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PROTAGONISTE DEL CINEMA


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INTERVISTA IMPOSSIBILE A
Antonietta
Una giornata particolare
UNA GIORNATA CHE TI CAMBIA LA VITA PER SEMPRE
Dopo sarà tutto diverso. Tutto quello che era accettabile non lo sarà più, tutto quello che appariva normale non lo sarà più..

 







(1977)


 


Salve Antonietta lei è la protagonista di Una giornata particolare vero?
Sono una casalinga segnata dalla vita e dalla condizione della donna del tempo, sono madre di sei figli viziati e sposata con un impiegato statale, un fervente fascista che adora fino all’impossibile Benito Mussolini. Beh comunque nella storia appaio come una bella donna distrutta dalle gravidanze e dalle fatiche.

Di cosa parla il film?
Il film è interamente girato a Roma in una delle case di Viale XXI Aprile, i cosiddetti palazzi Federici, il più grande caseggiato popolare costruito in Italia negli anni trenta. Qui abita anche Gabriele, un tipo molto particolare, è un ex radiocronista dell'EIAR disoccupato. Il suo lavoro ormai è quello assegnatogli da un ente pubblicitario di trascrivere gli indirizzi su delle buste.

Come si svolge la storia?
Per un caso fortuito io e Gabriele ci incontriamo il 6 maggio del 1938. Ricordo bene il giorno perché la Roma fascista è in festa per l'arrivo del Führer in visita al duce. Ovviamente in quanto donna io devo rimanere in casa mentre tutti i miei parenti e l'intero caseggiato in alta uniforme affluisce alla parata in onore del Führer in via dei Fori Imperiali.

Quindi in quella occasione conosce lo strano inquilino…
Nella palazzina semideserta incontro Gabriele. Siamo soli sì, ma per tutta la durata del film, come per far intendere che comunque sia il regime vigila e controlla al punto da toglierti ogni minima intimità, dagli apparecchi radiofonici accesi nei vari appartamenti, a volume alto, ascoltiamo la voce del radiocronista, che commenta le varie fasi della visita di Hitler.

Chi sono i protagonisti della storia?
Io e Gabriele rappresentiamo due umanità unite dalla sofferenza provocata dal regime. Viste le numerose gravidanze io rappresento un semplice mezzo di produzione per la macchina bellica e nella mia ingenuità sono una donna plagiata ed affascinata dalla figura di Mussolini, in me si rispecchia la stragrande maggioranza della popolazione italiana, incapace di guardare criticamente la realtà. Gabriele invece è una voce fuori dal coro, un dissidente, rappresenta l'intelligenza vigile, ma impotente, la diversità negata.

Sembra una storia interessante…
Il film inizia con me che preparo la colazione, sveglio tutta la famiglia ed aiuto nei preparativi per la parata. Inavvertitamente apro la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di una appartamento di fronte al mio. Rimasta sola busso alla porta, ad aprirmi è appunto Gabriele, che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino.

Per una madre di famiglia del tempo è un gesto insano…
Infatti... nonostante la portiera del palazzo mi abbia sconsigliato di frequentare quel vicino, che lei definisce "un cattivo soggetto antifascista", io sono rapita dal suo fascino discreto, dai modi eleganti e dalla cortesia dell’uomo, agli antipodi rispetto alla volgarità di mio marito.

Parlate?
Parliamo sì e nella mia ignoranza cerco di comprendere cosa si celi dietro questo strano scapolo. Un uomo in grado di prestarsi al dialogo e, cosa ancor più importante, all'ascolto di una donna! Ripeto ne sono così affascinata che lo invito a casa per offrirgli un caffè, lo faccio accomodare e gli mostro l’album con le fotografie del Duce. Poi sul terrazzo tento di conquistarlo.

Mi faccia capire… è lei che fa delle avances?
Tenga conto della mia condizione e della mia esistenza a dir poco incompresa e squallida, sono succube di mio marito e della cultura fascista in genere che relega le donne a un ruolo subalterno di casalinghe prolifiche, donne che fanno l’amore esclusivamente per concepire e non per il loro piacere!

E Gabriele come si comporta?
Gabriele mi offre in dono il romanzo dei Tre moschettieri ed io con timida civetteria, mi faccio scendere un ricciolo sulla fronte e inizio a vagheggiare un improbabile flirt. Del resto siamo soli, tutti gli altri sono alla parata, per cui ci sarebbe il modo e il tempo…

Quindi ne è davvero attratta!
Quell’incontro mi fa esplodere una serie di sensazioni mai provate prima per un altro uomo. Per la prima volta è proprio Gabriele che cerca di farmi riflettere, quando con l'album con le foto del Duce, prova a domandarmi se sono d'accordo con le assurde tesi del regime.

E lei?
Beh non le nascondo che all'inizio sono alquanto spaventata e quasi incredula, ma più che mai sono attratta da Gabriele, per cui cerco di afferrare il senso delle parole di un uomo mai visto prima, uno che addirittura mi vorrebbe aiutare nelle faccende domestiche, che si offre per aiutarmi a stendere la biancheria in terrazza, che mi regala un libro, che dà considerazione alla donna, che cerca di strapparmi un sorriso. Si rende conto?

