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MUSICA PASSIONE 
Hotel Supramonte
«Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa
pioggia sottile come passa il dolore»
Hotel Supramonte, racconta il rapimento vissuto da De André e da
sua moglie Dori Ghezzi avvenuto la sera del 27 Agosto 1979.
Supramonte è la catena montuosa che si snoda nella zona
centro-orientale della Sardegna, da sempre nascondiglio di banditi e
latitanti (Fabrizio De André, 1981)

.Adamo mi parli di Hotel Supramonte? Il brano di
Fabrizio De André è inserito nel suo decimo album
d'inediti, meglio conosciuto come L'indiano a motivo
della copertina dove compare l'immagine di un nativo
americano a cavallo (opera dell'artista statunitense
Frederic Remington, The Outlier, del 1909).
Quando è stato pubblicato l’album? Il 21 luglio 1981
ed è stato scritto in collaborazione con Massimo Bubola,
con cui De André aveva già collaborato per l'album
Rimini. Ed in effetti Hotel Supramonte è un adattamento
della canzone del cantautore veronese "Hotel Miramonti",
scritta ad Alleghe all'Hotel Miralago, di cui era
ospite.
Di cosa parla il brano? Parla del
sequestro e della prigionia di cui De André e la
compagna Dori Ghezzi furono vittime in Sardegna tra
l'agosto e il dicembre del 1979, per mano dell'Anonima
sequestri. Vennero liberati dopo quattro mesi, Dori il
21 dicembre e Fabrizio il 22, grazie al riscatto di 550
milioni di lire pagato dal papà di De André.
Cos’è il Supramonte? È un massiccio montuoso
dell'entroterra sardo, nascondiglio dei più famosi
latitanti dell'isola. Nel testo è inteso come una sorta
di albergo in cui far soggiornare gli ospiti ovvero i
rapiti. Il Supramonte di Orgosolo è uno dei luoghi più
belli e selvaggi di tutta la Sardegna.
Dal punto
di vista musicale? È il pezzo più intimo dell'album:
la strumentazione usata è perlopiù acustica (chitarra,
basso, violino), con un leggero tappeto d'archi
elettronici nella seconda parte del brano.
Senti,
lui genovese, lei brianzola, ma come finiscono in
Sardegna? De André insieme alla sua compagna, che
sposerà nel 1989, avevano scelto di vivere dalla seconda
metà degli anni '70 in Sardegna. I due si erano
conosciuti nel 1974 e subito dopo ci fu il classico
colpo di fulmine. Lei a tale proposito dichiarò: “Sapevo
che era sposato, ma non riuscivo a staccarmi da lui. Il
nostro primo incontro fu straordinario, mi sembrava di
conoscerlo praticamente da sempre. Fu una sensazione
unica.”
Poi? Nel 1975 decisero di trasferirsi
in Sardegna e dare una svolta alla loro vita.
Acquistarono la tenuta agricola dell'Agnata, circa 150
ettari a una ventina di chilometri da Tempio Pausania.
Lì nacque la loro figlia Luisa Vittoria, detta Luvi.
Diceva De André a proposito della sua azienda: «Non mi
dà utili, ci rimetto un sacco di soldi, ma ci guadagno
in salute, in felicità!» Purtroppo in quei luoghi a cui
De André sentiva di appartenere successe il drammatico
rapimento nella serata del 27 agosto 1979. I due artisti
vennero tenuti prigionieri alle pendici del Monte Lerno
presso Pattada.
Un duro colpo per lui che aveva
sempre amato il popolo sardo definendolo rispettoso di
alcuni valori fondamentali, come ad esempio
l'ospitalità... Ma sai, nonostante la brutta
esperienza Fabrizio De André non odiò mai quella terra,
anzi, quel territorio continuò ad ispirarlo ed in questa
atmosfera surreale nacque quella canzone e l’intero
album che fonda le sue radici sul parallelismo che lega
due civiltà quella dei Pellerossa e quella del popolo
sardo, una scomparsa, quella degli indiani, e l'altra,
quella sarda, in via d'estinzione entrambi vittime
oppresse della modernità e dei suoi colonizzatori.
