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GIALLO PASSIONE

Elvira Orlandini
La bella Elvira
5 giugno del 1947. La bella Elvira
ventiduenne fu trovata sgozzata nel bosco di Botro della Lupa a
Toiano. Un delitto che sconvolse l'opinione pubblica dell'intera
Italia del dopo guerra Il fidanzato Ugo fu l’unico incolpato, poi
assolto

Adamo che mi dici di Elvira Orlandini? Elvira
era nata a Toiano nel 1925, fu assassinata a 22 anni nel
1947 a Toiano, nella provincia di Pisa. Un delitto che
sconvolse l'opinione pubblica della Toscana e
dell'intera Italia del dopo guerra. Elvira era di
origine contadina faceva la domestica per la ricca
famiglia svizzera dei Salt e per la sua bellezza era
considerata l’orgoglio del villaggio.
Quindi una
ragazza umile… I suoi genitori facevano i contadini,
il padre possedeva un piccolo pezzo di terra che gli
consentiva di sfamare la famiglia che oltre a lei
contava altre tre sorelle. Elvira, per aiutare la
famiglia, era stata mandata a servizio a Pontedera dove
però era rimasta soltanto sei mesi preferendo tornare
nel suo paese senza la luce elettrica e con un solo
negozio dove si vendeva tutto e lavorare per poche lire
per una famiglia agiata della zona.
Elvira era
fidanzata? Sì con Ugo Ancillotti, un reduce dalla
Germania che era stato amico d’infanzia della ragazza e
faceva allora il contadino. Avrebbero dovuto sposarsi
alla fine della trebbiatura. La madre aveva il sospetto
che lui non avesse saputo, come dire, frenare
l’impazienza e che la data delle nozze fissata così
prossima fosse dovuta al fatto di prevenire qualsiasi
vergogna.
Quindi era incinta? Sembra che
Elvira non fosse vergine. Comunque il problema non era
solo se fosse stata incinta, ma di chi. Ovvio che se
fosse stata incinta di qualcuno che non fosse stato il
fidanzato il colpevole potrebbe essere stato lo stesso
fidanzato per vendicarsi oppure “l’altro” per farla
tacere.
Cosa successe? In un paese che contava
più o meno duecento abitanti, il 5 giugno del 1947,
giorno di festa nel paese, durante la processione del
Corpus Domini, Elvira alle due del pomeriggio dopo aver
rigovernato la casa era uscita con la brocca dell’acqua,
per recarsi alla fontana più vicina distante circa 400
metri dalla sua casa, mentre sua madre si occupava dei
pulcini, il padre dei buoi e le sorelle erano andate a
dormire con i loro mariti. Elvira era vestita a festa,
con una gonna scura e una camicetta di maglia a righe
verdi, rosse e blu, molto stretta e aderente. Prima di
allontanarsi da casa aveva chiesto alla sua amica Iva di
accompagnarla, ma l’amica aveva risposto di no, che al
momento non le occorreva l’acqua.
Lì venne
uccisa? Il suo corpo venne scoperto nel vicino bosco
di Botro della Lupa. Fu la madre insospettita del
ritardo a dirigersi verso la fonte e a fare la
drammatica scoperta. Dapprima vide la brocca dell’acqua
e le due ciabatte, una sopra all’altra, ma per trovare
il cadavere della figlia, dovette scendere per una
trentina di metri, là dove il passaggio era reso
difficile dalla vegetazione più fitta. La ragazza
giaceva su un fianco con la gola squarciata
Sospetti? Fra i sospettati vi erano il cognato della
vittima, il figlio di una famiglia romana benestante che
aveva preso residenza a Toiano in quegli anni, ed infine
il fidanzato, con il quale come detto era prossima alle
nozze.
Le indagini? I carabinieri arrestarono
il fidanzato nonostante l'opposizione dei compaesani.