Ma qui c’è il colpo di scena!
Esatto! Nella mia ingenuità non avevo capito nulla. Gabriele, che fino ad un attimo prima stava meditando il suicidio, ora si sente più sollevato, addirittura inizia a scherzare e accenna a passi di rumba, ed a quel punto si sente in dovere di confessare a me la sua omosessualità, causa, tra le altre cose, del suo licenziamento dalla radio di Stato.

Immagino la sua delusione…
Sono sconvolta ma soprattutto mi sento ingannata, e nella cocente delusione gli rinfaccio la tentata seduzione, che ovviamente non era mai avvenuta visto che ero stata io la prima a fare delle avances.

E quale sarebbe la giornata particolare?
Lui mi confessa il fatto che proprio in quel giorno dovrà essere condotto al confino in Sardegna sempre per il suo orientamento sessuale. A quel punto capisco il suo dramma e ci ritroviamo a parlare delle nostre infelicità in modo così naturale da rendermi conto che mai fino ad ora mi ero lasciata andare a certe confidenze.

Quindi cosa succede?
A mano a mano ci apriamo l’uno all’altra lasciando scivolare progressivamente le barriere della sua formalità e della mia diffidenza. Tra noi si instaura una fortissima complicità tanto che quel desiderio torna più forte di prima e ineluttabilmente ci abbracciamo, ci stringiamo e….

Fate l’amore…
Sì ma non è questo il punto, non è il classico amore ma l’unione della solitudine delle nostre anime e la consapevolezza che una giornata appunto particolare possa cambiarti una vita intera in modo che tutto quello che appariva normale ed era accettabile inevitabilmente non lo sarà più.

Come finisce?
È una giornata che ti cambia interiormente, ma allo stesso tempo non può cambiare le nostre vite di tutti i giorni. Mi rendo conto che non c’è salvezza per me e per lui. La parata è terminata e dalla finestra vedo Gabriele mentre viene condotto via da due guardie, poco prima di tornare alla mia squallida realtà e a raggiungere a letto mio marito, bene intenzionato a generare un settimo figlio che chiameremo Adolfo in onore dell'illustre alleato.

Cos’è per lei una giornata particolare?
In quelle circostanze fortuite è quella che ti rende così forte, da riservarti una nicchia di spensieratezza e libertà contro le umiliazioni quotidiane, quella che ti fa apprezzare una amicizia insperata nella quale anneghi le tue sensazioni anche più intime e soprattutto quella che ti fa sentire un essere umano e non un replicante, per comodità o ignoranza, di una società che non ti appartiene.

Il film è del 1977 diretto da Ettore Scola. E’ stato presentato al Festival di Cannes ed ha ottenuto vari riconoscimenti tra i quali il Golden Globe quale miglior film straniero e due candidature al Premio Oscar, per il miglior film straniero e per il miglior attore, a Marcello Mastroianni.











Titolo originale
Paese di produzione Italia, Canada
Anno 1977
Durata 110 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere drammatico
Regia Ettore Scola
Soggetto Maurizio Costanzo, Ruggero Maccari, Ettore Scola
Sceneggiatura Maurizio Costanzo, Ruggero Maccari, Ettore Scola
Produttore Carlo Ponti
Casa di produzione Compagnia Cinematografica Champion
Distribuzione (Italia) Gold Film
Fotografia Pasqualino De Santis
Montaggio Raimondo Crociani
Musiche Armando Trovajoli
Scenografia Luciano Ricceri
Costumi Enrico Sabbatini
Trucco Francesco Freda














Interpreti e personaggi
Sophia Loren: Antonietta
Marcello Mastroianni: Gabriele
John Vernon: Emanuele, marito di Antonietta
Françoise Berd: portiera
Patrizia Basso: Romana
Alessandra Mussolini: Maria Luisa
Vittorio Guerrieri: Umberto












Riconoscimenti
Il film è stato poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
1978 - Premio Oscar
Nomination Miglior attore protagonista a Marcello Mastroianni
Nomination Miglior film straniero (Italia)
1978 - Golden Globe
Miglior film straniero (Italia) a Ettore Scola
Nomination Miglior attore in un film drammatico a Marcello Mastroianni
1978 - David di Donatello
Migliore regia a Ettore Scola
Miglior attrice protagonista a Sophia Loren
1978 - Nastro d'argento
Miglior attrice protagonista a Sophia Loren
Migliore sceneggiatura a Maurizio Costanzo, Ruggero Maccari e Ettore Scola
Miglior colonna sonora a Armando Trovajoli
1978 - Globo d'oro
Miglior film
Miglior attore a Marcello Mastroianni
Miglior attrice a Sophia Loren
1978 - Grolla d'oro
Miglior attore a Marcello Mastroianni
1978 - Premio César
Miglior film straniero a Ettore Scola
1977 - Festival di Cannes
Nomination Palma d'Oro a Ettore Scola
2014 - Mostra internazionale d'arte cinematografica
Leone per il miglior classico restaurato







 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA GRAZIE A:

http://www.mymovies.it/film/1977/unagiornataparticolare/
http://www.cinemagay.it/film/giornata-particolare-una/
http://cinema.everyeye.it/articoli/recensione-una-giornata-particolare-23534.html
http://www.cinemecum.it/newsite/index.php?option=com_content&view=article&id=1900%3Aquna-giornata-particolareq-di-ettore-scola&catid=130&Itemid=426
http://criticissimamente.blogspot.it/2013/03/una-giornata-particolare.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Una_giornata_particolare
Paese di produzione Italia, Canada


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