Perdonò i rapitori? Non solo… Provò addirittura
un sentimento di pietà dichiarando il giorno dopo il
rilascio: «I veri prigionieri continuano a essere i
sequestratori. Tanto è vero che noi ne siamo venuti
fuori, mentre loro non potranno mai farlo». E poi
ancora: «Ho perdonato loro perché, potendoci fare del
male, hanno scelto di trattarci bene. Molti dimenticano
quanto sia importante, in quelle condizioni, essere
trattati con umanità».
Quindi è da quel contesto
che nacque Hotel Supramonte. Una dolcezza di musica e
poesia fatta di piccole cose quotidiane e di grandi
sentimenti. Ed in effetti De André ricorda la loro
felicità quando i carcerieri gli toglievano le manette e
le bende dagli occhi lasciandoli liberi nella stanza,
dentro la quale lui e la sua compagna si inventano
giochi per passare il tempo. Ma anche momenti di grande
tensione come nel passaggio: "E poi scuse e accuse e
scuse senza ritorno" Che descrive senza appello le liti,
le accuse, le scuse, e poi ancora liti senza ritorno,
perché una esperienza del genere ti segna per tutta la
vita e sarà impossibile tornare indietro a quando tutto
era bello e più semplice ed i sentimenti profumavano
solo di gioia e leggerezza.
Quel luogo inospitale
quindi diventa un Hotel… Un luogo in cui giocoforza
sono costretti a soggiornare avvertendo comunque un
forte senso di solitudine e di rassegnazione. Nel brano,
infatti, non si attende altro che questo momento passi
in fretta: "...Passerà anche questa stazione …come passa
il dolore..." Chiaro riferimento al dolore e alla
sofferenza della Via Crucis.
… tu vedrai una
donna in fiamme e un uomo solo… Alcuni critici in
questo passaggio ci vedono semplicemente una donna
indignata con il proprio uomo, una donna triste, non
soddisfatta, che rimprovera all'uomo di averle in
qualche modo rovinato la vita, e da qui "L'uomo solo",
un uomo a sua volta non capito, non apprezzato e triste.
Dori Ghezzi a proposito di questa frase invece dichiarò:
“All’interno di Hotel Supramonte Fabrizio mi definisce
una ‘donna in fiamme‘. Il significato è molto semplice:
durante quei 117 giorni non mi sono mai sottomessa ai
rapitori ma, anzi, sono rimasta sempre combattiva verso
di loro. E i rapitori lo apprezzavano, tant’è vero che
mi hanno sempre chiamata ‘la signora’.”
Tempo fa
Dori Ghezzi ha svelato la dedica che si nasconde dietro
quel testo... Beh ovviamente non può essere che lei
la destinataria di quella dedica, infatti dice:
“Fabrizio ha scritto tantissime canzoni nella sua lunga
carriera ma lui mi riferì che solo Hotel Supramonte era
dedicata veramente a me. Mi disse anche che in altri
testi c’erano dei riferimenti alla nostra storia, ma non
ho mai saputo se la cosa fosse vera oppure no. Comunque
sia, anche se non lo fosse, importa poco.” .
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L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA E' STATO
REALIZZATO GRAZIE A: .http://www.marcoliberti.it/article-hotel-
supramonte-fabrizio-de-andre-ricorda-il-
suo-rapimento-116632292.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_D e_Andr%C3%A9_(1981)
https://significatocanzone.it/hotel-supr
amonte-de-andre-significato-testo
https://pietrosantacroce.blogspot.com/20
12/07/hotel-supramonte-spiegazione.html
https://www.thesocialpost.it/2018/04/09
/dori-ghezzi-svela-e-hotel-supramonte-
che-mi-ha-dedicato-fabrizio-de-andre/
https://www.fabiosroom.eu/it/canzoni/ hotel-supramonte/.

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