todos os ardores me vêm atiçar
Que todos os suores me vêm
encharcar
que todos os meus nervos estão a rogar
Que todos
os meus órgãos estão a clamar
E uma aflição medonha me faz
implorar
O que não tem vergonha, nem nunca terá
O que não
tem governo, nem nunca terá
O que não tem juízo.