Lui dichiarò che si erano lasciati prima di pranzo, con
la promessa di rivedersi alla processione. Seppe invece
dell’accaduto in piazza. Prese la bicicletta e si
diresse verso il luogo del delitto, la gente già si
accalcava e per poco non gli venne un malore. Da quel
momento iniziò il giallo di Toiano, giallo perché sin
dall’inizio il mistero avvolse tutta la storia che
rimarrà senza un colpevole e trasformò la timida e
tranquilla vita del paesino in un vero e proprio
inferno…
Perché il fidanzato? Per il
maresciallo dei carabinieri il colpevole non poteva che
essere il fidanzato: tipo geloso e irascibile, ma
soprattutto perché in quel lasso di tempo dichiarò che
era rimasto a dormire in casa, per cui non aveva alibi.
Tra le altre cose nei due anni di fidanzamento gli
screzi tra i due ragazzi erano stati molti. Due volte
Ugo ed Elvira si erano restituiti i regali. Sta di fatto
che il povero finì per ben due anni in carcere, in
attesa che la Corte d’assise di Firenze si pronunciasse.
Secondo te non si è indagato abbastanza? Diciamo
che c’erano altri elementi, alcuni molto inquietanti, su
cui indagare. Come una lettera in cui un anonimo
consigliò a Ugo di non sposare Elvira. Come le angosce
di Elvira nelle ultime settimane di vita e il suo timore
di essere incinta. Occorreva sicuramente fare luce su un
presunto legame con un uomo sposato. Nell’unica osteria
del paese si era molto discusso sull’identità di
quell’uomo, forse il rampollo dei Salt, da cui andava a
servizio oppure il cognato che aveva una carbonaia.
Oppure il venditore ambulante di corredi che la ingiuriò
pesantemente: "Tu non ti sposerai mai".
Il
processo? Il processo contro l'unico accusato iniziò
nel 1949. Quindi il fidanzato Ugo passò due anni dentro.
Due anni in cui, là fuori, successe di tutto: De Gasperi
vinse la sfida finale contro il fronte delle sinistre,
quattro colpi di pistola a Togliatti scaraventarono
l'Italia a un passo dalla guerra civile. E la stessa
Italia era spaccata in due tra colpevolisti e
innocentisti: l'eco mediatica della vicenda Orlandini
causò un grande afflusso di pubblico e forti disordini.
Il processo dopo interrogatori, un centinaio di
testimoni, sopralluoghi, avvocati in cerca di
pubblicità, mitomani e chiromanti si concluse con la
scarcerazione per mancanza di prove del fidanzato, che
tornò da vincitore a Toiano accompagnato da due ali di
folla festanti come in una tappa del Giro d’Italia.
Ancora oggi, il caso rimane irrisolto, ed a ricordare la
giovane Elvira resta una foto su una lapide
commemorativa nel Botro della Lupa e la memoria della
gente del luogo. Il 30 marzo 2013 è morto a 91 anni
l'unico imputato, il fidanzato Ugo Ancillotti che si è
sempre proclamato innocente.
Conclusioni? Beh
cosa vuoi che ti dica? Una storia di una mediocrità
deprimente come del resto erano semplici i personaggi
del dramma, la vittima, lo stesso imputato, il
maresciallo dei carabinieri, come risulta semplice il
movente. Il maresciallo, dovendo trovare un movente,
aveva scelto quello più facile ovvero la gelosia
alludendo a una qualche forma morbosa che aveva spinto
il giovane a vendicarsi. Forse il maresciallo si era
fermato a pochi passi dalla verità. Elvira era incinta?
Di chi? Ma questo non lo sapremo mai!
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Elvira_Orlandini
http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2017/06/04/
news/hanno-sgozzato-la-bella-elvira-in-bosco-1.15442935
http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2017/07/05/
news/si-ricorda-il-delitto-della-bella-elvira-1.15578157
https://cronachealtromondo.webs.com/la-bella-elvira
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica
/2013/08/06/quel-giorno-che-elvira-ando-al-fiume.html FOTO GOOGLE
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